Mobilità sostenibile: ecco il bando da 35 milioni

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Aggiornamento del 17 ottobre 2016. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando del Ministero dell’Ambiente che destina 35 milioni di euro per progetti riguardanti la mobilità sostenibile. I Comuni interessati avranno quindi tempo fino al 10 gennaio 2017 per presentare i progetti.

Scarica qui i documenti necessari alla partecipazione:

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22 luglio 2016. Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha firmato il decreto per l’assegnazione dei 35 milioni di euro previsti dal Collegato Ambientale per il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-lavoro e casa-scuola, in linea con gli obiettivi nazionali e comunitari di riduzione delle emissioni di gas serra.

Spiega Galletti: “Entriamo dunque nella fase attuativa di una delle misure strategiche messe in campo per realizzare quella programmazione nel contrasto all’inquinamento delle città che è a lungo mancata. I soldi ci sono, ora mi aspetto che i Comuni colgano questa opportunità e mostrino una grande voglia di innovare la mobilità dei nostri centri urbani”.

Silvia Velo, sottosegretario all’Ambiente con delega alla mobilità sostenibile, aveva annunciato il via libera allo schema di decreto attuativo del Collegato Ambientale a fine giugno.

Il testo aveva ricevuto l’ok dalla Conferenza Unificata lo scorso 5 maggio, e, dopo essere stato esaminato dalle Commissioni competenti della Camera,  è stato inviato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che predisporrà poi il bando per la presentazione di progetti per lo sviluppo di iniziative di mobilità sostenibile da parte dei Comuni.

I progetti per la mobilità sostenibile

I progetti, che potranno essere presentati da uno o più enti locali con una popolazione di riferimento superiore ai 100.000 abitanti potranno riguardare iniziative di car e bike pooling e  car e bike sharing, piedi bus, percorsi protetti per gli spostamenti casa-scuola (anche collettivi e guidati), programmi di educazione alla sicurezza stradale, programmi di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità di scuole e sedi di lavoro.

Inclusa inoltre la cessione a titolo gratuito di “buoni di mobilità” ai lavoratori che si servono di mezzi di trasporto sostenibile.

Horizon 2020

La ricerca e l’innovazione sono le nuove strategie adottate dall’Unione Europea con lo scopo di rafforzare la sua competitività, creare posti di lavoro e favorire il giusto clima per lo sviluppo di nuove idee e scienze. Spesso è proprio dagli investimenti nella ricerca che nascono le innovazioni e le conquiste tecnologiche, le quali daranno vita a nuove industrie e all’espansione dei mercati. Nonostante la crisi attuale, Horizon 2020 assicurerà la competitività sul piano del know-how della Comunità Europea. La prima parte di questo documento ha lo scopo di portare a conoscenza il nuovo Programma Quadro Europeo analizzando le principali finalità, le azioni di ricerca e i beneficiari che possono partecipare ai finanziamenti.Nella seconda sezione del presente elaborato sono illustrate le modalità di presentazione d’idee innovative, d’idee d’avanguardia e le procedure di partecipazione ai bandi.  Nell’ultima parte del secondo capitolo, infine, si descrivono i criteri con i quali costituire e ricercare un partenariato atto a garantire la collaborazione scientifica e il requisito di “transnazionalità” all’interno dei progetti.La terza parte tratta tutti gli aspetti che si riferiscono alla fase di presentazione della proposta informando il lettore a proposito dei principali passaggi da adottare per partecipare con la propria idea d’innovazione (sottoposto a control­lo di ammissibilità prima di essere valutato) e di creare un archivio dati nel quale inserire i propri stati di avanzamento. 

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Una quota (fino al 4%) delle risorse messe a disposizione saranno utilizzate per il monitoraggio dei progetti e per la predisposizione di un sistema nazionale omogeneo e integrato con i sistemi locali di gestione dei progetti parte del programma.

Come spiega la Velo, “si tratta di un provvedimento rilevante per la promozione della mobilità dolce che, da un lato, consentirà di ridurre le emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera e, dall’altro, promuoverà una vera e propria rivoluzione delle abitudini di spostamento dei cittadini”.

I progetti dovranno essere inviati, a mezzo PEC, al Ministero dell’ambiente entro e non oltre 90 giorni dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.

Redazione Tecnica

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