Costruzioni e BIM: accordo IBIMI – GS1 Italy per un linguaggio globale interoperabile

L’adozione degli standard GS1 consentirà al settore delle costruzioni di condividere automaticamente le informazioni, di avere accesso a dati di qualità e tracciabilità sui materiali e di ridurre i costi

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Anche in Italia gli standard globali GS1 entrano nel settore delle costruzioni con l’obiettivo di ridurre le inefficienze e favorire la digitalizzazione del settore delle costruzioni.

IBIMI ha avviato una collaborazione con GS1 Italy, che metterà al servizio degli operatori del comparto gli standard globali GS1, il suo know-how e le sue soluzioni digitali, ma anche il suo ruolo di partner super partes.

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Un linguaggio comune per processi più efficienti

Utilizzare un linguaggio comune per rendere più efficienti processi e relazioni di business nel settore delle costruzioni: è l’obiettivo del protocollo di intesa siglato da IBIMI, capitolo italiano di buildingSMART International (l’ente mondiale che guida la trasformazione digitale del settore delle costruzioni), e GS1 Italy, una delle 115 organizzazioni non profit GS1 attive in 150 paesi nel mondo che promuovono l’utilizzo degli standard GS1, i più utilizzati al mondo per la comunicazione tra imprese.

L’accordo tra IBIMI e GS1 Italy fa seguito a un progetto avviato a livello internazionale che risponde all’esigenza di rendere più efficiente il settore. Il comparto delle costruzioni, infatti, soffre di un basso incremento della produttività generale (<1%/anno), per:

  • problemi di coordinamento degli attori coinvolti in progetti di medio- grandi dimensioni,
  • una scarsa qualità nei dati di prodotto dei materiali (dovuta, appunto, alla mancanza di uno standard globale e interoperabile),
  • un basso livello di digitalizzazione e di automazione dei processi.

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Cosa cambia con l’accordo tra IBIMI e GS1 Italy?

In questo scenario l’adozione degli standard GS1 consentirà alle aziende del settore di condividere in maniera automatica le informazioni, di avere sempre accesso a dati di qualità e tracciabilità sui materiali – anche in un’ottica di economia circolare – e di riduzione dei costi.

L’accordo dà così il via a un progetto comune volto a promuovere:

  • la digitalizzazione del settore delle costruzioni,
  • ottimizzare le risorse disponibili condividendo iniziative e attività su temi di interesse comune in ambito nazionale e internazionale,
  • migliorare la qualità delle attività con la condivisione di best practice.

L’uso degli standard globali GS1 per identificare i materiali e per condividerne le informazioni agevola, inoltre, i processi di supply chain e di gestione del ciclo di vita dei prodotti.

In particolare, nel supply chain management, supporta gli operatori nell’approvvigionamento dei materiali e nell’efficientamento della logistica, consente di generare schede di prodotto con informazioni affidabili e di qualità, di disporre di un’autenticazione dei materiali attraverso la tracciabilità e di favorire l’incremento di tecnologie digitali (gemello digitale).

Inoltre, nel lifecycle management, favorisce processi efficienti con l’identificazione univoca di materiali e strumenti e migliora l’efficienza nella gestione dei rischi e della garanzia della qualità.

Il tutto, in aderenza alle regole BIM (Building Information Modeling), la metodologia che permette di condividere le conoscenze e le informazioni relative ad una costruzione, fornendo una solida base per qualunque decisione da prendere durante tutto il ciclo di vita della struttura (pianificazione, realizzazione e gestione).

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L’uso degli standard globali GS1 per identificare i materiali

«L’integrazione di questi due mondi di standard è essenziale per promuovere la vera economia circolare in quanto questa non dovrebbe nascere da una mera “certificazione dei processi” ai fini dei CAM (Certificazione Ambientale Minima) ma da un nuovo modo di progettare un’opera edile che considera, fin dalla progettazione preliminare, l’uso di materiali che abbiano un basso impatto ambientale o che utilizzino materiali riciclati. Tutto al fine di ridurre l’impronta di carbonio del mondo costruito. Inoltre, questa integrazione permette di avere realmente un modello digitale gemello (digital twin) perché i materiali e i prodotti, inseriti in fase di progettazione, portano già in sé la possibilità di collegare il modello con le informazioni relative a qualsiasi proprietà e/o caratteristica ritenuta necessaria in fase di costruzione, di gestione, di manutenzione e di eventuale riciclo o smaltimento a fine ciclo vita di ogni elemento utilizzato» dichiara Anna Moreno, Presidente di IBIMI.

