Isolamento acustico delle strutture X-LAM, cosa prevede una soluzione costruttiva corretta

Paola Marulli 06/03/17
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Negli ultimi anni il legno è tornato ad essere un materiale da costruzione molto utilizzato nel nostro Paese, anche grazie alle sue buone prestazioni energetiche.

Le caratteristiche prescrittive, indicate dalla legislazione energetica (D. Lgs. 311/2006, D.P.R. 59/2009, DM 26/06/2015) e dalla legislazione in materia di requisiti acustici passivi (DPCM 5/12/97), favoriscono l’utilizzo di materiali edilizi in grado di associare elevata resistenza termica a ottimi requisiti acustici passivi.

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Il pannello in legno multistrato è in grado di fornire dei valori di trasmittanza termica notevoli, mentre attenzione deve invece essere posta alla messa in opera, e alcuni accorgimenti sono necessari per avere buone prestazioni da un punto di vista acustico.

Acustica e sistema X-LAM

Il sistema X-LAM si basa sull’utilizzo di pannelli lamellari di legno massiccio di spessore variabile realizzati incollando strati incrociati di tavole di spessore medio di 2 cm. I pannelli sono costituiti da strati (massimo 7) incollati fra loro perpendicolarmente in modo da formare una struttura autoportante da fissare ad una fondazione di cemento.

Lo spessore di un pannello multistrato formato da 5 tavole è solitamente di 95 mm, ma esso può variare a seconda delle situazioni (ed in genere non dovrebbe essere inferiore ai 75 mm). Questi elementi possono essere caricati sia come piastre che come lastre; infatti la loro struttura permette di ottenere la capacità portante nelle due direzioni principali del piano.

In aggiunta vengono preservati tutti i vantaggi del legno quali leggerezza e deformabilità.
Soddisfare i requisiti di isolamento acustico definiti dal DPCM 05/12/1997 utilizzando solo la massa dei pannelli portanti in X-LAM risulta complesso.

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Nel campo di validità della legge di massa, il potere fonoisolante di elementi omogenei aumenta di soli 6 dB al raddoppio della massa superficiale. L’incremento di massa non rappresenta quindi un metodo vantaggioso per conseguire elevati valori del potere fonoisolante.

Poiché 50 dB è il valore minimo di potere fonoisolante apparente richiesto dal DPCM 5/12/1997 per una partizione fra diverse unità immobiliari, nel caso di edifici residenziali, è necessario che il legno venga accostato con altri materiali che contribuiscano al miglioramento delle prestazioni.

Ottimizzare il potere fonoisolante dei pannelli

Molte aziende ormai hanno avviato la loro produzione verso la realizzazione di contropareti su struttura metallica con pannelli costituiti da materiali naturali, posati tra i montanti. La presenza di una controparete su struttura metallica incrementa infatti l’indice di isolamento di un valore calcolabile attraverso le formule e quantificabile grossolanamente con un incremento di 10 dB .

Tramite dei test eseguiti in laboratorio si è evidenziato un valore del potere fonoisolante pari a 75 dB per una parete divisoria dello spessore totale di 30 cm.

Se non sono previste contropareti e controsoffitti su telaio metallico è necessario l’inserimento delle fasce desolidarizzanti, per la propagazione delle trasmissioni laterali sia dei rumori aerei che di calpestio.

L’acustica nell’edilizia residenziale

Il volume prende in esame i materiali e i sistemi costruttivi più adatti per ottenere il massimo isolamento acustico possibile nel rispetto della normativa europea, nazionale, regionale e delle norme UNI esistenti sull’argomento. Completano l’opera 11 schede progettuali di interventi  realizzati.È fondamentale che, nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni, tutti questi elementi siano valutati  e correttamente realizzati. Infatti, la riduzione dell’impatto acustico passa principalmente dalla realizzazione di sistemi di protezione acustica che riducano l’esposizione al rumore esterno e del disturbo tra diverse unità immobiliari.Sicuramente la valutazione delle prestazioni di un’unità immobiliare relativamente all’impatto del rumore non risulta né facile né, tantomeno, immediata.Infatti, i fattori da considerare sono molteplici: le facciate; i muri divisori tra le diverse unità; i solai; gli impianti sia privati (sanitario ecc.) che condominiali (ad es. ascensore). Barbara Del Corno Architetto libero professionista, si occupa prin- cipalmente di progettazione residenziale e del terziario. È esperta di vincoli ambientali e inserimento paesistico.

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Oltre che per via aerea, la trasmissione del rumore in un edificio avviene per via strutturale: il rumore si propaga dall’ambiente disturbante all’ambiente disturbato attraverso vibrazioni delle strutture, indotte principalmente dal calpestio, dalla caduta di oggetti o vibrazioni di elettrodomestici.

A differenza dei suoni trasmessi per via aerea, i quali interessano in genere solo i locali adiacenti, i suoni trasmessi per via strutturale possono raggiungere anche ambienti più lontani. Questi fenomeni possono essere controllati solo interrompendo opportunamente il percorso delle vibrazioni, ad esempio mediante inserti di materiali deformabili(lana di roccia).

Conclusioni

Una soluzione costruttiva corretta deve prevedere:

  • La separazione degli elementi costruttivi tramite il sistema massa-molla massa, laddove essi possono facilitare il passaggio del suono;
  • L’utilizzo di materiali che possano ridurre la propagazione di rumori e vibrazioni tra gli elementi costruttivi;
  • La schermatura delle pareti strutturali con contropareti che ostacolano la trasmissione dell’energia acustica;
  • L’introduzione di materiali isolanti fibrosi per sfruttare il principio massa-molla-massa.

Paola Marulli

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