Prevenzione rischio sismico, via libera a 145 mln di fondi

Scarica PDF Stampa

Sono state sbloccate risorse per 145 milioni di euro per la prevenzione del rischio sismico, messi a disposizione dal Fondo statale istituito dall’art. 11 del d.l. 39/2009, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici in Abruzzo.

Si tratta della seconda tranche del finanziamento disponibile nel periodo 2010-2016, che segue quella da 45 milioni di euro, sbloccata lo scorso anno. Ricordiamo che i contributi statali per finanziari interventi di prevenzione del rischio sismico ammontano complessivamente a quasi un miliardo di euro.

Le risorse dovranno essere utilizzate secondo quanto stabilito dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (o.P.C.M.) n. 4007 del 29 febbraio 2012 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 56 il 7 marzo 2012).

Ammesse a godere dei contributi sono quattro tipi di interventi sia su edifici pubblici e edifici privati: a) indagini di microzonazione sismica; b) interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione di edifici e opere infrastrutturali di proprietà pubblica, di interesse strategico per finalità di protezione civile o rilevanza particolare per le conseguenze di un collasso, esclusi gli edifici scolastici, già destinatari di altri contributi pubblici; c) interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione di edifici privati; d) interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio sismico.

Agli interventi strutturali sulle strutture pubbliche e private è destinata la gran parte delle risorse stanziate: il totale disponibile per le due tipologie ammonta a 130 milioni di euro sui 145,1 disponibili.

Le risorse saranno distribuite in proporzione al rischio sismico. È infatti di prossima uscita un decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile che ripartirà i contributi tra le Regioni sulla base dell’indice medio di rischio sismico, secondo i criteri stabiliti nell’allegato 2 all’ordinanza. Successivamente, le Regioni individueranno i Comuni cui destinare i contributi, tra quelli elencati all’allegato 7 all’ordinanza, caratterizzati da un’accelerazione massima al suolo non inferiore a 0,125g.

Interventi su edifici privati
Agli interventi su edifici privati, ogni Regione garantisce tra il 20% e il 40% del finanziamento assegnato per le tipologie di azione b) e c).

Non potranno essere finanziati edifici o opere, di proprietà sia pubblica che privata, che abbiano già subito o siano oggetto di interventi strutturali alla data del 7 marzo 2012, o che già usufruiscano di contributi pubblici per le stesse finalità. Ulteriore requisito per l’assegnazione dei contributi agli edifici privati è la destinazione a residenza stabile e continuativa di nuclei familiari o all’esercizio continuativo di attività produttiva/professionale di almeno due terzi dei millesimi di proprietà delle unità immobiliari.

Richiesta del contributo per interventi di prevenzione del rischio sismico (edifici privati)
Per gli interventi su edifici privati, occorre fare riferimento al bando che verrà pubblicato sull’Albo pretorio e sul sito web istituzionale del singolo Comune destinatario dei finanziamenti.

Il termine per presentare la domanda è 60 giorni dall’affissione/pubblicazione del Bando nell’Albo pretorio e la relativa modulistica è riportata nell’allegato 4 all’ordinanza. Al momento della presentazione della richiesta, non è previsto allegare elaborati progettuali.

Il Comune trasmetterà le richieste alle Regioni che le inseriranno in una graduatoria di priorità sulla base dei seguenti criteri: tipo di struttura; anno di realizzazione; occupazione giornaliera media; classificazione e pericolosità sismica; eventuali ordinanze di sgombero pregresse emesse in regime ordinario, motivate da gravi deficienze statiche; prospicienza su vie di fuga. I criteri di priorità sono dettagliati nell’allegato 3 all’Ordinanza.

I soggetti in posizione utile nella graduatoria dovranno presentare un progetto di intervento entro 90 giorni dalla pubblicazione della graduatoria, per gli interventi di miglioramento locale, e 180 giorni, per gli interventi di miglioramento o demolizione/ricostruzione. Altri termini per l’inizio dei lavori e la realizzazione degli interventi sono indicati all’articolo 14 dell’ordinanza.

Limporto massimo del contributo per gli interventi sulle parti strutturali di edifici privati, indicato all’articolo 12 dell’ordinanza, è così stabilito:
Rafforzamento locale: 100 euro per ogni m2 di superficie lorda coperta di edificio soggetta ad interventi, con il limite di 20.000 euro massimo per ogni unità abitativa e 10.000 euro per altre unità immobiliari;
Miglioramento sismico: 150 euro per ogni m2 di superficie lorda coperta di edificio soggetta ad interventi, con il limite di 30.000 euro massimo per ogni unità abitativa e 15.000 euro per altre unità immobiliari;
Demolizione e ricostruzione: 200 euro per ogni m2 di superficie lorda coperta di edificio soggetta ad interventi, con il limite di 40.000 euro massimo per ogni unità abitativa e 20.000 euro per altre unità immobiliari.

I contributi sono concessi dalle Regioni con il versamento di somme corrispondenti agli stati di avanzamento dei lavori. La prima rata è erogata al momento dell’esecuzione del 30% del valore delle opere strutturali in progetto, la seconda rata è erogata al momento dell’esecuzione del 70% del valore e l’ultima rata è erogata a saldo, al completamento dei lavori o, se previsto, alla presentazione del certificato di collaudo statico. Le indicazioni di massima per la definizione di edificio e le procedure di erogazione dei contributi sono descritte nell’allegato 6 all’Ordinanza.

Procedure, modulistica e strumenti informatici necessari alla gestione degli interventi saranno specificati in futuro con successivi decreti della Protezione civile

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento