SIN di Porto Marghera, 9 mln per Marghera Ecodistretto

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Il Comune di Venezia e il Ministero dell’ Ambiente, con la sottoscrizione dell’Accordo il 29 dicembre 2010, hanno promosso un programma di interventi finalizzato alla sostenibilità ambientale di un’iniziativa industriale a Porto Marghera, “Marghera Ecodistretto” , e la riqualificazione dell’Isola della Certosa, a Venezia.

Entrambi i progetti sono stati avviati da tempo dall’amministrazione comunale, attraverso un partenariato con VDV srl all’isola della Certosa e con Veritas spa a Porto Marghera, ed ora, nella fase di concreta attuazione del Parco Urbano dell’Isola della Certosa e dell’Ecodistretto di Porto Marghera, il partenariato si arricchisce degli obiettivi di sostenibilità ambientale promossi dall’Accordo. Le attività che sono in corso di sviluppo comprendono interventi di efficienza energetica nella realizzazione di edifici, infrastrutture e impianti, la produzione di energia da fonti rinnovabili, solare e biomassa, e la realizzazione di progetti pilota finalizzati allo sviluppo di aspetti innovativi nel campo dell’energia.

L’Ecodistretto di Marghera rappresenta l’evoluzione di una significativa esperienza del territorio veneziano nella gestione dei rifiuti urbani. Gli interventi previsti in attuazione all’Accordo integrano la produzione di energia da fonti rinnovabili con una prima attuazione dell’Accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale di Porto Marghera sottoscritto il 16 aprile 2012 da Ministero dell’ ambiente, Ministero delle infrastrutture- (Magistrato alle Acque di Venezia), Regione del Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Venezia, Autorità Portuale di Venezia, realizzando un campo fotovoltaico a terra della potenza di 2 MW su un terreno inquinato. A questo si affiancano un “campo prova” delle tecnologie fotovoltaiche, con particolare attenzione alla soluzione delle problematiche di connessione alla rete di distribuzione di energia elettrica, e una centrale a biomassa della potenza di 0,6 MW elettrici e 1,5 MW termici contribuendo significativamente all’autosufficienza energetica dello stesso Ecodistretto.

Gli interventi previsti sono funzionali, non solo, alla sperimentazione di soluzioni innovative ed efficienti di produzione e di utilizzo dell’energia da fonti rinnovabili, ma anche all’attrazione di nuovi investimenti e di nuove iniziative economiche in grado di favorire e la riconversione industriale di Porto Marghera e lo sviluppo del territorio veneziano in attuazione dei citati accordi per la reindustrializzazione di Porto Marghera.

Il programma di interventi previsto per l’Isola della Certosa è paradigmatico del recupero di aree con valenze storiche e naturalistiche, già utilizzate e ora marginali, da destinare a fruizione pubblica, dove la ricerca dell’autosufficienza energetica da fonti rinnovabili, la riduzione delle emissioni di CO2 nelle azioni di recupero compresa la bonifica di suoli inquinati, l’efficienza energetica degli edifici e degli impianti, sono componenti essenziali per affermare la qualità dell’intervento e del sito. L’esempio vale nella Laguna di Venezia, nelle isole minori, ma anche in numerosi altri ambiti territoriali da valorizzare.

Una prima valutazione dei benefici ambientali generati dagli interventi previsti quantifica una produzione di energia elettrica di 7.300 MWh/anno da fonti rinnovabili e un abbattimento delle emissioni di CO2 di circa 400t/anno nell’Isola della Certosa e di circa 3800 t/anno a Porto Marghera , corrispondente alle emissioni per il riscaldamento di circa 1.400 abitazioni. I temi della sostenibilità ambientale, alla base dell’iniziativa del Ministero e del Comune, rappresentano un tema ineludibile nella trasformazione del territorio e nella progettazione. La concomitanza della presentazione con l’apertura della 13esima edizione della Biennale Architettura, Common Ground riflette questa connessione.

Fonte MAATM

Redazione Tecnica

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