Rapporto Rifiuti Urbani 2015: le valutazioni dell’ISPRA

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È stato pubblicato nelle scorse settimane il Rapporto ISPRA Rifiuti Urbani 2015, giunto alla sua diciassettesima edizione, e frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Servizio Rifiuti dell’ISPRA, in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art. 189 del d.lgs. n. 152/2006. Il Rapporto effettua una vera e propria radiografia sull’intero sistema di gestione rifiuti all’interno del Paese.

Attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti, il rapporto cerca di fornire un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato di supporto al legislatore per orientare politiche e interventi adeguati, per monitorarne l’efficacia, introducendo, se necessario, eventuali misure correttive.

I dati del rapporto sono aggiornati all’anno 2014, in merito a produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import/export, a livello nazionale, regionale e provinciale.

Un’istantanea che offre vari spunti di lettura in materia di gestione rifiuti: nel 2014 infatti, a livello complessivo la produzione di rifiuti ha visto un leggero incremento, arrivando a poco più di 29,65 milioni di tonnellate, un aumento dello 0,3% rispetto al 2013 ma sempre meno di ciascun anno del precedente triennio 2010-2012. In leggera crescita anche la produzione pro-capite dei rifiuti, che nel 2014 è pari a 487,8 chili per abitante all’anno. Anche in questo caso il valore è leggermente superiore a quello del 2013 (486,5 chili all’anno procapite). Non si assiste pertanto a nessuna riduzione di rifiuti prodotti, con qualche passo avanti registrato in merito alla gestione dei rifiuti urbani.

I segnali più positivi si registrano con riferimento alla raccolta differenziata, che vede un miglioramento nell’ultimo anno, sia in valori assoluti (13,4 milioni di tonnellate) sia in percentuale rispetto al totale dei rifiuti prodotti, che arriva al 45,2%, in aumento di circa 3 punti percentuali rispetto al 42,3% del 2013 (12,5 milioni di tonnellate). Il tasso di raccolta differenziata rimane tuttavia largamente inferiore agli obiettivi target che erano stati indicati nel 2006 per il periodo 2006-2012. Ad esempio, l’obiettivo del 45% di raccolta differenziata era il tasso che si prevedeva di raggiungere entro il 2008, mentre entro il 2012 si sarebbe dovuti arrivare al 65%.

Ovviamente nella scomposizione regionale dei dati affiorano alcune eccellenze: Veneto e Trentino Alto Adige oltrepassano infatti gli obiettivi-soglia giungendo al 67,6% e 67% per cento.

Per una visione completa della situazione della gestione rifiuti in Italia si consiglia di scaricare il Rapporto ISPRA Rifiuti Urbani 2015 integrale: all’interno una disamina approfondita suddivisa in sezioni tematiche (con in appendice il quadro regionale).

Redazione Tecnica

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