Oggi l’ok al Decreto Terremoto: eliminato il tetto agli incarichi per Professionisti?

Scarica PDF Stampa

Nel testo del decreto terremoto all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi alle 11 ci sono alcune misure che puntano a velocizzare le opere necessarie per la ricostruzione. Eccole di seguito.

Novità per i professionisti

Eliminato il tetto agli incarichi

Il decreto elimina il tetto all’accumulo degli incarichi (numero e importi) relativamente agli incarichi per la compilazione delle schede Aedes.

Leggi anche Incarichi ricostruzione post Terremoto, sono troppi 30 per ogni Professionista?

Spese tecniche riconosciute

Per quanto riguarda invece l’attività tecnica legata alla ricostruzione, il decreto introduce una maggiore flessibilità nel contributo alle spese tecniche riconosciute al professionista. Attualmente lo schema prevede 10%+2%. Si passerà a uno schema che vede il costo del 10% incrementabile fino al 12,5% per i piccoli lavori (fino a 500mila euro) oppure riducibile al 7,5% per opere di maggiore importo (oltre i due milioni di euro).

Semplificazioni del Nuovo Codice Appalti

Autorizzano il commissario alla ricostruzione a fare largo uso della trattativa privata, recuperando anche lo strumento dell’appalto integrato (progettazione e costruzione), una procedura che il nuovo codice appalti aveva praticamente azzerato. E che invece ora viene ripristinata per realizzare il “piano scuole” in tempo per l’anno scolastico 2017-2018.

Leggi anche Decreto terremoto (quello finale): oggi l’ok definitivo

Assegnazione alloggi invenduti

Con il decreto di oggi sappiamo se gli alloggi invenduti potranno essere acquistati dalle Regioni e assegnati ai terremotati.

Sostegno a imprese e famiglie

Con esenzione per due anni a favore delle imprese dal pagamento di imposte statali e regionali. Misura accompagnata anche dalla sospensione delle ritenute d’imposta fino al 2017, con una proroga fino alla fine di quest’anno per il sostegno al reddito di lavoratori; e con nuovo sostegno aggiuntivo riservato alle famiglie a basso reddito.

Queste misure sarebbero i primi veri sgravi fiscali (e non sospensioni di versamenti di tributi) concessi alle aree colpite dal sisma a partire dal 24 agosto. La misura non sarà comunque operativa subito perché l’attuazione dovrà avvenire con un decreto di Palazzo Chigi. A chiedere con forza aiuti fiscali significativi erano state le Regioni e anche l’Anci.

Da destinare ad aziende che hanno visto crollare il proprio fatturato.

Leggi anche Decreto terremoto: tutti i compiti dei Professionisti nella ricostruzione

Microzonizzazione sismica

Possibilità di realizzare una microzonazione sismica sui territori del cratere di livello III. Gli incarichi potranno essere affidati dagli enti locali ai professionisti con procedura negoziata. Poteri e risorse anche per il commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, che potrà realizzare direttamente, con lo strumento dell’ordinanza, delle opere pubbliche ritenute strategiche per la ricostruzione.

Novità per le Regioni

Alle regioni viene invece data la possibilità di acquistare immobili invenduti per alloggiare – temporaneamente – i senza casa in alternativa all’assegnazione delle “casette”.

Ieri, l’associazione dei Comuni ha incontrato Vasco Errani, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Maria Elena Boschi per chiedere:
– una “no tax area” nei comuni del cratere,
– misure “sblocca burocrazia”
– chiarimenti sul “chi fa che cosa” per la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici.

Questi chiarimenti non arriveranno dal decreto di oggi ma da un tavolo con Regioni e province.

Naturalmente, queste novità farebbero lievitare ulteriormente il conto della ricostruzione e renderebbero più difficile il confronto con Bruxelles per la tolleranza dei nuovi costi.

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento