Competenze professionali, la Riforma vuole chiudere le diatribe tra i Tecnici

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Alla Commissione Europea il Dipartimento Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei ministri ha inviato il Piano nazionale di Riforma delle professioni: lo scopo principale è delineare chiaramente le competenze professionali dei Tecnici e rivedere i percorsi formativi.

 

In Italia ci sono 174 professioni regolamentate

Per ciascuna di esse nel Piano nazionale si analizza:
– obiettivi della regolamentazione,
– adeguatezza delle misure,
– criticità.

Il censimento delle professioni regolamentate era una richiesta emersa dalla Direttiva 2013/55/UE sul riconoscimento delle qualifiche professionali. Il vecchio database ne conteneva 143 poi ne sono entrate altre 31, tra cui tecnico del restauro dei beni culturali, conduttore impianti termici e i periti industriali di vario tipo.

 

Definire bene le Competenze Professionali

Vi ricordate le diatribe tra geometri e architetti? E tra architetti e ingegneri? Praticamente quello delle competenze professionali è un grande ring su cui i tecnici si scontrano regolarmente.

Spesso la linea di confine delle attività riservate esclusivamente a ciascuna professione è sottilissima e l’esistenza di attività svolte in concorrenza con altri professionisti genera  confusione, contenziosi e spiacevoli litigi tra i rappresentanti delle diverse professionalità. I conflitti sulle competenze professionali spesso rallentano i lavori e ne fanno lievitare i costi.

Alle riunioni di amministrazioni competenti e Ordini professionali è emersa la (sacrosanta) esigenza di segnare in modo definitivo i confini tra le professioni e le competenze di ciascuna professione mettendole nero su bianco in un Testo unico sulle professioni tecniche. Il Piano nazionale e la Riforma delle Professioni vogliono definire i confini tra le competenze professionali dei diversi professionisti tecnici.

Un po’ di approfondimenti pubblicati:

Se c’è ancora tutta questa confusione, a cosa si riferiva quindi Savoncelli dei Geometri nell’articolo Competenze progettuali dei Geometri. Savoncelli: “Finalmente chiarezza” ?

Leggi anche Competenze professionali: il CNI fa chiarezza sugli ingegneri junior

Competenze: gli ingegneri possono essere direttori tecnici in imprese di restauro?

Competenze progettuali: zona sismica e c.a. solo per Ingegneri e Architetti

Le competenze progettuali dei professionisti tecnici

La materia del riparto delle competenze progettuali fra i professionisti tecnici è di estremo interesse pratico; individuare correttamente la figura professionale che può progettare un determinato intervento è, infatti, fondamentale per tutti i soggetti interessati:- per il professionista, onde evitare responsabilità e rischi nello svolgimento della propria prestazione;- per il cittadino, che deve avere cognizione di quale sia il professionista a cui rivolgersi per l’intervento che vuol realizzare; – per la pubblica amministrazione (in primis, il Comune attraverso l’ufficio tecnico) che deve valutare il progetto presentato e, conseguentemente, anche verificare che il progettista abbia le adeguate competenze secondo quanto previsto dalle norme in materia.Le difficoltà nell’individuare correttamente la ripartizione della progettazione sono legate a plurime motivazioni:• la vetustà di disposizioni normative palesemente risalenti e le inevitabili sovrapposizioni nell’interpretazione;• il miglioramento delle tecniche costruttive e dei materiali;• l’azione degli ordini professionali che, legittimamente, intervengono per difendere le proprie aree di competenza e, possibilmente, individuarne di nuove;• la mancanza di coraggio del Legislatore che, a distanza di quasi un secolo, non è ancora intervenuto con un disegno normativo organico che possa fare definitiva chiarezza e ridurre al minimo i margini di incertezza nella materia.In questa breve trattazione, senza alcune pretesa di esaustività, evidentemente non possibile in questa sede, cercheremo di fornire le linee guida per individuare correttamente le competenze progettuali dei singoli professionisti tecnici, alla luce delle norme in materia e dei chiarimenti forniti dalla giurisprudenza.Mario Petrulli, Avvocato (www.studiolegalepetrulli.it), collabora con siti giuridici (tra i quali www. ediliziaurbanistica.it) e società di consulenza; esperto in edilizia, urbanistica e diritto degli enti locali; è coautore, insieme ad Antonella Mafrica, di pubblicazioni per Maggioli Editore.

