Perdite e infiltrazioni: quali sono gli strumenti idonei per effettuare le diagnosi?

Tre domande all’esperto Francesco Ucini che fa un focus sulle strumentazioni che un professionista deve usare abitualmente per effettuare diagnosi di perdite e infiltrazioni e ci svela cosa conterrà il suo prossimo manuale, dedicato alla diagnostica

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Tecniche e strumentazioni per la diagnosi di perdite e infiltrazioni: questi i temi oggetto dell’intervista a Francesco Ucini, tecnico specializzato nella diagnostica delle patologie edilizie causate dalla presenza di acqua e umidità ed altri fattori di disturbo, Consulente Tecnico di Parte (C.T.P.), Ausiliario del C.T.U., relatore di convegni e docente del Corso di Alta Formazione per le Patologie Edilizie, di seminari e corsi di formazione sul tema delle patologie edilizie presso gli ordini professionali di Ingegneri, Architetti e Geometri.

L’obiettivo dell’intervista è stato quello di di riassumere in poche righe quali sono gli strumenti essenziali che un professionista deve usare abitualmente per effettuare diagnosi di perdite e infiltrazioni e se esistono delle tecniche da prediligere. Inoltre, in anteprima Francesco Ucini, già autore del volume Diagnostica delle infiltrazioni negli edifici edito da Maggioli Editore, ci svela cosa conterrà il suo prossimo manuale, dedicato alla diagnostica.

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1.Quali strumenti vengono utilizzati per effettuare diagnosi di perdite e infiltrazioni?

Quali sono gli strumenti essenziali che un professionista deve usare abitualmente per effettuare diagnosi di perdite e infiltrazioni?

Cerco sempre di premettere che esiste una netta distinzione tra una perdita ed un’infiltrazione. Entrambi gli eventi producono una manifestazione infiltrativa che rappresenta lo stadio finale del percorso infiltrativo attraverso gli elementi tecnici della costruzione. In genere, una perdita è causata da danni e difetti negli impianti, mentre un’infiltrazione si verifica per la mancata tenuta idrica di una porzione di involucro edilizio.

Le strumentazioni maggiormente utilizzate per la ricerca non invasiva di perdite dagli impianti sono:

  • il geofono per l’individuazione del punto di perdita grazie all’attività acustica che provoca una perdita;
  • la termocamera all’infrarosso per leggere l’attività termica che si sviluppa sia attivamente che passivamente a causa o per effetto di una perdita;
  • il gas tracer system per individuare perdite da impianti e in tutti i sistemi a tenuta;
  • il correlatore per rilevare perdite negli impianti in pressione attraverso la correlazione di un segnale elettroacustico;
  • l’igrometro per leggere il contenuto di umidità delle murature;
  • la videoispezione per la verifica endoscopica all’interno di impianti per individuare visivamente la presenza di danni o anomalie.

Le strumentazioni maggiormente utilizzate per la ricerca non invasiva di infiltrazioni sono:

  • la termocamera all’infrarosso per leggere l’attività termica che si sviluppa sia attivamente che passivamente a causa o per effetto di una infiltrazione;
  • il gas tracer system utilizzato per individuare l’origine delle infiltrazioni dai sistemi di tenuta (impermeabilizzazioni) e dall’involucro edilizio;
  • l’igrometro per leggere il contenuto di umidità delle murature;
  • la videoispezione per la verifica endoscopica di elementi tecnici e per rilevare visivamente la presenza di danni o anomalie;
  • il sistema ad alta tensione per la verifica di tenuta d sistemi impermeabilizzanti sintetici;
  • il sistema a bassa tensione per la verifica di tenuta d sistemi impermeabilizzanti sintetici;
  • il sistema a nebbia (tracciante fumogeno) per la verifica di tenuta di impermeabilizzazioni o elementi a tenuta.

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2.Esistono delle tecniche da prediligere rispetto ad altre?

Tra le tecniche di diagnostica per l’individuazione di perdite e infiltrazioni ne esiste una “top” meglio delle altre? O si valuta caso per caso quale impiegare?

In generale si valuta caso per caso, poiché ogni fenomeno avviene in un contesto che può influenzare il comportamento della perdita, dell’infiltrazione e della loro manifestazione.

Leggi anche: Infiltrazioni nei locali interrati, i principali punti critici

3.In arrivo un manuale dedicato alla diagnostica. Cosa conterrà?

Sappiamo che per Maggioli Editore stai preparando un secondo manuale tecnico che segue il best seller “Diagnostica delle infiltrazioni negli edifici”. Ce ne puoi parlare? Cosa conterrà?

Questo manuale vuole rappresentare un’utile guida per il professionista e per tutti coloro che vogliono imparare a conoscere questa nuova disciplina della diagnostica in edilizia.
Il manuale conterrà numerosi casi studio relativamente alle indagini effettuate per individuare la natura, la causa, l’origine e il nesso causale di svariate patologie che si sviluppano in presenza di acqua, umidità, esalazioni di miasmi e altri fattori di disturbo.
Il protocollo di indagine da me elaborato e perfezionato negli anni, mi ha permesso di raggiungere livelli di risultati sempre crescenti, nonostante molti dei contesti in cui sono chiamato ad intervenire siano particolarmente complessi.

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Foto di copertina: sistema a Videoispezione ©Diagnostica delle infiltrazioni negli edifici edito da Maggioli Editore

Redazione Tecnica

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