Catasto, la riforma arriva dall’Ue

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L’Unione europea ha selezionato il nuovo Sistema WGS84 (World Geodetic System 1984) per permettere l’interoperabilità dei dati del catasto con quelli delle Amministrazioni pubbliche.

Insieme con il catasto, le Regioni e i Comuni implementano anche i Sistemi di Supporto delle Decisioni (Dss), basati su Sistemi Informativi Geografici. In un articolo comparso sulla rivista “Territorio informa” dell’Agenzia del Territorio si legge che l’adozione di questi Sistemi è strettamente legata alle politiche del federalismo fiscale, della tassazione locale sul possesso della casa e i servizi ad essa connessi, della gestione ambientale delle acque, delle discariche, dell’inquinamento, dell’urbanistica, della protezione civile, dell’immigrazione e della valorizzazione del territorio. Perciò, tali sistemi saranno tanto più efficaci quanto più accordati con i corrispondenti dati amministrativi. WGS84 (World Geodetic System 1984), il Sistema selezionato dalla Direttiva Europea Inspire, Infrastructure for Spatial Information in Europe, consente la interoperabilità dei dati catastali con i dati spaziali delle altre Amministrazioni pubbliche.

Tale sistema è stato imposto a tutti gli stati dell’Unione Europea. Attualmente, le vecchie funzioni del Catasto quale Organo Cartografico Ufficiale dello Stato, sono state demandate all’Agenzia del Territorio.
La nostra cartografia catastale conta oggi circa 300.000 fogli di mappa, con circa 344.000 file.
Questi dati inquadrati nel marasma di oltre 800 diversi sistemi di coordinate in proiezione Cassini Soldner, sarà dapprima proiettata – attraverso la definizione del set più idoneo per questa trasformazione con le Regioni e l’INGV – nel nostro attuale sistema vigente di riferimento nazionale, che è il Gauss Boaga Roma 40.

Questo lavoro, alla fine del 2011, dovrebbe aver già riguardato circa l’80% del territorio nazionale. Successivamente l’Istituto Geografico militare, responsabile istituzionalmente del mantenimento del nostro sistema di riferimento nazionale, fornirà le matrici e i cosiddetti “Grigliati” per trasformare la cartografia dal Roma 40, al sistema UTM-WGS84 previsto dalla Unione Europea.

Il WGS84 consente la interoperabilità dei dati catastali con le ortofoto,con i grafi stradali e con i database territoriali. Consente, inoltre, l’uso della tecnologia satellitare per la precisa localizzazione degli immobili sull’intero territorio nazionale. Si potranno impostare, tra l’altro, le coordinate dell’immobile fornite dal Catasto, anche in un comune navigatore satellitare per essere guidati fino all’immobile.
Le Pubbliche Amministrazioni avranno così accesso alla cartografia catastale e potranno fornire ai professionisti gli estratti di mappa nel sistema UTM-WGS84.

Per l’aggiornamento continuo degli atti e l’attribuzione delle coordinate UTM_WGS84 ci saranno Punti Fiduciali, pubblicati periodicamente sul Sito Web dell’ Agenzia.
La stessa Agenzia del Territorio potrà derivare la cartografia dai nuovi Database Territoriali prodotti dagli enti locali che consentiranno di superare, per esempio, situazioni come quella dell’area pedemontana della Lombardia, la cui cartografia oggi in possesso risale ai catasti pre-unitari.
Durante l’attività di collaudo si potranno utilizzare, direttamente nel lavoro in campagna, estratti mappa compatibili con il sistema satellitare GNSS, Global Navigation Satellite System, potendo così controllare immediatamente la fondatezza delle misure dell’attività di rilievo.
Nel corso del 2012 l’Agenzia ha l’obiettivo di raddoppiare la propria produttività nell’esecuzione dei rilevamenti sul campo, attraverso l’attività formativa sull’uso della moderna tecnologia satellitare presso ciascuna Direzione Regionale.

 

Leggi lo Speciale sulla Riforma del catasto

Redazione Tecnica

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