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Revisione dei percorsi formativi

Il secondo punto della Riforma delle Professioni riguarda la revisione dei percorsi formativi dei professionisti tecnici per un adeguamento delle attività professionali da svolgere.

Definizione delle competenze professionali e revisione dei percorsi formativi sono gli argomenti di cui si occuperà il tavolo tecnico istituito presso il Ministero della Giustizia, cui parteciperanno Ordini professionali e Governo.

Dal punto di vista della formazione il Piano nazionale analizza la situazione di ogni professione e focalizza l’attenzione sugli aspetti che il Tavolo tecnico deciderà di risolvere.

ARCHITETTI
Rispetto ai liberi professionisti i dipendenti non hanno l’obbligo dell’esame di Stato e dell’iscrizione all’Albo: il datore di lavoro si assume i rischi per eventuali errori. Ne consegue una situazione di diversità tra Architetti liberi professionisti e dipendenti.

GEOMETRI
Alla professione si accede con specifico diploma di scuola superiore, laurea triennale o diploma universitario, e un tirocinio successivo, dopo il quale le competenze non emergono in modo chiaro: i ruoli possono confondersi con quelli dell’ingegnere e dell’architetto, soprattutto se un geometra si laurea.

INGEGNERI
Il piano nazionale vuole adeguare i percorsi formativi all’evoluzione tecnologica che gli ingegneri utilizzano nella pratica del lavoro.

PERITI INDUSTRIALI
La professione conta 37 specializzazioni, mentre l’Albo è diviso in 7sezioni. Per serve il diploma di maturità specifico o il diploma di laurea e serve l’esame di Stato. In caso di laurea si può essere ammessi a tredici esami di stato. Il piano nazionale vuole semplificare accorpando le diverse specialità per aree tematiche similari.

Regime forfetario dei professionisti tecnici dopo la Legge di Stabilità – II edizione

Questa seconda edizione è aggiornata con i contenuti e l’analisi della circolare dell’Agenzia delle Entrate 4 aprile 2016, n. 10/E (applicazione e disapplicazione del regime forfetario, caratteristiche, agevolazioni per chi inizia una nuova attività, sanzioni). Inoltre è stato aggiunto un capitolo con le istruzioni di compilazione del modello LM di UNICO per la dichiarazione dei redditi per i professionisti in regime dei minimi o in regime forfetario.La guida in formato ebook che si concentra sulle novità del regime forfetario, introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), in particolare riguardo il più elevato livello di compensi o ricavi per utilizzarlo, e l’aliquota per la tassazione separata ridotta al 5% per le nuove attività per i primi cinque anni di apertura della partita Iva. Di particolare rilievo anche la possibilità di optare per il versamento di contributi ridotti per chi esercita attività d’impresa ed è iscritto alla Gestione artigiani e commercianti dell’INPS.La Guida effettua l’identikit del regime forfetario: le regole per l’accesso, la tassazione e l’avvio dell’attività. Passa poi ad analizzare il sistema previdenziale delle singole figure professionali, architetti, ingegneri, geometri, autonomi e professionisti senza Cassa , artigiani e imprese, la compilazione delle fatture e propone una lista completa delle verifiche da fare per valutare la convenienza a passare al nuovo regime quando si ha un’attività già avviata.Completano l’ebook:- i modelli per l’avvio dell’attività e l’iscrizione alle casse previdenziali, – le formule per la corretta compilazione delle fatture- 70 quesiti risolti per chiarire i dubbi più diffusi in materia.Lisa De Simone, Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, seguendo in particolare il settore edilizio dal punto di vista fiscale,e le tematiche condominiali

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Redazione Tecnica

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