Assicurazione calamità naturali: 800 milioni di euro per chi ha subìto danni

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Come una vera e propria assicurazione calamità naturali, agli immobili privati andranno risarcimenti fino all’80% dei danni, alle aziende fino al 50% per gli edifici e 80% per i macchinari. Chi ha avuto la casa o l’azienda danneggiata da calamità naturali sarà risarcito.

Il tema calamità naturali è molto delicato e recuperare i danni è una questione complessa. Negli ultimi anni se n’è parlato molto in seguito agli eventi che si sono susseguiti nel paese: piogge e allagamenti che causano dissesto idrogeologico, terremoti che distruggono il territorio. Consiglio dei Ministri ha approvato una Delibera che avvia l’istruttoria per il riconoscimento di contributi per i danni subiti in seguito alle calamità naturali, verificatesi a partire dal maggio 2013, dalle abitazioni private e dalle attività economiche.

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Diventa infatti operativa la riforma organica del post emergenza. I danni verranno accertati sulla base di criteri rigorosi. Non ci sono oneri a carico di chi ha subito i danni.

Per il patrimonio edilizio privato sono immediatamente disponibili 400 milioni di euro nel 2016.

Il procedimento per i coprire i danni subiti dalle attività economiche è tecnicamente più complesso e si concluderà quindi più avanti: all’inizio del 2017.

La delibera approvata dal Governo attua l’art. 1, commi da 422 a 428 della Legge di Stabilità 2016, con cui sono stati messi a disposizione 1,5 miliardi di euro, ricorrendo ai meccanismi finanziari già sperimentati con successo a seguito del sisma che nel maggio 2012 sulla Pianura Padana.

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Calamità naturali: quali eventi vengono risarciti

Si tratta di 40 eventi in 17 Regioni italiane, tutti di natura meteo-idrogeologica:  2 in Lombardia, 2 in Piemonte, 3 in Veneto, 4 in Liguria, 5 in Emilia-Romagna, 3 nelle Marche, 7 in Toscana, 2 in Abruzzo, 1 in Lazio, 1 in Umbria, 1 in Molise, 3 in Puglia, 2 in Basilicata, 1 in Campania, 1 in Calabria, 1 in Sardegna e 1 in Sicilia.

 

Redazione Tecnica

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