Adeguamento sismico della Scuola di Amatrice: lavori fatti, non fatti e parti crollate

Scarica PDF Stampa

La difficoltà italiana nel rendere valide e operative le leggi è chiara, in generale e in particolare per l’ adeguamento sismico degli edifici esistenti. In passato si è costruito e ristrutturato male. Questo dimostra che, anche se ci sono le leggi, è facilissimo non rispettarle. Le leggi non bastano, quindi.

In questi giorni si parla molto dell’eseguito ma mancato adeguamento sismico della scuola di Amatrice, dopo il terremoto del 24 agosto. Ad Amatrice, della scuola è crollato subito il corpo centrale. Il resto della struttura ha resistito alle prime scosse ma è stata danneggiata da quelle successive. Ora l’edificio è inutilizzabile e va ricostruito tutto.  Sindaco e costruttore respingono le responsabilità. Il primo dice che erano state fatte verifiche nel 2013 e tutto risultava regolare. Il secondo dice che ha eseguito i lavori richiesti dall’apalto. Nessuno ha colpa, quindi…

Tutela del patrimonio architettonico

La circolare del 30/4/2015, n. 15 riporta “Disposizioni in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio sismico” ed ha il dichiarato scopo di “sensibilizzare” tutte le figure che hanno influenza sulla gestione del patrimonio culturale, indirizzando ad “un percorso culturale prima che tecnico”, in cui tale disposto si inserisce.L’Italia, come noto, possiede un patrimonio vasto e diffuso di immobili di notevole valore storico-culturale, forse il maggiore a livello mondiale, che già solo per tali motivi deve essere tutelato e conservato in maniera efficiente.A parte tale aspetto, esso, può rappresentare, in una nazione così ricca di valenze culturali, un’importante sorgente di introiti e di sviluppo economico e sociale.Pertanto, la presa di coscienza e la gestione della problematica sismica, in un territorio che è stato di recente indicato come uno dei più critici a livello mondiale, assume un attuale ed urgente significato. Le disposizioni della circolare n. 15/2015 stigmatizzano tali aspetti, raccogliendoli sotto la forma di quadro sintetico-tabellare (l’Allegato 1 della circolare), guidando il tecnico verso le caratteristiche e le potenziali carenze in ottica sismica degli immobili, pubblici e privati, oggetto di tutela. L’Allegato individua due classi di intervento (manutenzione straordinaria e miglioramento sismico) che spesso ricorrono nella pratica, e che sono state indicate come potenziale fonte di inesatte valutazioni rispetto alle azioni sismiche. L’Allegato 1 è quindi un interessante punto di partenza per approfondire le tematiche ad esso correlate e allargare il quadro di conoscenza, spesso anche molto specialistica, che esso stesso sottende. Il presente lavoro è volto a inquadrare gli aspetti inerenti tutela e rischio sismico negli edifici storici, illustrando e specificando i principi cardine al fine di rendere più agevole, e più consapevole, la compilazione dei vari campi, col fine di ottenere le giuste informazioni di ritorno a livello governativo. Il testo, di lettura agile, è indirizzato a coloro che devono familiarizzare con la specificità del patrimonio culturale, siano essi professionisti incaricati della progettazione che del controllo e gestione di tali fasi. Nicola Mordà, Ingegnere civile strutturista, si occupa di problematiche sismiche e diagnostica con riferimento alle costruzioni storiche. Paola Boati Architetto, laureata in Restauro e Valorizzazione nel 2006. Da dieci anni svolge l’attività professionale occupandosi di progettazione sostenibile, ristrutturazioni e restauri, interior design, riqualificazione energetica e facility management.

N. Mordà, P. Boati | 2015 Maggioli Editore

5.93 €  5.04 €

Scuala di Amatrice: inchiesta sui crolli

Raffaele Cantone ha sotto inchiesta gli appalti della scuola Romolo Capranica di Amatrice, quella crollata in due tempi, prima la parte centrale e poi in resto, per il terremoto, crollata nonostante i recenti lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico.

Sul tavolo del presidente dell’Anac c’è il primo rapporto della Guardia di Finanza. Il procuratore capo di Rieti ha disposto intanto l’acquisizione dei documenti sui lavori per ricostruire o edifici collassati dopo il sisma.

Nel mirino 21 appalti pubblici, tra cui quello che ha coinvolto la scuola. Sotto la lente di ingrandimento, soprattutto, le consulenze che sono valse la metà dei fondi erogati per la messa in sicurezza degli edifici. E per acquisire documenti, ieri sono state fatte perquisizioni nella sede della Regione Lazio, la Provincia di Rieti, il Genio civile, il consorzio appaltatore e le ditte che hanno eseguito materialmente i lavori di ristrutturazione della scuola di Amatrice.

