Reintrodurre le Tariffe professionali è la prima cosa da fare

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Il Jobs Act degli autonomi è un provvedimento giudicato in linea generale in modo positivo: si attesta una diminuzione media del 25% dei redditi professionali, quindi con grande favore sono state accolte tutte quelle misure che consentono la deducibilità dei costi, formazione continua e certificazione delle competenze. Ci sono però alcuni problemi da risolvere e in questo articolo li mettiamo in fila, a partire da quello la cui soluzione secondo noi è più urgente: bisogna reintrodurre le tariffe professionali.

 

Problema n.1: parametri per le prestazioni

Uno dei problemi grossi dei professionisti è quello delle tariffe professionali, abolite nel marzo 2012. Riteniamo che la loro reintroduzione sia il provvedimento numero uno da prendere al più prest.o Bisogna introdurre parametri economici per l’indicazione dei costi delle prestazioni professionali, come già previsto nell’ambito della vigente disciplina dei contratti pubblici.

L’assenza di riferimenti normativi che consentano di stabilire con sufficiente chiarezza il livello delle prestazioni professionali in linea con standard qualitativi predeterminati provoca disorientamento nella committenza e incide in modo significativo sulla corretta applicazione di importanti discipline legislative, in ambito energetico per esempio. Gli Attestati di Prestazione Energetica (APE) sono stati redatti a prezzi stracciati, per esempio. Non deve più succedere.

Armando Zambrano, Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche e Presidente del CNI, ha commentato la pronuncia del Consiglio di Stato che ha dato torto agli avvocati in merito alla reintroduzione della vincolatività dei minimi tariffari e ha chiesto la definizione di standard di prestazione e di corrispettivi economici. Zambrano ha detto: “è necessario un intervento e noi professionisti tecnici siamo pronti a fare la nostra parte.  Tuttavia non chiediamo il ripristino dell’obbligatorietà dei corrispettivi”.

In realtà, va chiesta con forza la reintroduzione di parametri precisi per garantire la qualità della prestazione e il giusto compenso.

Leggi anche l’articolo Reintroduzione Tariffe professionali uguale mai più certificazioni a 30 €.

 

Professionisti: i problemi rilevanti

Ecco gli altri 4 problemi importantissimi dei Professionisti tecnici oltre alle tariffe professionali. Sono da risolvere:

1) Ritardi dei pagamenti della P.A.
Un aspetto importante del Jobs Act degli autonomi è la tutela del professionista rispetto al committente privato. La RPT lamenta però che nel testo del provvedimento non si dica niente a proposito di tutela nei confronti della committenza pubblica. Uno dei grandi probleim è rappresentato dai ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione.

2) Accesso ai Fondi Europei
Le Regioni dovrebber intervenire per rendere effettivo l’accesso ai Fondi Europei, con lo studio di misure ad hoc per i professionisti per rendere reale ed effettivo tale accesso.

3) Previdenza
Bisogna rendere possibile il versamento dei contributi integrativi presso le casse di previdenza professionali.

4) Società tra Professionisti
La RPT ha chiesto il rilancio delle Società tra Professionisti, mai decollate. Nel dettaglio, il cambiamento che potrebbe spingere i professionisti a scegliere le STP è la possibilità di scegliere il regime fiscale da adottare, visto che coloro che decidono di associarsi possono avere problematiche differenti.

Regime forfetario dei professionisti tecnici dopo la Legge di Stabilità – II edizione

Questa seconda edizione è aggiornata con i contenuti e l’analisi della circolare dell’Agenzia delle Entrate 4 aprile 2016, n. 10/E (applicazione e disapplicazione del regime forfetario, caratteristiche, agevolazioni per chi inizia una nuova attività, sanzioni). Inoltre è stato aggiunto un capitolo con le istruzioni di compilazione del modello LM di UNICO per la dichiarazione dei redditi per i professionisti in regime dei minimi o in regime forfetario.La guida in formato ebook che si concentra sulle novità del regime forfetario, introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), in particolare riguardo il più elevato livello di compensi o ricavi per utilizzarlo, e l’aliquota per la tassazione separata ridotta al 5% per le nuove attività per i primi cinque anni di apertura della partita Iva. Di particolare rilievo anche la possibilità di optare per il versamento di contributi ridotti per chi esercita attività d’impresa ed è iscritto alla Gestione artigiani e commercianti dell’INPS.La Guida effettua l’identikit del regime forfetario: le regole per l’accesso, la tassazione e l’avvio dell’attività. Passa poi ad analizzare il sistema previdenziale delle singole figure professionali, architetti, ingegneri, geometri, autonomi e professionisti senza Cassa , artigiani e imprese, la compilazione delle fatture e propone una lista completa delle verifiche da fare per valutare la convenienza a passare al nuovo regime quando si ha un’attività già avviata.Completano l’ebook:- i modelli per l’avvio dell’attività e l’iscrizione alle casse previdenziali, – le formule per la corretta compilazione delle fatture- 70 quesiti risolti per chiarire i dubbi più diffusi in materia.Lisa De Simone, Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, seguendo in particolare il settore edilizio dal punto di vista fiscale,e le tematiche condominiali

L. De Simone | 2016 Maggioli Editore

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Redazione Tecnica

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