Quinto conto energia, i produttori tradizionali hanno paura

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“I produttori di energia tradizionale (da combustibili fossili n.d.r.) cominciano ad avere paura. Passata l’epoca del nucleare, questa è l’era delle rinnovabili”. Lo ha affermato ieri Luca Zingale, direttore scientifico di Solarexpo, la manifestazione fieristica tra le più importanti in Italia nell’ambito delle fonti rinnovabili, commentando la notizia della firma dei due schemi di decreto che disciplineranno il regime di incentivi per il fotovoltaico (il c.d. Quinto conto energia) e le altre rinnovabili elettriche (biomasse, biogas, eolico, geotermico, idroelettrico).

A differenza della posizione fortemente critica rilasciata dal Gifi (leggi la news), Zingale non boccia il decreto sul Quinto conto energia. ‘”Il decreto ha un forte impianto di razionalità economica”, puntualizza infatti il direttore scientifico di Solarexpo nell’intervento ripreso dall’Ansa, “però non tiene conto che in questi pochi anni l’industria nazionale solare sta esercitando una forte funzione anticiclica’”.

Insomma non un giudizio sui contenuti del decreto ma sui modi e sui tempi con cui è stato presentato: “l’industria del solare fotovoltaico avrebbe meritato un accompagnamento più soft”.

Ricordiamo che in base alle bozze che già iniziano a circolare dello schema di decreto, il Quinto conto energia dovrà entrare in vigore il 1° luglio 2012. La spesa annua per il solare fotovoltaico salirà a mezzo miliardo di euro e arriverà a 6,5 miliardi. L’accesso agli incentivi sarà subordinato, per gli impianti di potenza superiore ai 12 kW, all’iscrizione ad appositi registri predisposti dal GSE, mentre gli impianti sotto i 12 kW potranno accedere agli incentivi dopo l’entrata in esercizio (leggi anche Quinto conto energia, per le rinnovabili pronti i nuovi incentivi).

Redazione Tecnica

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