Abolizione delle Province, la preoccupazione dell’INU

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C’è il rischio che si determinino difficoltà operative nella pianificazione territoriale, a causa del vuoto che si verrà a creare per lo svolgimento delle funzioni attualmente gestite dalle Province, la cui importanza viene molto ridimensionata dalla Manovra Monti, presto convertita in Legge. Questa la preoccupazione dell’INU, Istituto Nazionale di Urbanistica, di fronte al cammino che sta percorrendo il decreto “Salva Italia”. L’approdo della Manovra in aula del Senato è previsto per oggi, l’approvazione definitiva entro venerdi 23 dicembre.

 

L’INU vuole scongiurare il rischio che si determinino difficoltà operative nella pianificazione territoriale, la quale deve svilupparsi secondo forme e modalità che assicurino l’assetto coordinato dei territori, anche sovracomunali, l’efficacia e la certezza dell’azione amministrativa e la semplificazione procedurale.
L’INU, come ha sempre fatto, si proporrà quale interlocutore del Governo e delle Regioni per indicare, nei prossimi mesi, soluzioni adeguate alla complessità dei problemi da affrontare, riconfermando l’assoluta necessità di garantire comunque livelli di governo del territorio in area vasta, dopo un’accurata analisi delle positive esperienze in corso anche in altri paesi europei.
La Commissione “Cooperazione e coordinamento territoriale”, recentemente costituita, ha già avviato un confronto con tutte le componenti dell’Istituto, da aprire anche al contributo di soggetti esterni, che dovrà sfociare in un pubblico dibattito da tenersi nel mese di marzo, a cui saranno invitati a partecipare le istituzioni centrali e locali nonché esperti nelle diverse discipline. Si tratta di individuare insieme soluzioni compatibili col nuovo assetto istituzionale, che non trascurino il principale obiettivo di un ordinato sviluppo territoriale e di un’efficace governance dei processi di trasformazione che non si possono limitare entro i confini amministrativi comunali.

Redazione Tecnica

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