A Torino è andata in scena la Deep Renovation edilizia

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Il rinnovo del parco edilizio italiano è ormai un’esigenza riconosciuta da tutti gli addetti ai lavori. Un patrimonio vetusto, insicuro dal punto di vista strutturale in caso di eventi sismici ed energeticamente poco efficiente, che da ostacolo può trasformasi in opportunità di business per le imprese e i professionisti delle costruzioni, contribuendo a realizzare un futuro migliore e sostenibile per le generazioni future.

Il tema è stato ampiamente dibattuto a fine ottobre nell’appuntamento di Torino del tour Rinnovare l’involucro edilizio, la cui direzione scientifica è stata affidata a Norbert Lantschner, fondatore dell’Agenzia CasaClima di Bolzano e attuale presidente della Fondazione Climabita.

Oltre cento tra ingegneri, architetti e geometri hanno voluto partecipare all’evento nel capoluogo piemontese. “Oggi è possibile ridurre del 60-80%, in alcuni casi fino al 90%, il consumo energetico di un’abitazione. Non si tratta di una previsione, si tratta di una realtà”, ha detto Lantschner in apertura del suo intervento, confermando quanto ci disse tempo fa in un’intervista esclusiva che anticipava l’inizio del tour.

Deep renovation edilizia: il convegno di Torino
Nella foto un momento della tappa di Torino del tour Rinnovare l’involucro, dedicato al tema della deep renovation edilizia in Italia

“Nessuno di noi conosce come varierà in futuro il prezzo delle risorse energetiche tradizionali, dal gas al petrolio. Posso solo dirle che crescerà. Stabiliti questi due punti, oggi la casa in Europa è responsabile del 40% del consumo energetico e di un terzo delle emissioni di CO2 in atmosfera”, ha proseguito il fondatore di Climabita, illustrando i driver che devono orientare la riqualificazione energetica del nostro patrimonio edilizio nazionale verso un profondo programma di deep renovation.

La giornata è proseguita con i contributi tecnici delle aziende sponsor dell’iniziativa, che hanno condiviso con la platea tecnologie e soluzioni innovative per raggiungere ottimi risultati negli interventi di ristrutturazione e recupero energetico degli edifici. A questo proposito, per esempio, il dott. Carlo Masenello di Alpac si è concentrato nell’analisi degli elementi di criticità nei giunti primari e secondari per i serramenti. Aspetto non banale, considerando che la dispersione energetica di un fabbricato costruito con criteri tradizionali deriva dal foto finestra e può raggiungere il 25-30% di quella totale.

Dai serramenti alle facciate e ai sistemi di isolamento termico. Il contributo dell’ing. Francesco Cavicchioli di Knauf Insulation ha avuto come protagonista i sistemi a cappotto e le facciate ventilate: strumenti per ottimizzare il comfort interno e minimizzare i consumi.

Il tour Rinnovare l’involucro edilizio continua martedì prossimo a Verona: evento già sold out e proseguirà a Roma il 17 novembre. La tappa ha ancora dei posti disponibili che possono essere fissati registrandosi gratuitamente alla pagina dedicata sul sito dei Convegni Maggioli Editore.

Redazione Tecnica

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