Nuovo Codice Appalti, il probabile testo in CdM

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Il Nuovo Codice Appalti è andato in Consiglio dei Ministri oggi, 3 marzo, alle 10. Stanno discutendo proprio ora. Riceverà la prima approvazione, poi dovrà fare un giro ancora lungo: Consiglio di Stato, Conferenza unificata e Commissioni parlamentari competenti. Percorrendo questa strada a ritroso, si arriva proprio a oggi. Se consideriamo gli altri passaggi tecnici che precedono la Gazzetta ufficiale, siamo già oltre il limite. Il Parlamento dovrà fare gli straordinari, altrimenti rischia di non approvare il testo definitivo del Codice Appalti entro la scadenza fissata, cioè il 18 aprile.

Clicca qui per leggere l’ultima bozza del Codice Appalti disponibile, che probabilmente sarà quella discussa oggi con alcune modifiche: si tratta della bozza del 19 febbraio(link al nostro sito gemello appaltiecontratti.it)

Si dice che sul testo ci siano stati altri interventi  in seguito, ma quello linkato sopra è quello più vicino, tra quelli resi pubblici, al testo finito sul tavolo del CdM di oggi.

Questi i temi sul tavolo dei Ministri:
– regole per il sottosoglia,
– nuovi poteri dell’Anac,
– qualificazione delle imprese,
– centralizzazione delle committenze,
– definizione del rischio operativo nell’ambito del project financing.

Ecco le novità proobabili che verranno introdotte dal CdM
1) I servizi di ingegneria e architettura non potranno più essere affidati basandosi solo sul criterio del prezzo ma su quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
2) La qualità architettonica sarà valorizzata con l’introduzione dei concorsi di progettazione.
3) Le gare non potranno essere bandite solo sulla base del progetto preliminare.
4) I progetti dovranno essere pubblicati online per garantire la ponderazione delle offerte.
5) Saranno cancellati gli incentivi alla progettazione (2%) per i dipendenti pubblici.
6) Il ricorso all’ appalto integrato dovrebbe essere limitato in considerazione del contenuto innovativo o tecnologico delle opere da appaltare e in rapporto al valore complessivo dei lavori.
7) il BIM non sarà obbligatorio.

8) in generale, ci sarà una sostanziale riduzione degli articoli di legge e regolamento, rispetto a quanto c’è oggi previsto.

Queste modifiche spiegate in dettaglio le trovi qui.

 

Segui in diretta la Videoconferenza sul Codice Appalti:
Lunedì 14 marzo 2016 – dalle 10.00 alle 12.00
Il nuovo Codice degli appalti pubblici e dei contratti di concessione
Prima analisi della bozza del 27 gennaio 2016
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Redazione Tecnica

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