Rinnovabili non fotovoltaiche, la delusione dei Comuni italiani

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Non solo fotovoltaico. Dall’associazione dei Comuni italiani (ANCI) arriva una mezza bocciatura al decreto “fratello” del quinto Conto Energia, che disciplina il regime di incentivi per le fonti rinnovabili elettriche non fotovoltaiche, e che è stato pubblicato contestualmente a quest’ultimo.

“Mentre le richieste avanzate dall’ANCI sul quinto Conto Energia sono state fondamentalmente recepite dal Governo, registriamo una totale indifferenza dei tre Ministeri rispetto alle proposte di emendamento relative al Decreto di incentivazione delle altre FER elettriche”. È quanto dichiara il delegato ANCI alle politiche energetiche ed ai rifiuti, Filippo Bernocchi.

Il disappunto dei Comuni italiani sul testo del decreto sulle FER elettriche non fotovoltaiche (leggi anche Rinnovabili non fotovoltaiche, cosa cambia con il nuovo decreto) riguarda la mancata “valorizzazione delle risorse territoriali attraverso un supporto specifico per le biomasse da filiera forestale”.

Per Bernocchi sarebbe stato importante fissare, per le biomasse legnose da boschi e foreste, una soglia di 300 kW “per l’accesso diretto agli incentivi, purché in abbinamento con cogenerazione e trasporto di calore ad un’utenza dedicata pubblica o di pubblico interesse”.

“Le richieste dell’Associazione – conclude l’esponente ANCI – non hanno trovato un riscontro da parte del Governo nemmeno nel riconoscimento come sottoprodotto delle biomasse da filiera forestale”.

In base a quanto stabilito dal decreto sulle FER non fotovoltaiche, i valori della potenza di soglia sono fissati in 5 MW per tutte le tipologie di fonte rinnovabile escluse le fonti idroelettriche per le quali il valore di soglia è fissato in 10 MW di potenza nominale di concessione e le fonti geotermoelettriche, per le quali il valore di soglia è fissato a 20 MW.

Ricordiamo infine che il decreto sulle rinnovabili non fotovoltaiche entrerà in vigore il 1° gennaio 2013 e si applicherà agli impianti con potenza non inferiore a 1 kW. La soglia di incentivi prevista per gli impianti è di 5,8 miliardi euro annui e il costo indicativo sarà pubblicato mensilmente dall’Aeeg.

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