Compravendite immobiliari, +13,7% per negozi e centri commerciali

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L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa su dati Agenzia delle Entrate ha realizzato uno studio che mette in evidenza dati chiari: nel primo semestre del 2016 le compravendite immobiliari sono in aumento, oltre che nel comparto residenziale, anche nel segmento degli immobili per l’impresa.

In particolare il settore commerciale ha registrato un numero di compravendite pari a 14.367 con un aumento del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2015.

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I prezzi e i canoni di locazione forniti dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa evidenziano invece un’ulteriore diminuzione: -1,5% nelle vie di passaggio e -2,2% nelle vie non di passaggio. Ed è proprio la diminuzione dei prezzi, avvenuta a partire dal 2008, a invogliare l’investitore, sia esso una società sia esso un privato, ad acquistare immobili commerciali da cui si attendono rendimenti annui lordi che possono arrivare fino ad un 10% a seconda della rischiosità dell’investimento.

Le città in cui si comprano più immobili

Le città dove si è avuto il maggiore aumento delle transazioni sono Bari (+29,6%), Roma (+22,7%) e Milano (+18,4%). Roma e Milano si confermano ai primi posti per numero di scambi: nella Capitale le transazioni sono state 858 mentre il capoluogo lombardo ne fa segnare 714.

Chi acquista tipologie commerciali, in particolare negozi, punta soprattutto a tagli fino a 100 mq posizionati in vie di passaggio. A muoversi sull’acquisto dei negozi sono soprattutto gli investitori, mentre gli utilizzatori tendenzialmente preferiscono la locazione. E c’è interesse anche sul mercato delle locazioni da parte di retailer che mirano a consolidare le posizioni top oppure a riposizionarsi in modo migliore qualora non siano già presenti.

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I canoni di locazione sono diminuiti dell’1,2% in vie di passaggio e dello 0,6% nelle vie non di passaggio. La domanda è sempre forte per il settore della ristorazione all’interno del quale si sperimentano nuovi format. Si rafforza sempre più il legame tra il fascino in termini turistici e la capacità attrattiva che le città hanno sui retailers, che cercano di posizionarsi laddove i flussi turistici sono importanti.

È per questo motivo che Milano, Roma, Firenze, Verona e Torino sono città interessanti. Sulle vie non di passaggio i locali commerciali sono ormai adibiti ad ufficio, ad attività che non necessitano passaggio oppure per avviare nuove imprese che recuperano la visibilità sui social: questo accade soprattutto per i giovani che si lanciano in nuove attività e che utilizzando negozi in vie non di passaggio possono spuntare canoni più bassi. Ma poi quanto durano? Dal 2008 i canoni di locazione in vie non di passaggio sono notevolmente diminuiti (-49,3%).

Redazione Tecnica

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