Sistemi protezione individuale cadute: le soluzioni più idonee per i lavori in quota

Tra i sistemi di protezione individuale idonei all’uso specifico vi è l’imbracatura per il corpo. Vediamo nel dettaglio quali sono quelle più indicate da utilizzare su consiglio di Climbing Technology Skylotec

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I sistemi di protezione individuale dalle cadute sono necessari al fine di proteggere il lavoratore durante le lavorazioni in quota.

Come precisa l‘INAIL nel quaderno tecnico dedicato al tema, i sistemi di protezione individuale dalle cadute sono un assemblaggio di componenti, destinati a proteggere il lavoratore contro le cadute dall’alto, comprendenti un’imbracatura ed un sistema di collegamento che deve essere collegato ad un punto di ancoraggio sicuro.

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Questi vengono frequentemente impiegati nei cantieri temporanei o mobili durante l’esecuzione di attività in quota. Essi vanno utilizzati nei casi in cui, a seguito della valutazione dei rischi, le caratteristiche intrinseche dei luoghi di lavoro, le procedure di lavoro dell’azienda che effettua l’attività e l’adozione di dispositivi di protezione collettivo non permettono di ridurre a livello accettabile i rischi specifici.

Solo in questi casi diventa indispensabile adottare tali sistemi di protezione individuale dalle cadute che devono essere idonei allo scopo.

Tra i sistemi di protezione individuale idonei all’uso specifico vi è l’imbracatura per il corpo. Vediamo nel dettaglio quali sono quelle più indicate da utilizzare su consiglio di Climbing Technology Skylotec che ha presentato soluzioni innovative alla fiera Safety Expo 2022.

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Imbracature per il corpo

Climbing Technology Gryphon è un’imbracatura sviluppata specificatamente per il lavoro in fune capace di assicurare un comfort ottimale anche in caso di sospensioni prolungate. Questo grazie alla sua costruzione avvolgente, caratterizzata da un’ampia fascia lombare con imbottitura in mesh traspirante, e il profilo dei cosciali a struttura differenziata che riduce la pressione sull’inguine.

Gli spallacci imbottiti e sagomati, con profilo ridotto così da evitare sfregamenti sul collo dell’operatore, sono dotati di fibbia a sgancio rapido che presenta un indicatore di corretto inserimento. I cosciali possono essere spostati lungo le gambe dell’operatore grazie a fettucce posteriori regolabili e sono dotati di fibbie a sgancio rapido nella parte anteriore che presentano un indicatore di corretto inserimento.

I punti di attacco sono: il punto di attacco sternale (EN 361:2002) è ampio, così da agevolare le operazioni di soccorso, mentre i due laterali (EN 358:2018) offrono la possibilità, in caso di non utilizzo, di essere ripiegati verso l’interno, così da non intralciare i movimenti dell’operatore. A questi si aggiungono un punto di attacco dorsale (EN 361:2002), studiato per evitarne l’aggancio accidentale specialmente nel lavoro in spazi confinati, e un punto di attacco sulla parte posteriore della cintura (EN 358:2018), contrassegnato dalla lettera R, e destinato unicamente al collegamento di un cordino di trattenuta.

Climbing Technology Gryphon presenta anche un’asola destinata all’inserimento di una maglia rapida per l’installazione del bloccante ventrale in abbinamento alle apposite fettucce e due asole dedicate al collegamento di un sedile di posizionamento. Le due fettucce orizzontali presenti sulle bretelle sono destinate all’inserimento di Hook Rest, un supporto aggiuntivo dove è possibile posizionare i connettori di un cordino anticaduta. Climbing Technology Hook Rest è progettato per rilasciare il connettore se sottoposto a un carico superiore a qualche chilogrammo in modo da non interferire con l’apertura dell’assorbitore di energia.

Climbing Technology Gryphon è caratterizzata da: quattro porta-materiali, sei asole per sacca porta-attrezzi e quattro passanti per moschettoni porta-materiali ed è sviluppata per lavoratori di peso fino a 140 kg (materiale incluso). L’imbracatura è disponibile anche nella versione Gryphon Ascender che, rispetto al modello Gryphon, è dotata di maglia rapida triangolare e bloccante ventrale Chest Ascender+ che ne ottimizza l’impiego nell’ambito delle manovre su fune.

Sistemi protezione individuale cadute: le soluzioni più idonee per i lavori in quota Imbracatura Gryphon
Foto 1_Climbin Technology Gryphon – Peso Climbing Technology Gryphon: 2840 g (la taglia M). Peso Climbing Technology Gryphon Ascender: 3050 g (la taglia M)

Climbing Technology Xarrier è un’imbracatura bassa ergonomica e leggera. Particolarmente confortevole e avvolgente, anche in caso di sospensioni prolungate, presenta imbottitura in mesh traspirante e profilo dei cosciali a struttura differenziata che aiuta a ridurre la pressione sull’inguine.

Xarrier presenta quattro punti di attacco: due laterali in fettuccia (EN 358:2018), uno posteriore in fettuccia destinato unicamente al collegamento di un cordino di trattenuta (EN 358:2018) e uno ventrale in lega leggera (EN 813:2008). Questa imbracatura presenta delle indicazioni colorate che consentono l’immediata identificazione della corrispondenza tra cintura e cosciali (verde = destro; rosso = sinistro). I cosciali possono essere spostati lungo le gambe dell’operatore grazie a fettucce posteriori elastiche regolabili.

Dotata di quattro ampi porta-materiali, due asole per sacca porta-attrezzi e due passanti per moschettoni porta-materiali è sviluppata per lavoratori di peso fino a 140 kg (materiale incluso). Climbing Technology Xarrier può essere utilizzata in combinazione ai pettorali staccabili  Climbing Technology TOP X o  Climbing Technology TOP Y, diventando così un’imbracatura anticaduta completa con cinque punti di attacco e quindi ideale per soccorritori e lavoratori su fune che prediligono comodità e leggerezza.

Sistemi protezione individuale cadute: le soluzioni più idonee per i lavori in quota Imbracatura Xarrier
Foto 2_Climbin Technology Xarrier – Peso 970 g (la taglia M)

Per ulteriori informazioni
climbingtechnology.com

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