Agevolazioni IMU e TASI 2016: le novità per la scadenza del 16 giugno

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Attenzione alle corrette modalità per usufruire delle agevolazioni su IMU e TASI per le abitazioni date in comodato: la grande novità del 2016 in relazione alle tanto temute tasse sulla casa è infatti una riduzione della base imponibile pari al 50% con riferimento alle abitazioni concesse in comodato a parenti linea retta di primo grado (genitori o figli).

In questo articolo tutti i requisiti che devono essere posseduti per fruire dell’agevolazione 50% sui tributi sulla casa.

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Agevolazione IMU e TASI 50% case in comodato a figli o genitori

La problematica più rilevante in questo momento si concentra sulla prima scadenza in programma, quella relativa al versamento dell’acconto IMU e TASI 2016 da effettuare improrogabilmente entro il 16 giugno. Va ricordato a tal riguardo che nel 2015 i sindaci a certe condizioni potevano “assimilare”, cioè parificare, le case date in prestito ai parenti in primo grado. Una scelta compiuta da circa 1700 Comuni e che la legge di Stabilità 2016 ha eliminato, introducendo invece lo sconto generale a livello nazionale del 50%. In questa direzione, per legge vanno usate “l’aliquota e le detrazioni dei 12 mesi dell’anno precedente”, pertanto non affiora alcun problema se l’aliquota 2015 è rimasta invariata: tuttavia chi ha diritto allo sconto “nazionale” può già considerarlo. Difficile, invece, comprendere come deve pagare chi ha perso la possibilità dell’assimilazione: la soluzione più semplice sarebbe versare con l’aliquota “ordinaria” 2015, ma sarebbe saggio non sanzionare chi dovesse sbagliare.

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Tasse sulla casa: una visione generale

Effettuando una visione generale si constata come negli ultimi cinque anni le tasse locali, da quelle sulla casa, ai rifiuti, abbiano effettuato un balzo notevole, con aumenti per una famiglia-tipo, che paga addizionale IRPEF, rifiuti e una eventuale seconda casa magari avuta in eredità, fino al 300%: basti pensare che solo negli ultimi tre anni sono stati drenati così circa 7 miliardi dai contribuenti. Tasse locali, di cui le imposte sulla casa costituiscono una parte rilevante (se non maggioritaria), aumentate pesantemente: anche se non sempre la responsabilità è tutta attribuibile alle amministrazioni e ai sindaci che si sono trovati con le spalle al muro nella difficile alternativa tra l’aumento delle imposte e il taglio dei servizi essenziali.

Un tema caldo anche in prospettiva elettorale (con le amministrative 2016 alle porte in numerosi comuni italiani), con i contribuenti italiani alle prese da un lustro a questa parte con una pressione fiscale crescente. In senso contrario a ciò affiorano 2 rilevanti interventi del Governo Renzi: l’abolizione definitiva della TASI sulla prima casa e il blocco di tutte le tasse locali (tranne quella sui rifiuti), fino al 31 dicembre del 2016.

Redazione Tecnica

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