Sicurezza sismica strutture e infrastrutture: problema o opportunità?

In occasione della tavola rotonda, tenuta al SAIE di Bologna il 21 ottobre 2022, è stato possibile un confronto sul tema. Strategie comuni e prevenzione stabile sono le principali vie da percorrere

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Alla tavola rotonda “La sicurezza sismica delle strutture e infrastrutture: problema o opportunità?”, tenuta al SAIE di Bologna il 21 ottobre 2022, è stato possibile un confronto sul tema.

In Italia, sono oltre 500 mila le opere infrastrutturali di competenza dei piccoli entri gestori e al dibattito, moderato dal Dott. Gianluca Semprini, hanno partecipato: Ing. Andrea Barocci – Presidente dell’Associazione ISI, Ing. Emanuele Renzi – Direttore generale ANSFISA, Ing. Massimo Angelo Deldossi – Vicepresidente ANCE, Ing. Armando Zambrano – Presidente CNI.

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Strategie comuni e prevenzione stabile

Andrea Barocci, Presidente ISI, ha così introdotto la tavola rotonda: “Riguardo alle strutture e infrastrutture, e mi riferisco a quelle esistenti, abbiamo una necessità nota che è quasi un’emergenza. Prendiamone atto e trasformiamola in opportunità. Abbiamo chiamato qui tutti i soggetti della filiera che in questo senso vanno coinvolti: ANSFISA, ANCE, CNI e CSLLPP”.

Barocci ha poi aggiunto: “Ci siamo disinteressati per molti anni di aspetti così delicati e non è cresciuta una cultura tecnica e legislativa, senza dimenticare che i mancati investimenti sulle infrastrutture hanno dei costi sociali che ricadono sui cittadini. Come ISI abbiamo l’obiettivo di attuare delle strategie comuni, mettendo a disposizione tutte le nostre competenze interne“.

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Per il Presidente ISI: “la vera sfida di questo periodo è passare da una gestione emergenziale a procedure ordinarie e pianificate; può sembrare banale, ma il mondo dell’edilizia e delle infrastrutture ci ha abituato, soprattutto nell’ultimo periodo, a situazioni di emergenza dovute o ad assenza di pianificazione oppure a procedure non adeguate o non ben definite. Ora, appurato che siamo ben consapevoli delle esigenze del nostro patrimonio, diventa importante e vantaggioso operare con metodo, con le giuste tempistiche e definendo bene le regole del gioco; in questa maniera i prossimi anni potranno veder lavorare con serenità tutti gli operatori della filiera, dalla parte fiscale a quella operativa, passando per i giusti tempi e modi di progettazione”.

Emanuele Renzi, Direttore generale ANSFISA, ha poi parlato dell’importanza di arrivare ad una prevenzione stabile, superando la gestione emozionale che si ha a seguito di un evento catastrofico.

Il rischio va invece valutato e gestito quantificandone il livello “accettabile” per ogni singola infrastruttura attraverso metodologie standardizzate e valutazioni uniformate. In merito al censimento in atto, ha ad esempio precisato che per i ponti, tra le categorie infrastrutturali, si prevede che i Comuni completino il censimento entro il 2024 con caratterizzazione della classe di rischio.

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Sulla sensibilità in ambito sismico, il presidente del CNI, Armando Zambrano, ha riaffermato come salga e scenda in base alla lontana o vicinanza dell’emergenza e la prossima pubblicazione sull’atlante riguardante l’azzardo sismico nelle città d’Italia servirà a dimostrare come ci sia la dimenticanza nel tempo dei terremoti. L’auspicio è che questa testimonianza contribuisca e richiamare la memoria per accrescere la consapevolezza del problema dando continuità a interventi di prevenzioni sismica.

Massimo Angelo Deldossi, vicepresidente ANCE, con delega a tecnologia e innovazione, ha invece puntualizzato il valore della digitalizzazione che sta determinando lo scatto in avanti che l’edilizia sta facendo e come le imprese più avanzate stiano tenendo sotto controllo i cantieri proprio attraverso la digitalizzazione. Importante anche che si applichi la giusta tecnologia per ogni edificio.

Sul Sisma bonus si è concluso con un accenno alla comunicazione iniziale del provvedimento: improvvida e poco corretta. La comunicazione si sarebbe dovuta incentrare sulla possibilità data al cittadino di conoscere lo stato del proprio edificio attraverso Il monitoraggio, per aumentare la consapevolezza sullo stato del bene, mentre paradossalmente, con il bonus si può applicare un cappotto termico senza avere informazioni sullo stato della struttura che si andrà a rivestire. In tal senso sarebbe fondamentale poter usufruire dei benefici per installare un sistema di monitoraggio.

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Comunicato a cura dell’ Ufficio Stampa Associazione ISI.

Per ulteriori informazioni
ingegneriasismicaitaliana.it
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Redazione Tecnica

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