Previdenza Privata, proposta: renderla pubblica e controllarla di più

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Gli obiettivi principali della proposta di legge parlamentare in discussione all’interno della piattaforma del Movimento 5 Stelle e presentata dalla deputata Roberta Lombardi sono due 1) Rendere nuovamente pubblici gli enti di previdenza privata e assistenza che sono stati trasformati in associazioni o fondazioni, 2) Rendere più severi i controlli sulla gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare degli enti enti.

In virtù della natura pubblicistica delle funzioni esercitate, gli enti sono sottoposti a diversi controlli (Ministero del lavoro, MEF, Corte dei Conti, Covip, Commissione parlamentare bicamerale). Il sistema è però complesso e inefficiente. La proposta di legge (Ecco la proposta di legge completa) nasce per rimettere ordine la normativa e intensificare i controlli, individuare le responsabilità e garantire una serena vecchiaia ai lavoratori contribuenti da una vita. In concreto, quindi, le proposte sono:

– prevedere la presenza fisica di un magistrato contabile alle sedute degli organi di amministrazione e di controllo dell’ente;

– attribuire a Covip sanzioni ben più gravi di quelle attualmente previste in caso di violazioni di legge;

– affidare all’Anac il compito di coordinare e monitorare l’attività di controllo posta in essere dalla Covip;

– introdurre specifiche disposizioni per evitare conflitti di interesse tra advisor e gestori del patrimonio degli enti;

Con il D.lgs. 509/1994 molte delle casse di previdenza sono state privatizzate e sottratte al sistema di controlli per gli organismi di diritto pubblico.

Roberta Lombardi ha dichiarato: “La libertà di gestione del patrimonio assicurata dalla nuova disciplina ha prodotto effetti disastrosi per la maggior parte degli enti di previdenza, i quali si sono lanciati in investimenti tanto rischiosi da creare preoccupanti buchi di bilancio; si è assistito a terremoti giudiziari e contabili dovuti a spese pazze, investimenti spericolati, consulenti in conflitto di interesse, irruzioni di mediatori, gestori, consulenti finanziari, tutti attirati da un tesoro enorme e scarsamente tutelato”.

La sentenza del Consiglio di Stato n. 6014/2012 ha ritenuto prevalente la natura pubblicistica degli enti previdenziali privatizzati, perchè la privatizzazione  è un’innovazione di carattere solo organizzativo. La natura pubblicistica ha una serie di vantaggi, relative alla natura del bilancio, ai controlli, all’applicazione delle normative relative al pubblico impiego, come la centralizzazione degli acquisti.

Altri punti della proposta vanno in altre direzioni:

– accorpare le Casse create dopo il 1994, suddividendole in 3 aree distinte per attività economica;

– favorire gli investimenti delle Casse privatizzate verso la tutela sanitaria, l’accesso al credito agevolato, le politiche in favore dei giovani e il loro sviluppo professionale;

– verificare l’andamento delle dismissioni immobiliari di Casse e Fondi nel rispetto della normativa vigente e tenendo conto dei diritti degli inquilini e, quindi, favorire forme di rent to buy.

Ecco la proposta di legge completa. Attendiamo i vostri commenti, perchè è una questione che vi/ci riguarda direttamente.

 

Regime forfetario dei professionisti tecnici dopo la Legge di Stabilità – II edizione

Questa seconda edizione è aggiornata con i contenuti e l’analisi della circolare dell’Agenzia delle Entrate 4 aprile 2016, n. 10/E (applicazione e disapplicazione del regime forfetario, caratteristiche, agevolazioni per chi inizia una nuova attività, sanzioni). Inoltre è stato aggiunto un capitolo con le istruzioni di compilazione del modello LM di UNICO per la dichiarazione dei redditi per i professionisti in regime dei minimi o in regime forfetario.La guida in formato ebook che si concentra sulle novità del regime forfetario, introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), in particolare riguardo il più elevato livello di compensi o ricavi per utilizzarlo, e l’aliquota per la tassazione separata ridotta al 5% per le nuove attività per i primi cinque anni di apertura della partita Iva. Di particolare rilievo anche la possibilità di optare per il versamento di contributi ridotti per chi esercita attività d’impresa ed è iscritto alla Gestione artigiani e commercianti dell’INPS.La Guida effettua l’identikit del regime forfetario: le regole per l’accesso, la tassazione e l’avvio dell’attività. Passa poi ad analizzare il sistema previdenziale delle singole figure professionali, architetti, ingegneri, geometri, autonomi e professionisti senza Cassa , artigiani e imprese, la compilazione delle fatture e propone una lista completa delle verifiche da fare per valutare la convenienza a passare al nuovo regime quando si ha un’attività già avviata.Completano l’ebook:- i modelli per l’avvio dell’attività e l’iscrizione alle casse previdenziali, – le formule per la corretta compilazione delle fatture- 70 quesiti risolti per chiarire i dubbi più diffusi in materia.Lisa De Simone, Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, seguendo in particolare il settore edilizio dal punto di vista fiscale,e le tematiche condominiali

L. De Simone | 2016 Maggioli Editore

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Redazione Tecnica

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