Ripartitori e valvole termostatiche: non sono la stessa cosa

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Il titolo di questo articolo potrebbe sembrare banale, quasi lapalissiano. Potrebbe. In realtà, anche se la contabilizzazione del calore ha una storia lunga un secolo, ancora oggi si fatica a distinguere una informazione trasparente sull’argomento da quella fumosa che imperversa sui media (a cui hanno addirittura attribuito più nomi, passando dalla classica “bufala” all’anglosassone “fake news” per poi battezzarla con l’inquietante “verità alternativa”).

Sulla contabilizzazione del calore la carenza di informazione è stata pesante e costellata da “perle”, come l’ineffabile “Programma triennale di informazione e formazione finalizzato a facilitare l’uso efficiente dell’energia …”, che l’ENEA in collaborazione con le associazioni di categoria avrebbe dovuto preparare entro la fine del 2014 e di cui si sono smarrite le tracce come l’armata perduta di Re Cambise nei deserti dell’Egitto.

Né hanno aiutato i mass media: i pochissimi articoli usciti sui quotidiani nazionali hanno trattato l’argomento in termini allarmistici, talvolta scettici, quasi sempre vaghi. E qui veniamo al titolo dell’articolo. Mentre i ripartitori oggetto della contabilizzazione indiretta, trattandosi di strumenti elettronici indipendenti dal circuito idraulico, possono essere installati durante l’intero arco dell’anno, al contrario, l’installazione delle valvole termostatiche avviene prevalentemente durante i mesi estivi, tranne nei casi in cui sia possibile svuotare l’impianto di riscaldamento, effettuare le opere di adeguamento e riempire nuovamente il  circuito in un’unica giornata.

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Oggi ancora una fetta importante di impianti deve essere adeguata, nonostante il decreto che lo stabiliva riporti la data di luglio 2014 (decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102). Non sfugga al lettore che, nonostante tale decreto sia stato recentemente integrato dalle disposizioni apportate dal provvedimento correttivo n. 141/2016, è già attivo da oltre 2 anni, sebbene le sanzioni per gli inadempienti sono rimaste in sospeso fino al 31 dicembre 2016.

Seguendo una ormai consolidata tradizione “italica”, si è lasciato trascorrere tutto questo tempo senza agire, per poi attivarsi alacremente negli ultimi mesi utili, senza tenere conto che tali interventi presentano una notevole complessità intrinseca, dovuta a molteplici fattori.

Il Governo italiano ci ha poi messo la classica “pezza”, inserendo nell’ormai leggendario Decreto Milleproroghe, che ogni anno arriva puntuale come il Festival di Sanremo, una proroga dei termini per l’adeguamento al 30 giugno 2017 … intervento che, come ho avuto modo di scrivere anche in passato, oltre a non rendere giustizia a coloro che, nel rispetto della legge, si sono impegnati per dotarsi dei dispositivi di contabilizzazione e termoregolazione, pone una serie di problemi “tecnici” dovuti a una scelta quantomeno bizzarra della nuova scadenza temporale.

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In tutto questo bailamme, insieme a Fiorenzo Zerbetto, ho voluto cercare di dare un contributo alla chiarezza pubblicando un manuale sulla contabilizzazione del calore che, a 18 mesi dalla sua prima edizione, esce adesso in una nuova edizione che si aggiorna ai recenti cambiamenti legislativi e normativi. Un piccolo aiuto ai soggetti coinvolti (progettisti termotecnici, amministratori di condominio, privati cittadini) per fare chiarezza. Anche sulla differenza tra ripartitori e valvole termostatiche!

Roberto Colombo

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