Risparmio energetico. Dalla Regione Lombardia finanziamenti per impianti a pompa di calore

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Dopo la Provincia di Milano, che ha stanziato 65 milioni di euro per la riqualificazione energetica degli edifici scolastici, anche la Giunta regionale della Lombardia ha varato recentemente un pacchetto di nuovi provvedimenti a carattere strutturale per la prevenzione dell’inquinamento atmosferico e la qualità dell’aria, che coinvolgono gli enti pubblici nella conversione delle vecchie caldaie con impianti a pompa di calore.

 

Infatti, all’interno dei provvedimenti, vi è la predisposizione di un fondo di oltre 19 milioni di euro per incentivare l’installazione di pompe di calore in edifici pubblici. In particolare, Regione Lombardia finanzierà 120 progetti di enti locali che vogliono realizzare, o l’hanno già fatto, impianti di riscaldamento e/o raffrescamento tramite pompe di calore, diminuendo così la dipendenza dai combustibili fossili e valorizzando le risorse energetiche rinnovabili localmente disponibili.

 

Un altro provvedimento di Regione Lombardia riguarda lo stanziamento di 4,2 milioni di euro per la realizzazione di un laboratorio – primo in Italia – che misuri e certifichi il livello di efficienza delle pompe di calore e dei pannelli solari utilizzati per il riscaldamento e il raffrescamento in modo da avere un calcolo esatto della produzione di energia da fonti rinnovabili.

 

Pompe di calore: caratteristiche e criticità
Le pompe di calore sono apparecchiature che trasformano in energia utile il calore, altrimenti inutilizzato, presente nell’ambiente, costituiscono una valida alternativa ai tradizionali sistemi di riscaldamento a combustione e sono in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi 20-20-20 di riduzione dei consumi di energia, di riduzione delle emissioni di gas climalteranti e di incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili: consentono, infatti, risparmi dal 40 al 60 % di energia primaria, con pari riduzione della CO2, e impiegano per il loro funzionamento circa il 75% di energia rinnovabile.

 

Nonostante questi vantaggi, le pompe di calore non hanno ancora avuto ampia diffusione, soprattutto nel settore residenziale. Gli ostacoli sono attualmente dati dal costo di investimento iniziale – considerato dall’utente ancora troppo elevato rispetto ai tradizionali, ma meno efficienti, sistemi a combustione – e da un sistema tariffario elettrico penalizzante.

 

Una penalizzazione contro la quale l’associazione dei costruttori di apparecchiature e impianti aeraulici Co.Aer/ANIMA sta combattendo, chiedendo che vengano attivati adeguati strumenti di sostegno alla tecnologia delle pompe di calore.

Redazione Tecnica

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