
È un decreto a “sei mani” quello che stanno studiando i tecnici del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con quello delle infrastrutture e dell’ambiente, con una nuova disciplina per la diagnosi energetica degli edifici. Il decreto interministeriali modificherà, infatti, il d.m. 26 giugno 2009 recante le Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
A quanto è dato sapere, il nuovo dispositivo di legge estenderà, in maniera omogenea a tutti gli edifici sul territorio nazionale, l’obbligo di dotarsi della certificazione energetica, che diventerà indispensabile nei trasferimenti di proprietà per tutti gli immobili.
L’opzione per il proprietario di utilizzare, al momento del trasferimento immobiliare, un’autodichiarazione in caso di edifici di bassa qualità energetica sarà infatti sostituita da una procedura semplificata che prevede una diagnosi energetica svolta da un tecnico.
Faranno eccezione i box, le autorimesse, i parcheggi, i depositi e le strutture stagionali a protezione di impianti sportivi.
Inoltre il decreto precisa anche i ruoli degli enti tecnici CTI, ENEA e CNR per la qualificazione dei software commerciali per il calcolo della prestazione energetica nel caso utilizzino i metodi più rigorosi o quelli semplificati. Gli strumenti di calcolo dovranno garantire che i valori degli indici di prestazione energetica abbiano uno scostamento massimo di più o meno il 5% rispetto ai corrispondenti parametri determinati con l’applicazione dei sistemi riferimento nazionali.
“….tutti gli edifici sul territorio nazionale, l’obbligo di dotarsi della certificazione energetica, che diventerà indispensabile nei trasferimenti di proprietà per tutti gli immobili.”
MA NON ERA GIA’ OBBLIGATORIA?
GRAZIE
Quando ho acquistato casa mia, nel 2011, il notaio mi ha detto che era un mio diritto chiederla e ottenerla, ma in caso contrario non costituiva obbligo presentarla.
Emilia Romagna.
Si, ma in alcune regioni si poteva ovviare con un’autocertificazione di classe G, che il provvedimento vuole eliminare
ancora carta e burocrazia per accontentare le tutte lobby.-…. sarà ancora il solito copia incolla e 700 euro….a carico del cittadino,, ma non hanno capito che ci stanno sfiancando!
PER FAVORE VORREI SAPERE SE UN FABBRICATO ABITATIVO ANTE 1974 , uso familiare, con caldaia a gasolio, efficiente ma datata anni 80, PER ESSERE «DONATO» AI FIGLI richiede Certificato energetico.
Grazie e tanti saluti. Antonio