Legge di Stabilità 2016: ecco le novità per le Partite IVA

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Il Governo è al lavoro sulla prossima Legge di Stabilità 2016 e già sono note alcune novità favorevoli per il popolo delle Partite IVA, in particolare per i professionisti con un piccolo volume d’affari e per i giovani.

Le misure allo studio dell’Esecutivo sono state anticipate dal sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, e rispondono all’imperativo di semplificare la vita dei professionisti con partita IVA alle prese, ogni anno, con un impressionante accumulo di scadenze a cui, spesso, è difficile tenere dietro senza l’ausilio di un commercialista.

Ecco allora che Zanetti annuncia l’arrivo di un Tax Day, per unificare in una sola data le innumerevoli scadenze fiscali tra cui si devono districare i liberi professionisti tecnici.

Entrano nel merito delle partite IVA il viceministro dell’Economia, Luigi Casero e lo stesso Zanetti, che assicurano come si debba rivedere il regime forfettario dei minimi.

Nel dettaglio, dopo la decisione l’anno scorso di prorogare al 31 dicembre 2015 la possibilità di aderire al vecchio sistema con l’applicazione del regime agevolato al 5% per coloro che aprono una nuova partita IVA, sul tavolo del Governo c’è ora l’ipotesi di elevare a 30.000 euro (dai 15.000 attuali) il tetto dei ricavi sottoposti al fisco agevolato, il che interesserebbe qualcosa come 1,8 milioni di partite IVA che hanno dichiarato nel corso del 2014 un reddito inferiore ai 30mila euro.

Tra gli altri interventi allo studio nella Legge di Stabilità 2016 c’è pure il tema della doppia tassazione delle casse previdenziali dei liberi professionisti (una sulle pensioni erogate e una sui ricavi da investimenti finanziari).

“Dovremo discutere, afferma Luigi Casero, perché occorre fare in modo che gli investimenti delle casse previdenziali dei liberi professionisti non siano considerati come semplice investimento finanziario”.

Infine, è auspicio dei professionisti che le novità favorevoli non si limitino solo al regime dei minimi ma prevedano anche il blocco dell’innalzamento dell’aliquota di contribuzione per la gestione separata INPS (oggi al 27,72%, si è parlato anche di una riduzione al 25%, ma solo per il prossimo anno) e un ragionamento sul versamento dell’IVA per cassa e non per competenza.

Bene ha scritto Dario Di Vico in un corsivo sul Corsera, secondo cui “la scelta più opportuna che il Governo, una volta approvata la Legge di Stabilità 2016, potrebbe fare è quella di mettere in cantiere un provvedimento ad hoc che dia dignità al lavoro autonomo e ne regoli il fisco e il welfare”. In Parlamento esistono già dei buoni disegni di legge, ricorda l’editorialista di Via Solferino, “si tratta di esaminarli e nel caso migliorarli”.

Nuovo regime forfettario e contribuenti minimi

La legge di stabilità 2015 prevede un nuovo regime fiscale semplificato o per meglio dire “forfettario” a favore di tutti i soggetti che aprono la partita IVA dal 2015 in poi. Inoltre tale regime può essere applicato anche da tutti i soggetti che con riferimento all’anno precedente siano in possesso di specifici requisiti. Il regime, come vedremo, è un regime naturale e si va a collocare con precedenza rispetto al regime di contabilità semplificata e ordinaria, salvo che questi non sono obbligatori perché mancano i requisiti.La novità consiste nel fatto che il soggetto non deve fare alcuna opzione per il passaggio, è esonerato dalla tenuta delle scritture contabili e non è soggetto agli studi di settore; inoltre può pagare i contributi previdenziali INPS non sul minimale ma sul reddito effettivo.A tal fine, è tenuto a presentare all’INPS – in via telematica – ed entro la scadenza del 28 febbraio un’apposita istanza.L’unico adempimento posto a suo carico, sussistendo le condizioni che esamineremo in modo dettagliato nell’elaborato, consiste nel determinare l’imposta sostitutiva nella misura del 15% su un ammontare di ricavi forfettizzati in base a degli appositi coefficienti individuati nell’allegato n. 4 alla legge n. 190/2014.Nel testo inoltre sono esaminati anche gli altri regimi contabili delle imprese e dei professionisti. La guida è strutturata in tabelle esplicative ed è finalizzata ad illustrare al lettore i regimi contabili vigenti cercando di fargli comprendere quale sia la convenienza o lo svantaggio dell’utilizzo del nuovo regime forfettario.Rosita DonzìDottore in Economia e Commercio, abilitata alla professione di dottore commercialista, revisore legale deiconti. È autrice di numerosi testi di carattere giuridico e fiscale e di pubblicazioni su riviste specializzate. 

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Redazione Tecnica

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