La scuola di Amatrice è una sorta di simbolo dell’intreccio tra i danni provocati dal terremoto e quelli derivanti da appalti mal gestiti.

Leggi lo speciale sull’ adeguamento sismico edifici esistenti e la detrazione 65%

 

I lavori svolti nel 2012

Fuori dalla scuola, dopo i lavori, era affisso un avviso che enfatizzava la sontuosa opera di ristutturazione dell’intero edificio realizzata in poco più di tre mesi con una somma maggiore di 511.000 euso. Il tempo record per il completamento dei lavori è un ulteriore elemento sospetto.

L’impresa Edil Qualità nel 2012 effettuò i lavori senza essere in regola con il Soa, certificato di validità quinquennale che garantisce l’effettiva qualità professionale della ditta. Inoltre, nel corso dell’appalto partito nel 2012 – diviso in due differenti tranche rispettivamente, una quella da  511mila l’altra da 160mila euro – quei lavori non sarebbero stati effettuati perché il Comune di Amatrice non li aveva espressamente richiesti e non per colpa dell’impresa di Gianfranco Truffarelli, titolare della Edil Qualità.

Il Sindaco Sergio Pirozzi, intervistato, sostiene che “Nel 2013 qui ci fu un altro terremoto. E in quell’occasione ci furono altri rilievi tecnici. E per la stabilità della scuola io ricevetti addirittura i complimenti”. Quindi secondo lui era stato fatto tutto il possibile, considerando che la scuola è è stata costruita nel 1930 e quindi è sottoposta a vincoli dei beni culturali, compatibilmente coi vincoli imposti per la ristrutturazione di edifici storici.

Leggi  Ristrutturazione, interventi per messa in sicurezza di edifici storici

 

Gli interventi assegnati nel 2015 e mai fatti (vedi sotto) dovenao intervenire sul tetto, che quindi non è mai stato ristrutturato. Per quanto riguarda i danni, però, Repubblica ha scritto che le prime foto degli interni, scattate dalle squadre dei vigili del fuoco dopo il disastro, sembrano suggerire problemi strutturali ai pilastri, non al soffitto. E alcune immagini televisive mostrano polistirolo e retine nelle strutture portanti.

Gran parte del finanziamento 2012 è stato utilizzato comunque per altre opere, non per l’ adeguamento antisismico della scuola, come risulta dal bando di gara e dai documenti allegati. I lavori, così come descritti dal comune di Amatrice, hanno riguardato anche “la realizzazione dell’impianto di riscaldamento a pavimento, la sostituzione di tutti gli infissi, il rifacimento dei pavimenti e intonaci, l’ammodernamento dei bagni e la completa tinteggiatura interna ed esterna”.

Ha dichiarato Truffarelli: “La mia ditta vinse due gare d’appalto per quella scuola, una riguardava il miglioramento della struttura, l’altra la messa in sicurezza antisismica solo di una parte della struttura“. In effetti, uno dei due appalti riguardava l’adeguamento antisismico di una parte dell’edificio scolastico, non di tutto.

 

Interventi assegnati nel 2015-2016 e non fatti

L’ultimo interventodi adeguamento sismico della scuola programmato era stato assegnato dal Comune il 20 luglio 2016 alla ditta Carlo Cricchi e riguardava il tetto: un giunto tecnico in metallo su una porzione di un metro quadrato. “Avevamo 50 mila euro lordi di finanziamenti regionali da spalmare in tre anni per migliorie alla scuola – dice il sindaco di Amatrice – e il Rup, cioè il responsabile unico del procedimento, un tecnico, indicò il tetto. Io diedi priorità a questo intervento rispetto ad altri programmati nella palestra e sarebbe dovuto iniziare nella seconda metà di agosto”.

Per questo la Cricchi Costruzioni non ha mai eseguito alcun tipo di lavori. Anche la precedente gara, bandita nel 2015 e vinta sempre dalla Cricchi, non è andata in fase esecutiva: non riguardava l’edificio dove c’erano le aule, ma quello alle spalle che ospita la palestra e che non è crollato.

 

Per quanto riguarda i sopralluoghi fatti nelle regioni colpite, il risultato è: 15 scuole sono crollate totalmente o in parte, un centinaio sono sotto osservazione in quattro Regioni diverse, almeno 50 sono presumibilmente inagibili. Per i casi meno gravi, ci vorranno almeno due settimane, e la scuola inizia il 15 settembre.

 

Nella foto: la scuola di Amatrice © Copyright ANSA

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento