Edilizia scolastica, 480 milioni per i Comuni: la firma sul decreto Sblocca scuole

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Aggiornamento del 21 novembre. Arriva una mini-stabilizzazione per la misura Sblocca scuole, che deve liberare risorse degli Enti locali da spendere per la realizzazione di nuove scuole o nella riqualificazione di edifici scolastici esistenti.

Nel testo dell’articolo 65 della Legge di Bilancio è prevista la possibilità di richiedere “spazi finanziari” (il finanziamento) su un orizzonte di tre anni, per dare la possibilità agli Enti di programmare gli interventi con più respiro. I Comuni devono comunque la richiesta di finanziamento di cui hanno bisogno entro i primi mesi di ciascun anno del triennio 2017-2019 e comunicare un progetto esecutivo. Chi chiede il finanziamento e non lo utilizza perde la possibilità di farlo per gli anni seguenti.

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Edilizia scolastica: è giunta ieri sera la firma del premier Matteo Renzi sul Dpcm che sblocca 480 milioni di euro per interventi volti alla costruzione e alla tutela di edifici scolastici sul territorio italiano.

Giunge pertanto a coronamento l’operazione “sblocca scuole” che conferisce il via libera definitivo nei confronti di Enti locali e Province per l’utilizzo dei 480 milioni dedicati agli interventi per l’edilizia scolastica. L’ufficialità della firma è giunta attraverso un tweet del Presidente del Consiglio immortalato nell’atto di apporre la firma al testo del decreto.

 

 

Il decreto autorizza un’operazione che coinvolge oltre 1500 enti locali per oltre 3500 interventi. Era stato lo stesso Renzi ad annunciare l’operazione con una lettera inviata ai sindaci d’italia in cui si anticipava l’apertura del termine per chiedere lo sblocco delle risorse disponibili nelle casse degli enti ma bloccate da vincoli di bilancio.

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Analizzando una nota emessa dalla struttura di missione governativa, “sono stati dichiarati ammissibili ben 3506 interventi, coinvolgendo complessivamente 1508 enti locali per una richiesta complessiva di spazi finanziari superiore alla disponibilità prevista dalla legge”.

Sarebbero pertanto state soddisfatte a pieno le 280 candidature per la fattispecie A relative agli interventi dell’operazione #scuolenuove (Comuni, Province e Città metropolitane), nonché gli interventi legati all’operazione Mutui BEI Comuni, per un totale di 99 milioni circa. Sono inoltre state totalmente soddisfatte anche le 5 candidature valide ai fini della fattispecie B concernenti gli interventi operazione Mutui BEI Province e Città metropolitane.

Per la maggior parte delle richieste, invece, a causa dell’elevatissimo numero delle richieste, lo sblocco è stato parziale e inferiore alla metà degli importi richiesti. Nelle richieste della fattispecie C ricadevano tutte le iniziative residuali rispetto alle prime due fattispecie. In questo caso la scelta è stata quella di livellare percentualmente la disponibilità per tutti gli enti. Prosegue la nota: “Per i 3221 interventi di edilizia scolastica candidati nella fattispecie C – spiega infatti la struttura di missione – si è dovuto procedere a una riduzione lineare, proporzionale all’importo richiesto dagli Enti”.

Redazione Tecnica

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