Stufe a pellet e termocamini, il rimborso più veloce? Col conto termico

Scarica PDF Stampa

Facendo seguito all’articolo sul rimborso economicamente più vantaggioso per la realizzazione o la sostituzione di stufe a pellet biomassa e termocamini, oggi parliamo del rimborso più veloce, che si ottiene con il conto termico. Il conto termico non offre un rimborso ma un contributo diretto, diviso in due rate annuali e che non tiene in considerazione la capienza fiscale del beneficiario (la capienza è la possibilità di un contribuente di ridurre l’imposta sul reddito utilizzando le detrazioni Irpef).

È il GSE Gestore dei Servizi elettrici che riceve la domanda di contributo in conto termico. Sempre il GSE eroga il contributo, contributo che copre la sostituzione di impianti di riscaldamento con altri a biomassa.

 

Rimborso in conto termico per stufe a pellet: quant’è?

La percentuale di rimborso del conto termico è del 40% ma potrebbe anche essere più bassa perché viene calcolata in base a:
– potenza termica
– coefficiente di utilizzo (in riferimento alla fascia climatica)
– coefficiente di valorizzazione dell’energia
– sostenibilità ambientale (emissioni di polveri)

I requisiti che stufe e camini devono avere per poter usufruire del conto termico sono:
– conformità alle norme UNI EN
– rendimento termico utile > 85%
– emissioni in atmosfera non oltre i valori consentiti

Ci sono novità sugli incentivi ottenibili con il conto termico, rivisto dal Mise recentemente: tra le novità, un vero e proprio catalogo di apparecchi termici a biomasse di potenza fino a 35kW già approvati dal GSE, per i quali si può ottenere u iter più semplice per accedere al prestito diretto in Conto Termico per la sostituzione di camini e stufe.

Se vuoi ottenere più soldi ma in più tempo come detrazione per aver montato o sostituito una stufa a pellet o un termocanino devi utilizzare la detrazione ecobonus 65% oppure la detrazione per ristrutturazioni 50%.

 

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento