Terremoto in Emilia, Ceramica Sant’Agostino rende noti i veri danni

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A due giorni dal sisma, Ceramica Sant’Agostino si sta già rialzando. Due gli obiettivi: garantire il lavoro ai 350 collaboratori che da essa dipendono, continuando ad essere una risorsa importante per il territorio, e portare avanti gli impegni presi con i clienti.

Nel sisma che ha colpito l’Emilia il 20 maggio a crollare sono stati due capannoni, edificati rispettivamente nel 1980 e nel 1987, su un totale di 9. Non ce l’ha fatta neanche il Magazzino Automatico Verticale (MAV), costruito nel 2001 – prima che la zona venisse dichiarata a rischio sismico nel 2005 – crollato sotto i colpi di un terremoto, a detta degli esperti, anomalo e violentemente oscillatorio. Altri due capannoni presentano danni tali da prevedere una loro demolizione. Ma quelli rimasti integri o anche soltanto da consolidare sono la maggior parte. E soprattutto, la cosa più importante, a rimanere in piedi – fermo e determinato – è lo spirito della Proprietà, dei dipendenti e dei collaboratori dell’Azienda che hanno tanta voglia di ricominciare.

Ad oggi, i danni subiti non sono ancora completamente stimabili, ma sicuramente molto ingenti. Per questo ieri, all’incontro con il Premier Monti, il Dott. Ennio Manuzzi, Presidente Ceramica Sant’Agostino, ha chiesto con fermezza un intervento concreto per riprendere l’attività velocemente. Tanto più se si pensa che le linee produttive site all’interno dei capannoni non crollati potrebbero essere funzionanti, previa interventi di manutenzione straordinaria: pertanto, una volta confermata l’agibilità dell’area, in tempi rapidi la produzione potrebbe essere ristabilita a pieno regime – per una capacità produttiva totale già del 50%.

In questo momento le Autorità competenti stanno facendo i rilievi necessari per verificare lo stato delle strutture, affidate ad un Commissione istituita dal Comune e composta da Ingegneri, Geologi e Vigili del Fuoco. La palazzina degli uffici ha ottenuto l’agibilità e già stamattina buona parte dei dipendenti è tornata al lavoro. L’Azienda prevede di farli rientrare via via che le aree saranno dichiarate accessibili: domani ci saranno circa una settantina di addetti all’opera.

Un risultato importante e indicativo dello spirito di Ceramica Sant’Agostino, Azienda più che mai determinata a ricominciare, forte dell’entusiasmo e della collaborazione dei propri dipendenti, direttamente coinvolti nell’attività di ripristino delle normali attività lavorative. Perché la normalità ritornerà. Come succede alle Aziende che credono nel proprio lavoro. E, soprattutto, nel futuro.

Per informazioni
www.ceramicasantagostino.it

Redazione Tecnica

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