Riapertura cessione crediti retroattiva. Ma fino a quando?

Le nuove regole sulla cessione del credito, inizialmente retroattive fino al primo maggio 2022., hanno subito una modifica con l’approvazione di un emendamento. Cosa accade alle comunicazioni inviate antecedentemente a tale data?

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(Aggiornamento del 29 luglio 2022) Approvato l’emendamento al decreto legge detto Semplificazioni che prevede l’eliminazione della data del 1° maggio 2022 come termine di riferimento dal quale decorre la nuova riformulazione del sistema cessioni crediti introdotta dal D.L. Aiuti. Il prossimo passaggio è al Senato.

Con la riapertura della cessione crediti verso i correntisti con partita IVA, era sorto il dubbio sul periodo di validità delle nuove regole.

La riformulazione dello schema prevede, per le banche e le società appartenenti ad un gruppo bancario, la cessione del credito direttamente ai correntisti che siano clienti professionali della banca stessa o della banca capogruppo, senza la necessità che sia stato previamente esaurito il numero di cessioni a favore dei soggetti qualificati, ossia di banche, intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario e imprese di assicurazione. Tuttavia, rimane fermo il divieto per il correntista cessionario del credito di operare ulteriori cessioni.

Ricordiamo che questa nuova possibilità, introdotta da un emendamento al DL Aiuti – Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50 – riguarda tutti i crediti, compresi quelli derivanti da cessioni effettuate prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni >> Lisa De Simone approfondisce il tema qui <<

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La Camera dei deputati ha approvato il Decreto Legge 50/22 recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina.” Il provvedimento ora passa al Senato per poi essere convertito entro il 16 luglio 2022.

Le nuove regole sulla cessione del credito, prima dell’approvazione dell’emendamento, risultavano retroattive ma solo fino al primo maggio 2022. Vediamo nel dettaglio dove è riportata questa informazione e perché qualche dubbio aleggia su questo termine.

Leggi anche: Riaperta cessione crediti ai correntisti con partita iva con un emendamento al DL Aiuti

La precisazione contenuta nel Dossier della Camera

Il Servizio studi del Dipartimento Finanze della Camera dei deputati ha realizzato il dossier n. 118/2022 con schede di lettura sugli aggiornamenti e chiarimenti al decreto legge 21 marzo 2022, n. 21. Nello specifico il documento riassume in ordine cronologico le modifiche normative che hanno interessato la super agevolazione 110 negli ultimi anni.

Nel documento (a pagina 15) si parla della riapertura alla cessione del credito e viene messa in evidenza la data del primo maggio 2022: «l’articolo 14 del decreto legge n. 50 è intervenuto nuovamente sulla disciplina della cessione del credito, stabilendo che alle banche, ovvero alle società appartenenti ad un gruppo bancario iscritto all’albo tenuto dalla Banca d’Italia, è sempre consentita la cessione a favore dei clienti professionali privati che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa, anche prima che sia esaurito il numero di cessioni possibile. L’articolo 57, comma 3, del decreto legge n. 50 precisa inoltre che le nuove norme in materia di cedibilità del credito si applicano alle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate a partire dal 1° maggio 2022».

Tale data segna un periodo ben preciso in riferimento alla retroattività della norma che non risulta valida per le cessioni o gli sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle Entrate prima di questa data. Tuttavia con l’approvazione dell’emendamento è stato eliminato il “malinteso”.

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Foto:iStock.com/Kwangmoozaa

Redazione Tecnica

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