Il Decreto Crescita semplifica il percorso per ottenere Scia e Dia

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Ridurre gli ostacoli burocratici che si pongono di fronte all’imprenditore nel corso del percorso di ottenimento di tutti i titoli autorizzatori per l’intervento. È l’obiettivo delle semplificazioni in materia di autorizzazioni e pareri per l’esercizio dell’attività edilizia, contenute all’articolo 13 del decreto legge con le “misure urgenti per la crescita” (Decreto Crescita e Sviluppo), che il Consiglio dei Ministri ha approvato venerdi scorso.

In caso di intervento edilizio soggetto alla Scia (Segnalazione certificata di inizio attività, contemporaneamente alla quale l’attività edilizia può partire) viene generalizzata la possibilità di sostituire atti e pareri formali con autocertificazioni di tecnici abilitati.
Dunque, nel caso della Scia le autocertificazioni già previste all’articolo 19 della legge 241/1990 vengono estese, oltre che ai pareri, anche a tutti gli atti preliminari di altri enti o organi (non ricadenti nelle materie forti escluse dal periodo precedente dell’art. 19, comma 1 della legge 241/1990), previsti non solo a livello legislativo ma anche regolamentare.

Analoga semplificazione per gli interventi soggetti a Dia (Denuncia di inizio attività, in cui l’attività edilizia può partire decorso un dato termine).
Mediante la modifica dell’articolo 23 del Testo unico edilizia (Dpr n. 380/2001). Le leggi regionali prevedono per analoghi interventi Dia e Scia in termini spesso confusi e alternativi. Con tale previsione si rimette ordine, almeno dal punto di vista procedimentale, dettando regole di semplificazione analoghe sia che si richieda la Dia sia che si applichi, in base alla disciplina regionale, la Scia.

Scarica il documento del Governo contenente le nuove misure per la crescita sostenibile.

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Redazione Tecnica

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