«L’adozione degli standard globali GS1 all’interno del BIM per l’identificazione dei materiali e lo scambio di dati, è molto importante per determinare una maggiore efficienza del settore delle costruzioni. Per questo, siamo felici di poter supportare gli operatori del comparto con i nostri standard e le nostre soluzioni, nel creare relazioni più efficienti ed efficaci nell’intera filiera, farne crescere il livello di digitalizzazione» afferma Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy.

Per saperne di più buildingsmartitalia.org gs1it.org

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eBIM: Existing Building Information Modeling per edifici esistenti

La filiera delle costruzioni sta affrontando una profonda trasformazione come conseguenza della necessità di ripensare da un lato la propria competitività dall’altro l’effettiva sostenibilità, lungo l’intero ciclo di vita dell’opera, dei processi di progettazione, produzione e gestione del costruito, soprattutto esistente.La diffusione e la crescente accessibilità di tecnologie ICT integrate, quali gli strumenti Building Information Modeling, consentono oggi di supportare lo sviluppo di livelli di industrializzazione crescente della filiera, permettendo anche di recuperare l’esistente.Il nuovo Codice degli Appalti, il decreto BIM e la norma UNI 11337 rappresentano una parte del quadro normativo, in continua evoluzione, che consente già la possibilità di un’effettiva collaborazione tra pubblico e privato per il raggiungimento degli standard minimi già adottati.La presente opera affronta tali tematiche con riferimento al più complesso progetto dell’intervento sul costruito, trattando:• l’integrazione dei dati da rilievo integrato al modello BIM del progetto;• la gestione dei processi e delle procedure per lo scambio delle informazioni relative al progetto; la redazione e l’implementazione del BIM Execution Plan del progetto;• l’assistenza alla definizione degli output di progetto specifici di ciascun gruppo di lavoro;• la gestione dell’integrazione delle informazioni prodotte dai gruppi di lavoro ai quali sono affidate specifiche task del progetto (architettoniche, strutturali, impiantistiche);• la gestione dell’interoperabilità del dato al fine di assicurare l’affidabilità e la coerenza dei flussi informativi relativi al progetto.Marcello BalzaniArchitetto, Dottore di ricerca, Professore Ordinario di Disegno presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Ferrara, Responsabile Scientifico del Laboratorio di ricerca industriale TekneHub, Tecnopolo di Ferrara e Presidente del Clust-ER BUILD, Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna. Responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca e alta formazione, nazionali e internazionali, sui temi del Rilievo digitale e della diagnostica integrati e dell’applicazione di strumenti di Building Information Modeling per la Documentazione e gestione del patrimonio culturale e del patrimonio costruito esistente, è Autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali.Luca FerrariLaureato in Ingegneria Civile ad indirizzo Strutturale al Politecnico di Milano, dal 1985 al 1989 ha collaborato con lo Studio di progettazione strutturale Finzi & Associati e successivamente è Co-fondatore nel 1990 della Harpaceas, leader in Italia per i servizi di consulenza volti all’implementazione della metodologia BIM, nella quale occupa, da allora, il ruolo di Direttore Generale. Già Presidente dell’Associazione Ingegneria Sismica Italiana (ISI) e attualmente Consigliere, dal 2015 al 2017 ricopre la carica di Vicepresidente dell’Associazione buildingSmart Italia. Ha partecipato come Relatore o Moderatore ad alcune decine di convegni dedicati ai temi del BIM e dell’Ingegneria Sismica.Fabiana RacoArchitetto, Dottore di ricerca, Coordinatore tecnico del Laboratorio di ricerca industriale TekneHub, Tecnopolo di Ferrara, del quale è Referente nell’ambito di tavoli di lavoro permanente sui temi della Digitalizzazione della filiera nell’ambito Clust-ER BUILD, Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna. Responsabile scientifico e Coordinatore di progetti di ricerca e alta formazione, nazionali e internazionali, sui temi del Rilievo digitale e della diagnostica integrati e dell’applicazione di strumenti di Building Information Modeling per la documentazione e gestione del patrimonio culturale e del patrimonio costruito esistente, è Autore di numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali.

