Imu in tre rate, le anticipazioni dell’emendamento al dl fiscale

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Si avvicina l’orario di inizio della seduta del Cdm in programma questo pomeriggio e arrivano nuove indiscrezioni sull’emendamento al dl fiscale.

Secondo le anticipazioni pubblicate dall’Ansa quella più importante riguarda il pagamento in tre rare dell’Imu per la prima casa, nelle date del 16 giugno, 16 settembre, 16 dicembre (vedi anche “Imu, novità su scadenze e importi con il pagamento in tre rate“).

“Nella prima e la seconda rata si pagherà, per ciascuna della tranche, un terzo dell’imposta calcolata applicando l’aliquota di base e la detrazione previste. Queste rate si pagano il 16 giugno e il 16 settembre mentre la terza rata, fissata al 16 dicembre, è a saldo dell’imposta complessivamente dovuta per l’intero anno con conguaglio sulle precedenti rate”.

Stando alle anticipazioni dell’agenzia stampa nell’emendamento al d.l. fiscale si prevede anche che le agevolazioni Imu sulla prima casa si applicheranno solo sull’abitazione dove il contribuente “e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente” e “si applicano per un solo immobile”.

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Tra le novità principali contenute nella bozza della delega, l’Ansa segnala:

– la riforma del Catasto che utilizzerà “il metro quadrato come unità di consistenza”. Lo prevede l’art.2 della bozza della delega fiscale.
Sono previste “procedure di collaborazione con i Comuni nel cui territorio sono collocati gli immobili”. Saranno anche utilizzate “funzioni statistiche atte ad esprimere la relazione tra il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale e per ciascun ambito territoriale”.

– “meccanismi di adeguamento periodico dei valori e delle rendite delle unità immobiliari urbane, in relazione alla modificazione dei parametri utilizzati per la definizione del valore patrimoniale e della rendita”.

fondo per gli sgravi fiscali: “Il gettito conseguente alla riduzione dell’evasione, confluisce in un apposito fondo strutturale, destinato a finanziare sgravi fiscali fiscali”.

– “stabilizzazione del 5 per mille“.

attuazione in nove mesi  – “Il Governo è delegato ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi, recanti la revisione del sistema fiscale, secondo i principi e i criteri direttivi indicati nella presente legge”.

commissione sulla lotta all’evasione –  Nell’ambito della lotta all’evasione verrà istituita “presso l’Istat una commissione indipendente, senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, composta da esperti indicati dall’Istat, dal ministero dell’Economia e delle finanze e da altri ministeri interessati”.

sconti in vista –  Il Governo è delegato a “ridurre, eliminare o riformare le spese fiscali che appaiono, in tutto o in parte, ingiustificate o superate alla luce delle mutate esigenze sociali o economiche o che costituiscono una duplicazione, ferma restando la priorità di tutela della famiglia, della salute, delle persone economicamente o socialmente svantaggiate, del patrimonio artistico e culturale, della ricerca e dell’ambiente”.

calo delle tasse per i redditi più bassi? –  Tra le destinazioni del fondo da costituire con le maggiori entrate del recupero dell’evasione, una nota contenuta nella bozza della delega indica anche “misure di sostegno per i redditi più bassi”. Ma – secondo quanto risulta nel testo provvisorio – si parla di “modifica allo stato non confermata”. Il nodo è sul tavolo del Cdm

 revisione degli  adempimenti – Il Governo provvederà alla “revisione sistematica dei regimi fiscali e loro riordino, al fine di eliminare complessità superflue” e alla “revisione degli adempimenti con particolare riferimento a quelli superflui o che diano luogo, in tutto o in parte, a duplicazioni, o risultino di scarsa utilità per l’Amministrazione finanziaria ai fini dell’attività di controllo e di accertamento o comunque non conformi al principio di proporzionalità”.

Fonte: Ansa

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Redazione Tecnica

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