Professionisti con più di 5 dipendenti: nuovi ammortizzatori sociali

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La Circolare Inps n. 176 del 9 settembre 2016 precisa che anche gli studi professionali con più di cinque dipendenti, e quindi anche gli Studi Tecnici, devono iscriversi al Fondo di integrazione salariale (Fis): anche loro possono beneficiare dei nuovi ammortizzatori sociali.

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La Circolare illustra la disciplina del Fondo di integrazione salariale (FIS) di cui al D.I. n 94343/2016 di adeguamento del Fondo di solidarietà residuale alle disposizioni del D.lgs n. 148/2015.

Percorso di legge che ha portato alla Circolare

Step 1: legge 92/2012

L’articolo 3, comma 19 della legge n. 92/2012 prevedeva, dal 1° gennaio 2014, l’attivazione di un Fondo di solidarietà residuale per tutelare il reddito dei lavoratori dipendenti dalle imprese – con più di quindici dipendenti – appartenenti ai settori, tipologie e classi dimensionali che non rientrano nel campo di applicazione della normativa in materia d’integrazione salariale.

Questo valeva a meno che non fossero stati stipulati accordi collettivi utili ad attivare fondi di solidarietà bilaterali o bilaterali alternativi di cui, rispettivamente, ai commi 4 e 14 dell’art. 3 della citata legge.

Step 2: gli articoli D.lgs 148/2015

L’art. 26, c. 7, del D.lgs 148/2015 sancisce l’obbligatorietà dell’istituzione dei Fondi di solidarietà per tutti i datori di lavoro appartenenti a settori, tipologie e classi dimensionali esclusi dall’ambito di applicazione della cassa integrazione guadagni sia ordinaria che straordinaria e che occupano mediamente più di cinque dipendenti,

Nel previgente sistema normativo l’ambito di applicazione era, appunto, riferito a imprese con più di quindici dipendenti.

L’articolo 28 comma 4 del D.lgs n. 148/2015, entrato in vigore il 24 settembre 2015, prevede che la disciplina del Fondo residuale, istituito con D.I. n. 79141/2014, a decorrere dal 1° gennaio 2016, sia adeguata alle disposizioni del  Decreto legislativo 148.

In base all’art. 29, sempre dal 1° gennaio 2016 il Fondo residuale a decorrere assume la denominazione di Fondo di integrazione salariale e risultano ad esso applicabili le previsioni di cui all’art. 29 del D.lgs n. 148/2015.

Regime forfetario dei professionisti tecnici dopo la Legge di Stabilità – II edizione

Questa seconda edizione è aggiornata con i contenuti e l’analisi della circolare dell’Agenzia delle Entrate 4 aprile 2016, n. 10/E (applicazione e disapplicazione del regime forfetario, caratteristiche, agevolazioni per chi inizia una nuova attività, sanzioni). Inoltre è stato aggiunto un capitolo con le istruzioni di compilazione del modello LM di UNICO per la dichiarazione dei redditi per i professionisti in regime dei minimi o in regime forfetario.La guida in formato ebook che si concentra sulle novità del regime forfetario, introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), in particolare riguardo il più elevato livello di compensi o ricavi per utilizzarlo, e l’aliquota per la tassazione separata ridotta al 5% per le nuove attività per i primi cinque anni di apertura della partita Iva. Di particolare rilievo anche la possibilità di optare per il versamento di contributi ridotti per chi esercita attività d’impresa ed è iscritto alla Gestione artigiani e commercianti dell’INPS.La Guida effettua l’identikit del regime forfetario: le regole per l’accesso, la tassazione e l’avvio dell’attività. Passa poi ad analizzare il sistema previdenziale delle singole figure professionali, architetti, ingegneri, geometri, autonomi e professionisti senza Cassa , artigiani e imprese, la compilazione delle fatture e propone una lista completa delle verifiche da fare per valutare la convenienza a passare al nuovo regime quando si ha un’attività già avviata.Completano l’ebook:- i modelli per l’avvio dell’attività e l’iscrizione alle casse previdenziali, – le formule per la corretta compilazione delle fatture- 70 quesiti risolti per chiarire i dubbi più diffusi in materia.Lisa De Simone, Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, seguendo in particolare il settore edilizio dal punto di vista fiscale,e le tematiche condominiali

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Conseguenze della Circolare Inps

La Circolare Inps n. 176 del 9 settembre 2016 precisa che anche gli studi professionali con più di cinque dipendenti possono beneficiare dei nuovi ammortizzatori sociali.

Queste innovazioni portano a un ampliamento della platea dei beneficiari delle tutele offerte dal Fondo di integrazione salariale, che riguarda tutti i datori di lavoro che hanno più di cinque dipendenti, che non rientrano nel campo di applicazione della cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria. E che appartengono a settori in cui non sono stati stipulati accordi per l’attivazione di un Fondo di solidarietà bilaterale o un Fondo di solidarietà bilaterale alternativo.

Redazione Tecnica

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