Marcello Balzani, Luca Ferrari, Fabiana Raco | 2021 Maggioli Editore

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IL CONTRATTO BIM

L’ebook “Il Contratto Bim – Tematiche e regole contrattuali per appalti eseguiti con la metodologia Bim” è un percorso che accompagna il lettore nella contrattualizzazione BIM: si inizia dalle norme e dal loro commento e si prosegue nella concreta regolamentazione d’appalto, con il supporto anche di alcuni significativi esempi pratici tratti dalla documentazione utilizzata in recenti procedure di affidamento. L’idea di fondo dell’ebook è che le categorie giuridiche e gli assetti contrattuali dell’appalto tradizionale non devono essere abbandonati o stravolti. Si tratta, invece, di assecondare innanzitutto la naturale capacità del diritto di assorbire le nuove metodologie esecutive dentro categorie generali che resistono da tempo. E poi di studiare, caso per caso – con il necessario supporto giuridico specialistico – il singolo appalto e le esigenze del committente e dell’appaltatore, per tradurle in una regolamentazione contrattuale che risponda alla metodologia BIM. Il tutto cercando di non disorientare committente e appaltatore ma di armonizzare il BIM all’interno di regole e comportamenti familiari alla filiera della costruzioni.   Andrea VersolatoAvvocato, è specializzato nella materia degli appalti pubblici, con particolare riguardo all’attività di consulenza legale stragiudiziale, ed è esperto di contrattualistica. Ha maturato, inoltre, vasta esperienza sui profili giuridici e contrattuali inerenti all’utilizzo del BIM, svolgendo attività di consulenza legale per diversi progetti aventi ad oggetto detta metodologia. Dal 2015 è tra i docenti del Master di II Livello intitolato: “BIM MANAGER” organizzato dal Politecnico di Milano, Scuola Master Fratelli Pesenti e dal 2017 del Master di II livello “eBIM: existing Building Information Modeling per la gestione dell’intervento sul costruito” organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara. È autore per la rivista Appalti&Contratti, Maggioli editore, di numerose pubblicazioni sui profili giuridici del BIM.Angelo RotaAvvocato, svolge la propria attività nei settori degli appalti pubblici e privati, delle infrastrutture strategiche e dello sviluppo immobiliare. Si occupa dei profili di diritto amministrativo, edilizi ed urbanistici, nonché della regolamentazione e gestione contrattuale. Con la diffusione della digitalizzazione del settore delle costruzioni, ha esteso la propria attività anche agli aspetti giuridici – amministrativi e contrattuali – derivanti dall’utilizzo della metodologia BIM. Interviene come relatore a convegni e a workshop per imprese, pubbliche amministrazioni e professionisti. Dopo l’esperienza in uno studio boutique ed in una law firm nazionale, ha fondato AR’Legally Studio Legale, che nel 2018 ha ricevuto la menzione speciale come “Boutique di Eccellenza dell’Anno Edilizia e Urbanistica” nell’ambito dei Le Fonti Legal Awards.Mario CaputiConsulente manageriale ed executive trainer internazionale, è titolare e amministratore delegato di in2it e condirettore del master BIM Manager del Politecnico di Milano. Si concentra su due settori: Corporate Real Estate Management e ICT, con una vasta esperienza per la gestione di progetti, BIM (Building Information Modeling and Management), Big Data e Internet delle cose (IoT), riprogettazione dei processi aziendali e change management.

Andrea Versolato, Angelo Rota, Mario Caputi | 2019 Maggioli Editore

Foto:iStock.com/gorodenkoff

Redazione Tecnica

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