Formazione RSPP e ASPP: cosa cambia con il nuovo Accordo

Tommaso Barone 02/08/16
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A circa due anni di distanza dall’inizio della sua redazione, con la Conferenza Stato-Regioni del 7 luglio 2016 è stato approvato l’Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano che prevede l’aggiornamento degli accordi sulla formazione per i responsabili e gli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP e SPP), finalizzato all’individuazione della durata, delle modalità e dei contenuti minimi dei percorsi formativi. Tale aggiornamento fa leva sull’articolo 32 del d. lgs. n. 81 del 2008 e successive modificazioni (Testo Unico di Sicurezza) che fissa i requisiti e le capacità professionali dei responsabili e degli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione.

In pratica, è finalmente terminato l’iter legislativo per l’approvazione della revisione dell’Accordo sulla formazione degli RSPP e ASPP iniziato il 26 gennaio 2006 (primordiale applicazione dell’articolo 32) che, di fatto, introduceva il processo di formazione specialistica di settore. Segue una prima fase di sperimentazione, al fine di testare il nuovo impianto normativo, per poi eventualmente adeguare in sede di conferenza Stato-Regione, attraverso un gruppo tecnico (costituito presso il coordinamento delle Regioni e composto da rappresentanti appartenenti alla Commissione Salute che ha determinato la necessità di revisione degli originari accordi).

Altre revisioni, comunque, sono state applicate in itinere nel corso degli anni: si pensi agli accordi del 2011 che riguardavano la formazione dei lavoratori e la formazione dei datori di lavoro e gli accordi del 2013 relativi alla formazione sull’uso delle attrezzature e la definizione dei requisiti del formatore a cura della Commissione Consultiva Permanente.

L’Accordo del 2016 prevede, nelle disposizioni finali, l’abrogazione degli accordi presi nel 2006, anche se, in via transitoria, per un anno, i corsi di formazione possono svolgersi secondo quanto previsto dall’accordo del 2006.

Che cosa cambia con il nuovo Accordo? Ce lo spiega Tommaso Barone, consulente ed esperto di Sicurezza sui luoghi di lavoro, RSPP, nonché rappresentante legale di ICOTEA, istituto formativo con pluriennale esperienza nella somministrazione di corsi di formazione specializzata sulla Sicurezza: “Uno degli aspetti fondamentali dell’Accordo Stato-Regioni riguarda il comma 5 dell’art. 32 sulle classi di laurea (un totale di 43), il cui possesso esonera dalla frequenza dei corsi di formazione (moduli A e B), alcune delle quali conseguite senza nessun esame in materia di sicurezza. L’esonero totale (moduli A, B e C) riguarda quei corsi di laurea che prevedono almeno uno degli argomenti contenuti nell’Accordo, come Ingegneria, Architettura e Scienze e tecniche dell’edilizia”.

Cambiamenti anche dal fronte ‘modalità didattica’. Fissato il limite massimo dei partecipanti dei corsi pari a 35 unità, con una frequenza minima del 90% delle ore di formazione previste, l’Accordo prevede la possibilità di ricorso alla modalità e-learning: “piattaforme tecnologiche; competenze didattiche; utilizzo di unità didattiche; conformità allo standard internazionale SCORM (Shareable Content Object Reference Model – Modello di Riferimento per gli Oggetti di Contenuto Condivisibile); distinzione tra responsabile/coordinatore scientifico del corso, mentor/tutor di contenuto, tutor di processo e sviluppatore della piattaforma”. Sono alcuni degli elementi introdotti dall’Accordo e illustrati da Tommaso Barone, il quale precisa: “All’e-learning, è stata aggiunta la possibilità di partecipare a convegni e seminari per un massimo del 50% del monte ore. Ed inoltre è stato ampliato il contenuto, prevedendo il rischio da Stress lavoro correlato e l’ergonomia dei luoghi di lavoro, temi che già ad ICOTEA avevamo introdotto nei nostri corsi di formazione”.

Il Corso di formazione per Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione modulo A+B+C (monte ore 76) di ICOTEA ha l’obiettivo di fornire la formazione necessaria sulla sicurezza e tutte le conoscenze indispensabili per la comprensione degli obblighi e delle sanzioni che le norme in materia di sicurezza nell’ambiente di lavoro e di gestione dell’emergenza impongono. È altresì possibile scegliere corsi riguardanti i singoli moduli o attinenti a settori a rischio alto, medio o basso, oltre a visionare una vasta gamma di corsi professionali in diversi ambiti, sempre al passo con gli aggiornamenti normativi. Per info, visitare il sito www.icotea.it o scrivere a icotea@icotea.it.

Tommaso Barone

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