Competenze classificazione sismica degli edifici: il punto del CNI

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Pubblicata dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri la circolare CNI n. 32 del 24 marzo 2017 sulle linee guida per la classificazione sismica degli edifici (vedi Decreto ministeriale 28 febbraio 2017 – successiva modifica dal decreto 7 marzo 2017 n.6), che attuano una previsione della legge di stabilità che ammette al beneficio fiscale chi attua processi di riduzione di rischio sismico.

La circolare si apre ribadendo i passaggi fondamentali di questo processo ovvero:

  1. classificazione dell’edificio nello stato attuale in una certa classe di rischio;
  2. progetto degli interventi strutturali;
  3. classificazione dell’edificio dopo gli interventi progettati;
  4. asseverazione del passaggio, attraverso gli interventi progettati, ad una classe di rischio più bassa.

Il progetto strutturale è quindi il fulcro del provvedimento e il progettista è la figura chiave: “Questo aspetto, fortemente voluto dal Consiglio Nazionale, ha rimesso così al centro il progetto ed ha evitato la creazione di nuove figure come il “verificatore della sicurezza”, che pure alcuni richiedevano, e, con essa, il possibile ripetersi delle negative esperienze in tema di attestazione energetica”

Il punto sulle competenze

Sulla modifica del 7 marzo del decreto del 28 febbraio, Il CNI esprime il proprio rammarico descrivendola come “un’occasione persa nella strada virtuosa di un corretto rapporto tra formazione, competenza e responsabilità”.

Si legge nella circolare: “La prima stesura del decreto aveva interpretato, in modo restrittivo ma preciso, il dettato della legge primaria che aveva voluto individuare nei “professionisti abilitati”, in particolare ingegneri ed architetti, la necessità di documentate specifiche capacità. La ripetizione di un vecchio protocollo generico, basato su regole datate, pur esistenti, “ciascuno secondo le proprie competenze”, mal si adatta ad una situazione nuova che parla il linguaggio della riduzione del rischio e della complessità della sicurezza sismica che, al di là della tipologia di costruzione, non può mai essere armonica con le categorie del “modesto”, normalmente riferite alle competenze di tecnici diplomati. Continueremo a lavorare perché, nell’ottica della promozione della cultura della interdisciplinarietà, si proceda finalmente a guardare dentro le reali competenze nell’unico interesse della collettività”.

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A tal fine il Consiglio Nazionale ha proposto al CSLLPP di catalogare almeno un esempio di classificazione sismica proveniente da ciascun ordine su casi studiati dai professionisti: “Il Consiglio Nazionale, con il supporto di colleghi dell’Area Tematica della Fondazione CNI “Ingegneria delle strutture ed Ingegneria Sismica”, coordinata dal Vice Presidente Giovanni Cardinale, produrrà un format che unificherà tutti i contributi che, quindi, verranno raccolti ed accompagnati da una sintesi finale utile, appunto, alla validazione delle Linee Guida”.

Il convegno

Sul tema il CNI ha organizzato il prossimo 11 aprile presso il Teatro Augusteo di Salerno, un convegno nazionale dal titolo, al momento provvisorio:  “Linee Guida per la Classificazione Sismica Degli Edifici, dalla Normativa all’intervento”. All’evento parteciperanno personalità del mondo scientifico, accademico ed istituzionale. Saranno riconosciuti 6 crediti formativi a tutti gli ingegneri iscritti che potranno seguire l’evento anche in streaming, presso le sedi stabilite dagli Ordini.

Redazione Tecnica

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