Bonus Mobili e acquisti in anni diversi: il calcolo del limite di spesa

Il calcolo delle spese che si possono sostenere e poi detrarre al 50% per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici è facile se gli acquisti avvengono tutti nello stesso anno. Ma cosa succede se gli acquisti vengono fatti in anni diversi (e con tetti di spesa diversi)?

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Come abbiamo visto, negli ultimi anni il limite di spesa relativo al Bonus Mobili ed Elettrodomestici ha subito molte variazioni: nel 2020 era stato fissato a 10 mila euro, poi era salito a 16 mila nel 2021, tornato a 10 mila nel 2022 e sceso a 8 mila per il 2023 (nel 2024 scenderà ancora e sarà di 5 mila euro).

Il calcolo delle spese che si possono sostenere e poi detrarre al 50% per l’acquisto di nuovi arredi e grandi elettrodomestici (nell’ambito di un intervento di ristrutturazione per cui si usufruisce del Bonus Ristrutturazione 50%) è quindi facile se gli acquisti avvengono tutti nello stesso anno. Basterà non sforare il tetto di spesa di riferimento per quell’anno.

Cosa succede invece se gli acquisti vengono fatti in anni diversi, ad esempio quando un intervento di ristrutturazione si svolge in più anni?

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L’Agenzia delle Entrate viene in aiuto di un contribuente che, tramite la Posta di FiscoOggi, esprime un dubbio: ha effettuato un intervento di ristrutturazione edilizia nel 2021, quando il limite di spesa per il Bonus Mobili era di 16 mila euro. Nello stesso anno ne ha spesi 9.620 (già regolarmente portati in detrazione nella dichiarazione dei redditi dell’anno 2021). Nell’anno seguente, 2022, ha fatto un ulteriore acquisto di mobili per un importo di 4.050 euro (raggiungendo quindi un importo totale per mobili ed elettrodomestici di 13.670 euro), può portarli in detrazione nella prossima dichiarazione dei redditi?

La risposta breve è no, o meglio, non tutti. La guida di Entrate al Bonus Mobili (di recente aggiornata per adattarsi alle novità portate dalla Legge di Bilancio 2023) è già chiara in questo, spiegando che “se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, o sono iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione”.

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E aggiunge un esempio pratico, utile per non fare confusione: “se con riferimento a un intervento edilizio iniziato nel 2021 sono già stati acquistati nello stesso anno mobili per 8.000 euro, per i quali è stata richiesta la relativa detrazione del 50%, sugli acquisti effettuati nel 2022 si potrà usufruire di una detrazione calcolata sull’importo massimo di 2.000 euro (10.000-8.000). Per gli acquisti del 2022 non spetterà alcuna detrazione, invece, se nel 2021 sono già stati acquistati mobili ed elettrodomestici per un importo pari o superiore ai 10.000 euro”.

La risposta di FiscoOggi risponde al contribuente utilizzando gli importi da lui indicati, togliendo ogni dubbio sulla sua situazione. Si legge infatti che: “Per il periodo d’imposta 2022 la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile ristrutturato va calcolata su un importo massimo di spesa di 10.000 euro. Tuttavia, tale importo deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente (pari a 9.620 euro) per le quali è stata già richiesta la detrazione.
Pertanto, sugli ulteriori acquisti effettuati nel 2022 si potrà usufruire di una detrazione calcolata sull’importo massimo di 380 euro (10.000 – 9.620).”

Bonus Mobili 2023 e 2024, attenzione

I tetti di spesa stabiliti in Legge di Bilancio per i singoli anni non sono quindi cumulabili in caso di acquisti distribuiti su più anni; dal tetto di spesa relativo all’anno in cui si effettua l’acquisto è sempre necessario sottrarre le spese già sostenute nell’anno precedente.

Quindi attenzione per chi intende effettuare alcuni acquisti nel 2023 (tetto di spesa di 8 mila euro) e altri nel 2024 (tetto di spesa di 5 mila euro): se nel 2023 si spendono più di 5 mila euro, anche se non si sono raggiunti gli 8 mila previsti dalla legge, nel 2024 non sarà più possibile fare acquisti detraibili.

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Immagine: iStock/Alena Zharava

Redazione Tecnica a.g.

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