Concorso Beni Culturali, ecco i bandi: come fare per partecipare

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Sono finalmente usciti i bandi di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato presso  il Ministero dei Beni Culturali di 500 funzionari da inquadrare in differenti profili professionali. La domanda di partecipazione per ciascuno dei nove concorsi va presentata entro il 30 giugno 2016 via internet tramite il sistema step-one del Progetto RIPAM, compilando il modulo elettronico disponibile a partire dalle 23:59 del 31 maggio 2016 (e fino al 30 giugno 2016).

Ecco i posti disponibili: antropologo (5 posti), archeologo (90 posti), architetto (130 posti), archivista (95 posti), bibliotecario (25 posti), demoantropologo (5 posti), promozione e comunicazione (30 posti), restauratore (80 posti) e storico dell’arte (40 posti).

“Dopo nove anni – dichiara il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini – il MiBACT torna a assumere con un concorso dedicato ai professionisti dei beni culturali che immetterà 500 nuovi funzionari nei ranghi dell’amministrazione. È il segno del cambiamento di questo Governo, che dopo anni di tagli e sacrifici ha aumentato del 36% il bilancio della cultura e ora alle nuove risorse economiche aggiunge quelle umane necessarie alla migliore tutela e valorizzazione del patrimonio”.

Il concorso prevede i seguenti “step” procedurali:
1. La prova preselettiva consistente in una prova a test per la verifica delle conoscenze di base;
2. La selezione scritta articolata in due prove: una per la verifica delle conoscenze teoriche relative alle materie e ambiti disciplinari specifici del profilo concorsuale, nonché relative alla lingua inglese e alle  tecnologie informatiche e della comunicazione; una per la verifica delle conoscenze pratiche riferite alle attività che la funzione pubblica da ricoprire porterà ad esercitare;
3. La valutazione dei titoli;
4. La prova orale riservata.

Architetti: le cose da sapere per partecipare al concorso

Con particolare attenzione ai 130 posti disponibili per gli architetti, ecco le informazioni fondamentali da conoscere: le posizioni sono da inquadrare nella III area del personale non dirigenziale, posizione economica F l, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ai sensi dell’art. l, comma 328 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015, n.208, sono così distribuiti su base regionale:

– Abruzzo 3
– Basilicata 5
– Calabria 8
– Campania 12
– Emilia Romagna 4
– Friuli Venezia Giulia 3
– Lazio 39
– Liguria 4
– Lombardia 11
– Marche 3
– Molise 1
– Piemonte 7
– Puglia 5
– Sardegna 5
– Toscana 10
– Umbria 3
– Veneto 7

Per l’ammissione al concorso sono richiesti i seguenti requisiti:
a) cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’Unione Europea ovvero altra cittadinanza, secondo quanto previsto dall’ articolo 38 del decreto legislativo n.165 del 2001;
b) età non inferiore a 18 anni;
c) titoli di studio:

  • Laurea specialistica, o laurea magistrale, o diplomi di laurea rilasciati ai sensi della legge n. 341 del 1990, in architettura, architettura del paesaggio o titoli equipollenti;
  • Diploma di specializzazione, o dottorato di ricerca, o master universitario di secondo livello di durata biennale, in materie attinenti il patrimonio culturale, o titoli equipollenti;
  • Abilitazione all’esercizio della professione di Architetto.

d) idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni cui il concorso si riferisce;
e) godimento dei diritti politici.

Possono presentare domanda anche i candidati in possesso di un titolo di studio conseguito all’estero, purché il titolo sia stato riconosciuto equivalente ad uno dei titoli sopra indicati.

I primi classificati nell’ambito della graduatoria finale, in numero pari ai posti disponibili, saranno nominati vincitori e assegnati alle diverse sedi di destinazione rispettando l’ordine di graduatoria e sulla base delle preferenze manifestate dagli stessi vincitori.

Per conoscere tutti i dettagli scarica qui il bando completo.

Archeologi

Per gli archeologi è necessario:
– Laurea in Archeologia, con diploma di specializzazione, dottorato o master universitario di secondo livello di durata biennale in materie attinenti al patrimonio culturale;
– Oppure, in alternativa, laurea in discipline relative ai beni culturali, con specializzazione in archeologia.

Leggi anche l’articolo Esame di Stato Architetto 2016, Guida alla seconda prova scritta e alla prova orale.

Aggiornamento alla pubblicazione del d.m. 15 aprile 2016

Tra i requisiti richiesti per l’ammissione al concorso (da possedere alla data di scadenza dei termini per la presentazione della domanda) confermati dal d.m. 15 aprile 2016 affiorano (nel seguente ordine):
– cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’Unione Europea;
– età non inferiore a 18 anni;
laurea specialistica o laurea magistrale relativa al settore disciplinare;
diploma di specializzazione, o dottorato di ricerca, o master universitario di secondo livello di durata biennale, nelle materie elencate nei bandi di concorso ovvero eventuali ulteriori diplomi rilasciati dalle Scuole di alta formazione del Ministero Beni Culturali;
– limitatamente al profilo di architetto, abilitazione all’esercizio della professione;
– idoneità fisica.

Risultano pertanto esclusi coloro che sono in possesso delle sola laurea triennale o di I livello.

Qualora in possesso dei requisiti prescritti, ciascun candidato potrà presentare domanda per più concorsi.

Come si svolgerà il concorso Beni culturali

Per ciascuno dei profili professionali sarà pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dei Beni Culturali (entro il 30 aprile 2016) il bando di concorso contenente l’indicazione del numero di posti a concorso e la loro distribuzione regione per regione.

Le prove previste:
Prova preselettiva (presumibilmente il 29 luglio 2016), con 100 domande a risposta multipla, di cui 10 in lingua inglese, relative ad elementi di diritto pubblico e amministrativo, e di diritto del patrimonio culturale, e nozioni generali sul patrimonio culturale italiano;
Doppia prova scritta, una teorica e l’altra pratica, relative a materie indicate in ciascun bando;
Prova orale, ovverosia un colloquio sulle materie oggetto delle prove scritte, con l’aggiunta di una conversazione in lingua inglese.

Leggi il nostro articolo in cui analizziamo l’andamento degli stipendi degli architetti negli ultimi anni.

Redazione Tecnica

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