Isolamento termico di tetto e pareti, come eseguire una posa a regola d’arte

Per ridurre il fabbisogno energetico degli edifici (e quindi incrementare la loro efficienza energetica) è necessario scegliere il giusto isolamento termico, ma anche eseguire una posa a regola d’arte 

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Come è noto, per incrementare l’efficienza energetica degli edifici è necessario migliorare il loro livello di isolamento termico, riducendo quindi il fabbisogno energetico.

Secondo i dati ENEA, la realizzazione di un isolamento termico a cappotto e la coibentazione della copertura possono ridurre del 40-50% le dispersioni termiche, diminuendo di conseguenza i costi per raffrescamento o riscaldamento.

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Riqualificare le case degli italiani e renderle meno energivore, più sostenibili (e anche più confortevoli) è la mission di Ravago Building Solutions – azienda specializzata nella produzione di soluzioni in XPS (polistirene espanso estruso) per l’isolamento termico, e partner Casa Clima – che ha sviluppato una gamma di soluzioni per l’isolamento degli edifici: RAVATHERM™ XPS X.

Il polistirene espanso estruso ad alte prestazioni RAVATHERM™ XPS X è l’unico che incorpora al suo interno particelle di pure carbon, da cui deriva l’originale colore grigio. Questa caratteristica permette di ridurre la dispersione del calore e incrementare la resistenza termica del prodotto rispetto agli XPS tradizionali, e grazie alla struttura con ≥95% di celle chiuse offre un’elevata resistenza al passaggio del vapore acqueo e un’efficienza energetica a lungo termine. Inoltre, l’elevata resistenza alla compressione sul lungo periodo consente di rispondere alle esigenze di progettisti e imprese.

Scegliere prodotti certificati e performanti come RAVATHERM™ XPS X è però solo il primo passo per una ristrutturazione a regola d’arte. Anche il miglior prodotto isolante se progettato o posato erroneamente potrebbe non garantire le prestazioni promesse, per questo quando si procede con un intervento di isolamento termico in un edificio è necessario tenere in considerazione delle regole chiave per non commettere errori che potrebbero pregiudicare il risultato finale.

Posa pannelli isolanti, 4 regole da seguire

Distrazione, negligenza o, in alcuni casi, incompetenza possono causare problemi di posa dei pannelli isolanti, con conseguente spreco di risorse e di tempo in cantiere o, nel peggiore dei casi, anche controversie legali. Tra i piccoli e grandi errori da non commettere il team Ravago Building Solutions ne ha selezionati quattro, assolutamente da evitare. Eccole le regole da seguire per una posa a regola d’arte dei pannelli.

  1. Non lasciare il materiale isolante al sole

Le alte temperature e/o la luce solare diretta possono deformare i pannelli XPS per questo, soprattutto in estate, occorre proteggere i pannelli dall’esposizione ai raggi solari diretti. Le radiazioni ultraviolette, che colpiscono a lungo tempo e direttamente il polistirene, degradano superficialmente il materiale compromettendone la funzionalità. Per evitare il degrado del prodotto lasciato privo di imballaggio si consiglia la protezione con idonei strati, ad esempio con film di polietilene e con coperture in colore chiaro mentre le facciate riflettenti possono danneggiare i pannelli in XPS. Le coperture scure o trasparenti possono aumentare l’effetto della radiazione solare e quindi non sono adatte per lo stoccaggio dei materiali isolanti.

  1. Isolamento su tetti piani: non trascurare o ritardare l’applicazione della zavorra

La copertura dei tetti rovesci o “alla rovescia” è uno dei sistemi più validi per l’isolamento termico delle coperture piane. L’isolante viene posato sopra la membrana impermeabile, che risulta così protetta durante i lavori del cantiere e nel tempo. RAVATHERM™ XPS X è il materiale perfetto per questa applicazione grazie alla struttura a celle chiuse con elevate caratteristiche meccaniche e senza assorbimento di acqua. La corretta progettazione dell’isolamento delle coperture piane alla rovescia coinvolge un insieme di fattori, tra i quali anche il corretto posizionamento.

Nei calcoli statici del tetto è importante tenere conto del sovraccarico permanente della zavorra (ghiaia, quadrotti, ecc.) che deve coprire completamente le lastre isolanti e deve essere sufficientemente pesante per evitare il sollevamento accidentale per effetto del vento o il galleggiamento a causa dell’acqua piovana. La zavorra nel tetto rovescio protegge inoltre i pannelli dai raggi UV e dal rischio di deformazione nelle giornate calde, per questo motivo deve essere applicata il più rapidamente possibile.

