Kyoto per le Scuole, firmato il secondo Fondo

Scarica PDF Stampa

Il Ministro dell’Ambiente Galletti ha firmato il decreto che riapre lo sportello per l’accesso ai finanziamenti agevolati a valere sul Fondo rotativo Kyoto per le scuole: si tratta di 250 milioni di euro per interventi di efficienza energetica nelle scuole. Possono essere finanziati interventi su immobili di proprietà pubblica per l’istruzione scolastica, universitaria e asili nido. Nei prossimi giorni il decreto sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale.

Per la valutazione dello stato degli edifici e l’indicazione degli interventi necessari, il Ministero dell’Ambiente ha avviato un’interlocuzione con l’ENEA per assicurare uniformità, qualità scientifica delle stime e programmazione coerente degli interventi.

 

Che fine ha fatto il primo il primo Fondo Kyoto per le scuole?

I Comuni hanno richiesto di aprire un secondo bando sul Fondo Kyoto per le scuole, perchè il primo, emanato a giugno 2015, era stato un flop. Erano cioè state presentate 248 domande per 110 milioni su 350 milioni di euro messi a disposizione per la realizzazione di 610 interventi di riqualificazione. Secondo il presidente dell’ANCI Piero Fassino il fallimento è dovuto “al poco tempo concesso agli enti locali per predisporre la diagnosi energetica e i vincoli imposti dal Patto di stabilità 2015”.

Il Ministero dell’Ambiente ha quindi deciso di emanare un nuovo bando e di fornire agli Enti locali un supporto nelle predisposizione delle domande. Supporto che, come detto dal Ministro Galletti, sarà assicurato dall’Enea.

Questa ri-programmazione fa parte delle misure previste nel “Protocollo d’intesa per migliorare la qualità dell’aria” sottoscritto il 30 dicembre scorso dal ministro dell’Ambiente, dal presidente della Conferenza delle Regioni e dal presidente dell’Anci.

Si riaprono quindi i termini per presentare le domande di accesso. I finanziamenti saranno a tasso agevolato dello 0,25% (DM 66/2015) per gli interventi che portano un miglioramento di due classi del parametro di efficienza energetica degli edifici scolastici. al massimo in un arco temporale di 3 anni.

Nei prossimi giorni il decreto sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale e le domande di ammissione potranno essere presentate entro sei mesi dalla pubblicazione.

“Il nuovo bando consente di dare nuove opportunità a quel tessuto imprenditoriale che lavora sull’efficienza energetica e la qualità ambientale nelle nostre città: scuole più sostenibili non sono solo più adeguate per l’attività dei nostri ragazzi, ma anche punto qualificante di una seria politica di contrasto dell’inquinamento e di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico” ha detto il Ministro Galletti a proposito del secondo Fondo di Kyoto per le scuole, per l’efficienza energetica nell’edilizia scolastica.

 

La riqualificazione energetico-ambientale degli edifici scolastici

Questo nuovo volume presenta un ampio repertorio di ristrutturazioni e ampliamenti di edifici scolastici orientati alla riduzione del fabbisogno energetico. I criteri alla base della selezione dei progetti sono stati il grado di efficienza energeticadell’edificio, l’attenzione posta all’uso delle FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) e, non ultimo, la qualità architettonica dell’intervento. I casi studio sono presentati seguendo una suddivisione in quattro sezioni principali, in modo da favorirne una rapida comprensione e rendere possibile un confronto tra i vari esempi.L’introduzione al progetto avviene tramite una breve descrizione, corredata da una tabella in cui sono riportate le informazioni principali dell’intervento, compresi i parametri energetici riferiti all’involucro e al sistema edificio-impianto.Ogni progetto è corredato da disegni architettonici, facendo in alcuni casi riferimento allo stato di fatto per meglio comprendere l’entità dell’intervento e mettere in evidenza la configurazione architettonica dell’edificio ristrutturato o ampliato. I casi studio presentano, inoltre, una sezione dedicata ai dettagli costruttivi più significativi, affiancati da foto di cantiere, e le soluzioni impiantistiche adottate, in particolare per quanto riguarda la loro integrazione architettonica. A conclusione di ogni progetto sono riportate le principali stratigrafie dell’involucro edilizio tradotte in forma tabellare.Massimo Rossetti, (Padova, 1968), architetto, Dottore di Ricerca in Tecnologia dell’Architettura, è professore associato in Tecnologia dell’Architettura presso il Dipartimento Culture del Progetto dell’Università Iuav di Venezia. Svolge attività di ricerca sui temi dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità in architettura ed è autore di circa 120 pubblicazioni sui temi della tecnologia dell’architettura. Domenico Pepe, (Oppido Lucano, 1979), laurea in Architettura – Ingegneria Edile presso La Sapienza – “Valle Giulia” a Roma, si specializza in fisica dell’edificio con il Master in architettura bioclimatica CasaClima presso la Libera Università di Bolzano. Svolge la professione di Ingegnere nel campo del risparmio energetico e produzione energetica da fonti rinnovabili realizzando alcune pubblicazioni sul tema.

Pepe Domenico, Rossetti Massimo | 2014 Maggioli Editore

45.00 €  42.75 €

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento