Abolizione delle tariffe professionali, uccisa la qualità delle prestazioni

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Le prestazioni professionali e le tariffe professionali, dopo che la Riforma delle Professioni non ha ritenuto opportuno riconoscere il giusto valore alle prestazioni, continuano a essere al centro del dibattito dei tecnici. Architetti e Ingegneri sono particolarmente accesi sul tema. Anche al 61° Congresso degli Ingegneri, conclusosi venerdi scorso a Palermo, se n’è parlato e si è discusso animatamente. Protagonisti del dialogo Zambrano, Presidente CNI, e Pitruzzella Presidente dell’Antitrust. Ma partiamo prima da un caso curioso ma indicativo: quello di Catanzaro.

La vicenda sulle prestazioni professionali ha avuto inizio a febbraio 2016. È intervenuta la Corte dei Conti che ha affermato che l’offerta di gratuita prestazione non va ad inficiare l’obbligo della necessaria selezione tecnica, ma anche che l’indiretto vantaggio discendente dall’aver conseguito uno specifico incarico professionale gratuito, concorrerà ad accrescere il prestigio professionale e la notorietà da parte del progettista. Visibilità: la solita merce di scambio.

La Corte dei conti aveva trascurato alcune decisioni dell’Anticorruzione che in passato avevano fatto ritirare bandi di questa natura e il Codice Deontologico di alcune professioni.

La questione si sta trascinando nel contesto del Comune di Catanzaro, dove c’è stata una proposta di delibera con cui il dirigente del Settore Pianificazione del Comune di Catanzaro, arch. Giuseppe Lonetti, ha previsto la redazione del Piano Strutturale Comunale (P.S.C.) con l’aiuto di apporti professionali esterni gratuiti. È arrivata subito la replica, contraria alle prestazioni gratuite, sia del Presidente degli Architetti di Catanzaro Macrì che del Presidente di INARSIND Catanzaro, Ing. Domenico Attinà.

Perchè è un problema l’abolizione delle tariffe professionali?

 

La nota di Inarsind si conclude con una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti di queste vicende. “Le professioni tecniche rappresentate da questo sindacato non si faranno umiliare dal gioco poco trasparente messo in atto dal Comune di Catanzaro per il tramite del suo Dirigente del Settore Urbanistica. Questo sindacato inoltre avendo acquisito l’appoggio del consiglio nazionale di INARSIND ed anche di Confprofessioni ( confederazione delle 19 professioni ordinistiche italiane) alla quale INARSIND aderisce, ritenendo epocale la battaglia di contrasto già intrapresa nei confronti di simili iniziative reagirà con forza a tale scellerato disegno e con ogni mezzo a sua disposizione, e ciò in quanto il consentire che si portino a compimento tali tipi di operazioni significherebbe creare dei precedenti in base al quali, noi tutti liberi professionisti italiani, dovremmo smettere di essere dei LIBERI professionisti, invece di occuparsi del sostentamento delle proprie famiglie dovrebbero trasformarsi in caritatevoli filantropi”.

Per le tariffe professionali, il  CNI dice che sono necessari standard di prestazione

Cos’è successo al Congresso degli Ingegneri?

Come dicevamo, anche al 61° Congresso degli Ingegneri si è parlato di tariffe professionali. Questi i temi principali: reintroduzione delle tariffe professionali e giusto valore delle prestazioni professionali, formazione, ruoli e responsabilità per l’innovazione. Siamo sempre allo stesso punto: la riforma delle professioni non ha riconosciuto il giusto valore alle prestazioni e ha generato una corsa al ribasso.

C’è stato un intenso botta e risposta tra il presidente del Consiglio nazionale degli Ingeneri (CNI), Armando Zambrano, e il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella.

Zambrano: “Non chiediamo il ripristino delle tariffe obbligatorie tuttavia, occorre fare una riflessione seria sulla qualità delle prestazioni professionali e il corretto valore che ad esse va dato”.

Pitruzzella: “Sull’abolizione delle tariffe non si torna indietro”.

Zambrano: “Nessun professionista europeo attualmente ha gli obblighi ai quali sono sottoposti i professionisti italiani, noi la riforma l’abbiamo fatta fino in fondo” e ha chiesto degli strumenti per riconoscere il corretto valore alle prestazioni professionali per garantire la qualità e rispettare le esigenze dei committenti.

Pitruzzella ha proposto un confronto col CNI su cambiamenti, problemi e opportunità e ha detto: “Credo che le professioni in questo avranno un ruolo fondamentale”, a una condizione: “se sapranno cambiare i loro modelli organizzativi”.

Regime forfetario dei professionisti tecnici dopo la Legge di Stabilità – II edizione

Questa seconda edizione è aggiornata con i contenuti e l’analisi della circolare dell’Agenzia delle Entrate 4 aprile 2016, n. 10/E (applicazione e disapplicazione del regime forfetario, caratteristiche, agevolazioni per chi inizia una nuova attività, sanzioni). Inoltre è stato aggiunto un capitolo con le istruzioni di compilazione del modello LM di UNICO per la dichiarazione dei redditi per i professionisti in regime dei minimi o in regime forfetario.La guida in formato ebook che si concentra sulle novità del regime forfetario, introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), in particolare riguardo il più elevato livello di compensi o ricavi per utilizzarlo, e l’aliquota per la tassazione separata ridotta al 5% per le nuove attività per i primi cinque anni di apertura della partita Iva. Di particolare rilievo anche la possibilità di optare per il versamento di contributi ridotti per chi esercita attività d’impresa ed è iscritto alla Gestione artigiani e commercianti dell’INPS.La Guida effettua l’identikit del regime forfetario: le regole per l’accesso, la tassazione e l’avvio dell’attività. Passa poi ad analizzare il sistema previdenziale delle singole figure professionali, architetti, ingegneri, geometri, autonomi e professionisti senza Cassa , artigiani e imprese, la compilazione delle fatture e propone una lista completa delle verifiche da fare per valutare la convenienza a passare al nuovo regime quando si ha un’attività già avviata.Completano l’ebook:- i modelli per l’avvio dell’attività e l’iscrizione alle casse previdenziali, – le formule per la corretta compilazione delle fatture- 70 quesiti risolti per chiarire i dubbi più diffusi in materia.Lisa De Simone, Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, seguendo in particolare il settore edilizio dal punto di vista fiscale,e le tematiche condominiali

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Redazione Tecnica

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