  1. Lavorazione accurata: evitare giunti trasversali e posare i materiali isolanti ben accostati

La chiusura dei giunti può richiedere tempi lunghi ma per garantire l’efficacia del sistema isolante è necessario posare i pannelli in modo ordinato e ben accostato, in modo che non si creino ponti termici. Quando i pannelli isolanti non sono ben accostati si crea infatti un interstizio, che verrà riempito dalla malta nella successiva fase di rasatura armata. In tali punti lo spessore della rasatura sarà ovviamente maggiore di quella sul pannello e si avranno maggiori assorbimenti di umidità, che evidenzieranno i giunti con una conseguente perdita di calore e, in alcuni casi, anche formazione di umidità e muffe.

I ponti termici che si creano a causa di una posa non corretta fanno la differenza non solo per le prestazioni, su cui possono incidere fino al 20-25% delle dispersioni, ma anche per la durabilità del sistema.

  1. Mai cappotto senza gli accessori: la corretta posa di adesivo e tasselli

L’incollaggio delle lastre nei sistemi a cappotto è un’operazione delicata e l’adesivo è l’elemento chiave. L’adesivo va posato correttamente – a cordolo perimetrale e 2/3 punti centrali nel caso di isolanti leggeri come i polistireni – per scongiurare fessurazioni tra i giunti dei pannelli, causa di infiltrazioni d’acqua, sbollature o il distacco dell’isolante stesso.

Un errore da evitare è realizzare il cordolo in corrispondenza del bordo del pannello non rispettando il margine, che solitamente è di 2 cm. Quando il pannello viene pressato sulla superficie, infatti, la malta fuoriesce concentrandosi nei giunti tra i pannelli causando l’errato accostamento e l’inevitabile ponte termico.

Anche il fissaggio meccanico è una fase spesso trascurata per accorciare i tempi di posa. I tasselli sostengono il peso dell’isolante e resistono all’azione del vento; devono quindi essere sempre previsti in integrazione e aggiunta all’adesivo nel numero minimo prescritto in funzione dell’altezza dell’edificio e della forza del vento.

Un tipico errore del posatore è spingere il tassello troppo in profondità e stuccare con malta l’avvallamento per ripristinare la planarità del pannello. In corrispondenza della testa del tassello l’aumentato spessore di rasatura determina un maggior assorbimento di umidità e i ripetuti cicli secco-umido causano l’alterazione cromatica in facciata.

Le soluzioni RAVATHERM™ XPS X

RAVATHERM™ XPS X comprende soluzioni per tutte le esigenze applicative, dalle coperture alle pareti, dall’isolamento sotto fondamenta al cappotto, delle pavimentazioni industriali ai tetti parcheggio:

  • RAVATHERM™ XPS X 300 SB (pavimenti civili, pareti, coperture piane);
  • RAVATHERM™ XPS X 300 ST (pavimenti civili, pareti, coperture piane e a falde);
  • RAVATHERM™ XPS X 300 SL (pavimenti civili, fondazioni, pareti, coperture piane e a falde);
  • RAVATHERM™ XPS X 500 SL (pavimenti industriali, fondazioni, tetti parcheggio);
  • RAVATHERM™ XPS X 700 SL (pavimenti industriali, fondazioni, tetti parcheggio);
  • RAVATHERM™ XPS X ETICS B (sistema a cappotto).

La gamma RAVATHERM™ XPS X, certificata C.A.M., offre:

  • λ da 0,030 W/mK;
  • resistenza alla compressione da 300 a 700 kPa;
  • spessori da 20 a 200 mm e dimensioni larghezza 600 mm e lunghezza da 1.250 a 2.400 mm per ogni esigenza e per evitare sprechi di materiale;
  • tre tipi di profili: spigolo vivo, incastri maschio-femmina e battentato a scalino;
  • diminuzione dei consumi energetici;
  • aumento del comfort abitativo.

Per ulteriori informazioni
ravagobuildingsolutions.com

Chi è Ravago Building Solutions: Il Gruppo Ravago è stato fondato in Belgio nel 1961 da Raf van Gorp, da un’idea all’epoca rivoluzionaria: riciclare gli scarti di materie plastiche delle industrie petrolchimiche. Da allora la società si è sviluppata ed è cresciuta, basando il suo successo sulla fornitura di servizi all’industria petrolchimica e in particolare sulla distribuzione e rivendita di resine plastiche. L’avvio della produzione e distribuzione dei prodotti destinati all’edilizia in Europa rappresenta la seconda linea di business sviluppata da Ravago. Con 9 impianti produttivi all’avanguardia, severi controlli di qualità e uno staff specializzato di oltre 1.500 persone con un grande bagaglio di conoscenze tecniche e la voglia di proiettarsi nel futuro, Ravago Building Solutions offre una gamma completa di oltre 100 prodotti e soluzioni, adatta a soddisfare qualsiasi esigenza costruttiva.

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Redazione Tecnica

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