Bonus infrastrutture ricarica veicoli elettrici: beneficiari e spese ammissibili

L’incentivo è a fondo perduto ed è previsto dal PNRR. L’obiettivo è quello di realizzare stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici: almeno 7.500 sulle strade extra urbane e 13.755 in zone urbane

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(Aggiornamento dell’11 maggio 2023) Pubblicati in Gazzetta (GU n.36 del 13 febbraio 2023) i Decreti 10 e 11 del 12 gennaio 2023 del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica – MASE – che stabiliscono i criteri e la modalità di concessione di benefici a favore di nuove infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici fast e ultrafast da realizzare nei centri urbani.

Gli incentivi sono a fondo perduto e rientrano nella Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3, del PNRR. L’obiettivo è quello di realizzare almeno:

  • 7.500 stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in strade extra-urbane da almeno 175 kW (TIPO A o super veloci);
  • 13.755 stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in zone urbane da almeno 90 kW (TIPO B o veloci).

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Tali incentivi non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche (o incentivi qualificabili come aiuti di Stato) destinate alla realizzazione di infrastrutture di ricarica come quelle oggetto del decreto.

Le risorse a disposizione sono complessivamente pari a 359.943.750 euro e sono ripartite annualmente come di seguito:

  • anno 2023: 149.352.660 euro;
  • anno 2024: 143.017.650 euro;
  • anno 2025: 67.573.440 euro.

Nei provvedimenti normativo viene indicato che le agevolazioni sono concesse in forma di contributo in conto capitale per un importo non superiore al 40% delle spese ammissibili, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili per ciascuna annualità in relazione a ciascun ambito ed entro i massimali stabiliti dal regolamento di esenzione. Inoltre, i beneficiari non hanno individualmente accesso a un finanziamento di importo maggiore del 30% dello stanziamento complessivo di ciascun bando previsto per ciascuna delle annualità.

Vediamo nel dettaglio chi sono i beneficiari, i progetti e le spese ammissibili.

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Bonus infrastrutture ricarica veicoli elettrici: i beneficiari

All’art. 5 dei decreti vengono indicati i beneficiari delle agevolazioni che sono le imprese o gli RTI – raggruppamenti temporanei di impresa – che, alla data di presentazione dell’istanza di ammissione al beneficio, dimostrano di aver gestito infrastrutture di ricarica operative sul territorio dell’Unione europea, in misura pari ad almeno il 5% del numero di infrastrutture di ricarica per cui hanno presentato istanza.

Le procedure di selezione si svolgono in forma telematica e i criteri di selezione sono indicati al Titolo II del decreto in oggetto (articoli 9 e 10).

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Progetti e spese ammissibili

Nei decreti viene poi specificato che sono ammissibili al beneficio i progetti avviati successivamente alla data di presentazione dell’istanza di ammissione al beneficio. Per data di avvio si intende la data di assunzione della prima obbligazione relativa alla realizzazione dei progetti.

Le spese coperte dall’incentivo sono quelle sostenute per:

  • l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica da almeno 175 kW di potenza, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie all’istallazione delle infrastrutture e dei dispositivi per il monitoraggio delle stesse. Per un costo specifico massimo ammissibile pari a 81.000 euro per infrastruttura di ricarica;
  • la connessione alla rete elettrica come identificati dal preventivo per la connessione rilasciato dal gestore di rete, nel limite massimo del 40% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera dell’infrastruttura di ricarica;
  • la progettazione, la direzione lavori, la sicurezza e i collaudi e i costi sostenuti per ottenere le pertinenti autorizzazioni, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera della infrastruttura di ricarica.

Non rientrano nell’incentivo:

  • i costi delle unità locali di produzione o stoccaggio di energia elettrica;
  • le spese relative all’acquisizione di terreni e altri beni immobili, nonché gli eventuali costi di affitto, la locazione e la servitù;
  • le spese per consulenze di qualsiasi genere;
  • le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere.

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Come accedere all’incentivo

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha individuato come soggetto gestore il GSE – Gestore dei Servizi Energetici SpA – incaricato delle attività di supporto tecnico-operativo per l’attuazione della Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3 «Infrastrutture di ricarica elettrica», del PNRR.

Il 10 maggio 2023, sono stati pubblicati sul sito del MASE i due bandi per la presentazione di progetti di realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica sulle Superstrade e nei centri urbani.

I due bandi definiscono i requisiti di accesso dei soggetti proponenti, le condizioni di ammissibilità dei progetti, i costi ammissibili, i termini e le modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni.

>> Scarica il bando MASE colonnine di ricarica superstrade <<

>> Scarica il bando MASE colonnine di ricarica centri urbani <<

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Foto:iStock.com/Marcus Lindstrom

Redazione Tecnica

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