Ingegneri: la previdenza va scontata anche sui proventi da convegno

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Il professionista tecnico (ingegnere ed architetto) è tenuto a pagare INARCASSA anche in riferimento alla convegnistica in materia tecnica, ad esempio per aver esercitato l’attività di relatore ad un convegno.

I proventi da attività riconducibile a competenze ingegneristiche, come ad esempio la convegnistica su sicurezza e prevenzione incendi, sono infatti pienamente soggetti alla contribuzione INARCASSA. I giudici della Cassazione, mediante la recente sentenza 1347 del 26 gennaio 2016, hanno dato ragione alla Cassa di previdenza privata professionale ritenendo superato il vecchio orientamento di legittimità che limitava la contribuzione per le somme ricavate dall’attività tipica della professione (come ad esempio il progetto, i rilievi geometrici e di estimo).

Secondo il precedente orientamento della Corte di Cassazione (affermatosi tra il 2010 e il 2012), con precipuo riferimento alla previdenza di ingegneri e architetti, “l’imponibile contributivo va determinato alla stregua dell’oggettiva riconducibilità alla professione dell’attività concreta”, anche al di là delle esclusive e delle riserve.

Nel 2012 sarebbe poi arrivata la svolta tramite la sentenza della Cassazione 14684/2012, la quale delineava e riscriveva in maniera più ampia la proiezione delle attività di un ingegnere o di un architetto, valicando la linea di confine delle competenze collegate alle riserve (come la progettazione). Gli ingegneri e gli architetti che esercitano la libera professione con carattere di continuità e di effettività sono dunque obbligati a iscriversi a INARCASSA e a versare i contributi sull’imponibile riferito non solo alle attività tipiche ma anche quelle “connesse”. La conferma del consolidamento di questo orientamento è giunta proprio questa settimana con la sopracitata pronuncia.

Nel caso di specie la Cassazione, per sottolineare il mutamento d’orientamento, fa riferimento all’obbligatorietà dell’iscrizione all’albo degli Ingegneri, per la quale è irrilevante che le competenze acquisite influiscano in concreto sull’attività svolta, e afferma che l’imponibile contributivo deve essere determinato alla stregua dell’oggettiva riconducibilità alla professione dell’attività svolta, quindi, devono considerarsi ricomprese anche l’esercizio delle competenze in attività atipiche ma pur sempre rientranti nell’esercizio della professione. Nel caso concreto, l’ingegnere, oltre il suo lavoro di Vigile del Fuoco, teneva seminari e conferenze ed effettuava pubblicazioni, tutti aventi ad oggetto particolarità dell’ingegneria.

Regime forfetario dei professionisti tecnici dopo la Legge di Stabilità – II edizione

Questa seconda edizione è aggiornata con i contenuti e l’analisi della circolare dell’Agenzia delle Entrate 4 aprile 2016, n. 10/E (applicazione e disapplicazione del regime forfetario, caratteristiche, agevolazioni per chi inizia una nuova attività, sanzioni). Inoltre è stato aggiunto un capitolo con le istruzioni di compilazione del modello LM di UNICO per la dichiarazione dei redditi per i professionisti in regime dei minimi o in regime forfetario.La guida in formato ebook che si concentra sulle novità del regime forfetario, introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), in particolare riguardo il più elevato livello di compensi o ricavi per utilizzarlo, e l’aliquota per la tassazione separata ridotta al 5% per le nuove attività per i primi cinque anni di apertura della partita Iva. Di particolare rilievo anche la possibilità di optare per il versamento di contributi ridotti per chi esercita attività d’impresa ed è iscritto alla Gestione artigiani e commercianti dell’INPS.La Guida effettua l’identikit del regime forfetario: le regole per l’accesso, la tassazione e l’avvio dell’attività. Passa poi ad analizzare il sistema previdenziale delle singole figure professionali, architetti, ingegneri, geometri, autonomi e professionisti senza Cassa , artigiani e imprese, la compilazione delle fatture e propone una lista completa delle verifiche da fare per valutare la convenienza a passare al nuovo regime quando si ha un’attività già avviata.Completano l’ebook:- i modelli per l’avvio dell’attività e l’iscrizione alle casse previdenziali, – le formule per la corretta compilazione delle fatture- 70 quesiti risolti per chiarire i dubbi più diffusi in materia.Lisa De Simone, Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, seguendo in particolare il settore edilizio dal punto di vista fiscale,e le tematiche condominiali

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Redazione Tecnica

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