Aiuti Bis concorsi idee: prorogato fondo di progettazione territoriale fino a febbraio 2023

Il fondo di progettazione territoriale è stato istituito con il DL Infrastrutture. Con il DL Aiuti Bis vengono introdotte novità su scadenza e requisiti. Ecco quali sono

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Il fondo di progettazione territoriale per concorsi di progettazione e di idee è stato istituito con il DL Infrastrutture e con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), pubblicato in Gazzetta, n. 41 del 18 febbraio 2022 è stata predisposta la ripartizione delle risorse per 161,5 milioni di euro, utili a favorire la partecipazione ai bandi PNRR e delle politiche di coesione di piccoli Comuni, Province e Città metropolitane delle regioni del Sud, Marche e Umbria, nonché dei centri delle aree interne.

Con il decreto-legge Aiuti Bis si amplia la platea dei Comuni che possono usufruire delle risorse anche per affidare progetti di fattibilità tecnica ed economica e cambiano i termini di scadenza.

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Vediamo meglio nel dettaglio.

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Cosa cambia con il DL Aiuti Bis

Il Decreto Legge Aiuti Bis, approvato il 4 agosto 2022 dal Consiglio dei Ministri, proroga fino al 18 agosto 2023 la validità del fondo di progettazione territoriale dedicato ai Comuni che mediante le risorse in oggetto possono indire concorsi di progettazione e idee, e utilizzare il progetto vincitore per candidarlo ai bandi.

Per i Comuni più piccoli è possibile utilizzare il Fondo per affidare direttamente progetti di fattibilità tecnica ed economica.

La principale novità è rappresentata dall’estensione di validità del termine entro il quale indire i concorsi o affidare gli incarichi, ovvero fino al 18 febbraio 2023 e non più solo fino al 18 agosto 2022. La proroga della scadenza (da sei a dodici mesi dalla pubblicazione del relativo DPCM) dà la possibilità di accedere alle risorse anche a quegli enti territoriali, che altrimenti non avrebbero fatto in tempo.

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Altra modifica riguarda i requisiti per accedere alle risorse: viene ridefinita la soglia massima che passa da 5 mila a 20 mila abitanti. Tutti i Comuni assegnatari che non superano questo limite potranno scegliere se destinare le risorse a concorsi o a incarichi per i progetti di fattibilità.

Le modifiche sono state introdotte sulla base delle proposte avanzate dalle associazioni ANCI e UPI, in seguito alle necessità palesate dalle amministrazioni locali.

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Ricordiamo che l’istituzione del fondo era sta ben accolta dagli ordini professionali. Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori aveva dichiarato subito dopo la nascita del sostegno: “Bisogna continuare su questa strada, estendendo l’utilizzo del Fondo all’intero territorio nazionale in modo che i Comuni e gli Enti pubblici interessati possano disporre delle risorse necessarie per utilizzare lo strumento del concorso di progettazione, e dotarsi di progetti di qualità con l’obiettivo di realizzare opere importanti per il Paese ed in linea con la strategia del PNRR. Siamo disponibili ad avviare un confronto di merito con gli organi di Governo per definire e precisare le strategie e per condividere il lavoro di elaborazione che, nella materia specifica, abbiamo realizzato in questi anni. Il nostro intendimento è quello di operare con il massimo spirito di collaborazione e soprattutto nell’interesse primario del Paese.”

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Foto.iStock.com/kasinv

Redazione Tecnica

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