Avviso ai progettisti: nel 2016 il boom delle Case in legno

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La progettazione delle case in legno come nuova ghiotta opportunità di mercato per i progettisti? Sembrerebbe proprio di sì, almeno dopo la diffusione della ricerca commissionata da FederlegnoArredo presentata ufficialmente ieri.

L’edilizia in legno mostra numeri in salita e un trend che tra il 2010 e il 2014 è andato in controtendenza rispetto all’andamento in picchiata delle costruzioni tradizionali (+7,7% il valore della produzione italiana di edifici in legno). Il Rapporto Case ed Edifici in legno, come mostrato dall’infografica più in basso, fotografa un settore che vale 658 milioni di euro e che da Nord a Sud del Paese sta conquistando non solo il settore residenziale (l’anno scorso sono stati costruiti oltre 3mila nuovi edifici in legno), ma anche quello industriale e del terziario: capannoni, centri commerciali e di aggregazione. Sono sempre più numerosi i committenti che chiedono ai progettisti di realizzare strutture in legno.

Infografica rapporto case in legno 2015
L’infografica con la sintesi dei dati principali del Rapporto Edifici e Case in legno 2015 di FederlegnoArredo. Clicca sull’immagine per ingrandirla

“Dal report emerge un quadro relativo alle abitazioni in legno che mostra un significativo consolidamento e tecniche e innovazioni che trovano sempre più risposte sul mercato”, commenta il professor Marco Imperadori, docente di Progettazione e Innovazione Tecnologica presso la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano.

Caratteristiche antisismiche, resistenza al fuoco, ma anche durabilità delle strutture, sono solo alcuni dei “segreti” del successo delle case in legno. A confermarlo è anche l’architetto Lorena De Agostini, coordinatrice italiana del progetto promo_legno: “Se a EXPO il legno è stato impiegato per un uso, per così dire, effimero, è vero che nelle nostre città questo materiale si sta imponendo per architetture sempre più alte, per usi residenziali e per interventi di sopraelevazione di condomini esistenti”.

Le tecniche costruttive prevalentemente utilizzate sono il “sistema a telaio” e l’X-Lam, che insieme coprono oltre il 90% del costruito, spiega Claudio Giust, presidente del Gruppo Case ed Edifici a Struttura di Legno di Assolegno. Gli fa eco Emanuele Orsina, numero uno di Assolegno, quando dice che “oggi gli edifici in legno non sono più una nicchia bensì un segmento di mercato”.

Anche a livello europeo il nostro Paese sta recuperando posizioni in termini di quote di mercato nei confronti di Stati tradizionalmente molto forti come la Germania, che si conferma al primo posto con il 25,4% del mercato, il Regno Unito (19,2%) e la Svezia (15,6%). Con una quota dell’8,4%, oggi l’Italia è il quarto player europeo per il settore delle case in legno.

“Puntare sulla varietà delle tipologie usate e sull’innovazione continua è il segreto per competere sui mercati, compresi quelli internazionali”, conferma Imperadori.

Per comprendere la portata di questo cambiamento, che investe non solo le Regioni del Nord Italia ma anche, sempre più spesso, i territori del Centro e del Sud, la casa editrice Maggioli ha dato alle stampe diversi strumenti editoriali essenziali sia per l’ingegnere strutturista che per l’architetto. Ai primi è dedicato il manuale sulla  progettazione in legno e legno lamellare secondo l’Eurocodice 5  dell’ing. Giuseppe Albano, al secondi, invece il recentissimo (dicembre 2015) Le case in legno  di Barbara Del Corno.

Mauro Ferrarini

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