Decreto Crescita bis, le novità per le infrastrutture e l’energia

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Il Decreto Crescita bis riporta “Misure urgenti per l’innovazione e la crescita: agenzia digitale e startup” ed è stato approvato giovedi 4 ottobre dal Consiglio dei Ministri. Oltre alle novità molto rilevanti sulle StartUp, tra le novità più interessanti legate all’edilizia ci sono la defiscalizzazione delle infrastrutture strategiche, la proroga fino al 31 dicembre 2013 delle condizioni tariffarie agevolate favorevoli per le forniture di energia elettrica e le concessioni di stoccaggio del gas naturale della durata di 30 anni e sono prorogabili solo una volta.

Per quanto riguarda la defiscalizzazione delle opere infrastrutturali strategiche, il Decreto Crescita bis introduce un credito di imposta come contributo pubblico alla realizzazione di opere strategiche e di importo superiore a 500 milioni di euro, che potranno così raggiungere l’equilibrio finanziario altrimenti non conseguibile.
L’obiettivo principale della norma è rafforzare l’apporto di capitali privati in una logica di partenariato pubblico-privato.
Il credito potrà arrivare fino al limite massimo del 50% a valere sull’Ires e sull’Irap in relazione alla costruzione e gestione dell’opera. La disposizione è valida fino al 31 dicembre 2015. Sarà possibile favorire la realizzazione di grandi infrastrutture, senza incidere sulle entrate erariali e stimolando un indotto positivo per le entrate pubbliche.
Il credito riguarda opere per le quali non è previsto un contributo pubblico a fondo perduto. L’agevolazione è nella misura necessaria al conseguimento della sostenibilità del piano economico finanziario e non può superare il 50% del costo dell’investimento. Per essere ammessi ai benefici richiesti viene effettuata una valutazione in relazione alla capacità del piano economico-finanziario di porsi in equilibrio con il concorso del credito di imposta.

Dal punto di vista dell’energia, sono prorogate fino al 31 dicembre 2013 le condizioni tariffarie agevolate favorevoli per le forniture di energia elettrica per consentire lo sviluppo e la ristrutturazione produttiva delle imprese.
Nelle isole più grandi, prorogata al 31 dicembre, ma del 2015, la scadenza del servizio per la sicurezza del sistema elettrico nazionale. L’aggiornamento delle condizioni del servizio per il nuovo triennio sarà effettuato dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas.

Una norma del Decreto Crescita bis stabilisce infine che le concessioni di stoccaggio del gas naturale in giacimenti o unità geologiche profonde hanno una durata non superiore ai trenta anni (in precedenza era non superiore a venti anni), prorogabile non più di una volta e per dieci anni. Questa norma si applica anche ai procedimenti in corso e alle concessioni in primo periodo di vigenza alla data di entrata in vigore del decreto-legge.

Redazione Tecnica

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