Impianti rinnovabili, Clini: non più incentivi ma detrazioni

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La delega fiscale contiene il primo passo per sostituire, una volta concluso il Quinto Conto Energia, i sussidi diretti alle energie rinnovabili con incentivi fiscali, come (a titolo esemplificativo) quelle al 50% per le ristrutturazioni e quelle al 55% per gli interventi di efficienza energetica. Occorre cambiare prospettiva: non più tassare il lavoro, ma utilizzare le risorse.

Le detrazioni fiscali potrebbero quindi prendere il posto delle tradizionali tariffe incentivanti. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, intervenuto ieri al seminario “La sfida verde: come finanziarla”, al quale ha partecipato anche il ministro inglese dell’energia e dei cambiamenti climatici, Gregory Barker.

L’idea di base è sostituire i sussidi diretti con gli incentivi fiscali. Non è una novità assoluta, dal moento che oggi la detrazione fiscale del 55% (concessa per le riqualificazioni energetiche degli edifici) incentiva anche l’installazione sugli edifici di impianti solari termici, che sono impianti alimentati da una fonte rinnovabile.
Più che altro, la nuova delega fiscale sarà il punto di partenza del cambio di paradigma: Clini dice che in Italia il sistema fiscale “è molto concentrato sulla tassazione del lavoro e poco sull’uso delle risorse. Nella delega fiscale all’articolo 15 abbiamo inserito il tema per spostare la fiscalità dal lavoro all’uso delle risorse. L’idea – spiega il ministro – è quella di un sistema di tassazione e incentivi per l’ambiente finalizzati ad ottenere questo spostamento”.

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