Ecobonus 65%, Senato: stabilizzarlo fino al 2019

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Rendere permanente o stabilizzare nel triennio 2017-2019 l’ ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici. Il Senato lo ha chiesto al Governo: stabilizzare fino al 2019 l’ ecobonus 65% per la riqualificazione energetica degli edifici. Il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze anome del Governo ha accolto la proposta.

Il Governo vuole inserire nella prossima legge di stabilità per il 2017 alcune novità, tra cui:
– un fondo di 5 miliardi per l’anticipo delle spese per i lavori di efficientamento energetico (eco bonus) per i condòmìni
– per i singoli proprietari e sempre l’ecobonus, rimborso in un’inica soluzione e non più rateale in 10 anni con un’unica soluzione.

Ma vediamo in dettaglio tutte le richieste.

 

Due le richieste più importanti sull’ ecobonus 65%

1) Rendere la detrazione del 65% permanente o almeno prorogarla per alcuni anni.

Richiesta ACCETTATA. Il Vice Ministro ha accettato la proroga 2019-2019 e non per sempre.

2) Rimodulare i tempi di erogazione dell’incentivo per rendere convenienti anche i microinterventi.

Richiesta di accorciare i tempi della detrazione RESPINTA. Morando ha motivato la scelta: “Il problema è la durata ma la certezza della detrazione”. Inoltre “l’onere finanziario di una riduzione da dieci a cinque anni è molto grande e quindi indurrebbe il Governo, su questo punto, a pronunciarsi in modo negativo”.

Le detrazioni fiscali sulla casa 2017

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Le altre richieste

Per quanto riguarda le altre richieste formulate nelle mozioni, il Vice Ministro ha rimandato tutto ad una fase successiva, “magari con un’interlocuzione con quella componente del Governo più competente a formulare giudizi sulla politica tariffaria e sulla politica riguardante lo sviluppo del settore industriale e degli strumenti per il risparmio energetico”.

Le altre richieste erano:
3) ridurre la percentuale di detrazione;
4) rendere obbligatorio l’attestato di prestazione energetica (APE) per accedere all’ecobonus;
5) rimodulare le tipologie di intervento ammesse, premiando il maggior risparmio energetico;
6)  sostenere gli interventi per la riqualificazione degli edifici pubblici;
7) incentivare l’installazione negli edifici di sistemi di accumulo a batteria in abbinamento ad impianti alimentati da rinnovabili;
8) semplificare la disciplina delle attività di Energy Services Company (ESCo);
9) favorire lo sviluppo delle industrie di prodotti ad elevato contenuto tecnologico;
10) un fondo di 5 miliardi per l’anticipo delle spese per i lavori di efficientamento energetico (eco bonus) per i condòmìni;
11) per i singoli proprietari e per l’ecobonus, rimborso in un’inica soluzione e non più rateale in 10 anni con un’unica soluzione.

Rimane fermo il fatto che per ora, la detrazione del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici scade ancora a fine 2016.

Il Vice Ministro ha evidenziato inoltre che dal 2006 per l’ ecobonus, le detrazioni sono state rinnovate di anno in anno, con modifiche come l’inserimento di tetti agli investimenti detraibili, sul volume della detrazione, sul numero delle rate di detrazione, mantenendo ferma la valenza annuale. Dire che la norma è in vigore con un’agevolazione così intensa solo per un anno spinge in quello stesso anno a concentrare gli investimenti.

Il Vice Ministro ha poi aggiunto: “Si vuole dare un connotato anticiclico alla misura, limitandola nel tempo. Ma poiché le decisioni d’investimento più impegnative implicano un periodo di tempo e di preparazione e poi di effettuazione più lungo, la limitazione un solo anno potrebbe non farle ricadere nella detrazione”.

Il Vice Ministro Morando, ricordando le ultime misure introdotte dal Governo in favore dell’efficientamento energetico dell’edilizia:

– nei condomini la detrazione degli inquilini incapienti possa essere ceduta alle imprese che realizzano i lavori. Leggi Ecobonus e Lavori in condominio: le novità sulla cessione del credito

– detrazione dall’Irpef del compratore, in dieci anni, del 50% dell’IVA pagata in fattura per l’acquisto di abitazioni di classe A o B, di nuova costruzione o ristrutturate dalle imprese costruttrici nel 2016.

 

Riqualificazione energetica in Condominio: la cessione del credito d’imposta 65%

LA Guida in formato ebook descrive con chiarezza le regole per la cessione del credito d’imposta per lavori di riqualificazione energetica (c.d. Ecobonus 65%) in condominio. La Legge di Stabilità 2016 ha infatti previsto la possibilità di barattare il credito fiscale con le rate condominiali per il pagamento degli interventi di risparmio energetico, demandando al recente provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 43434 del 22 marzo 2016 la predisposizione delle regole per accedere a questa opportunità.I soggetti interessati sono i singoli condomini, che devono verificare i requisiti per poter usufruire della cessione del credito ai fornitori, e gli amministratori di condominio che sono chiamati a predisporre la documentazione, inviarla ai soggetti responsabili e a seguire un complesso iter per garantire la buona riuscita della procedura.Questa Guida spiega gli obblighi di pagamento dei condomini, illustra tutti i lavori che possono essere ammessi alla procedura agevolata con il corredo dei vademecum all’uso realizzati dall’ENEA, con numerosi esempi e focus di chiarimento dei concetti più complessi, un formulario e una ampia raccolta di casi concreti risolti.Lisa De Simone, Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, curando alcune rubriche on line di informazione quotidiana con particolare attenzione alle sentenze della Corte di Cassazione in materia condominiale.

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Redazione Tecnica

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