Classificazione dei rifiuti: nuove norme, più confusione

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Il nuovo sistema di classificazione dei rifiuti e delle sostanze pericolose è entrato in vigore il primo giugno senza neanche un giorno di transizione per le aziende.

Si è verificata una situazione molto woodyalleniana: sarebbe come dire a tutti gli italiani “Da oggi la lingua ufficiale è lo svedese!”. Per le imprese di costruzioni è arrivata infatti una nuova pioggia (acida!) di ulteriori adempimenti, all’improvviso. Leggi per ulteriori dettagli sulle novità: Nuova classificazione UE dei rifiuti, in vigore tra 4 giorni.

Dal preciso momento in cui è entrata in vigore la nuova classificazione dei rifiuti tutte le indicazioni e le classificazioni sono cambiate, tutte le aziende hanno dovuto ri-studiare la burocrazia con la quale trattano i residui di lavorazione. Non solo: i nuovi codici a specchio imporranno, non sempre ma spesso (per il bitume, le soluzioni contenenti vernici, gli isolanti e i rifiuti di demolizione in generale), di dimostrare che quel materiale non contiene sostanze rischiose. Quindi, serviranno fare verifiche preventive.

In particolare la confusione seguita alla nuova classificazione dei rifiuti riguarda e riguarderà: i codici a specchio (pericolosi oppure no?), il trasporto e il trattamento.

Tutti i codici rifiuti pericolosi e quelli a specchio devono essere riclassificati sulla base di nuovi criteri. È necessario:
– verificare se l’analisi del rifiuto di cui si è in possesso e ancora valida può essere integrata/aggiornata,
– procedere con la rideterminazione delle caratteristiche di rischio,
– riportare i dati sulle schede Sistri o sui formulari di carico e scarico di trasporto.

Ancora più difficile il trattamento e la classificazione dei rifiuti che possiedono un codice a specchio e che, in base alle analisi, potrebbero essere considerati pericolosi o non pericolosi: per esempio, bitume, sigillanti, cavi impregnati di olio e rifiuti di demolizione in generale. Con i nuovi criteri bisogna dimostrare che non sono pericolosi. Oppure, in alternativa, vanno trattati come tali.

Complessa anche la questione legata al trasporto. Tutti i rifiuti pericolosi da registrare in carico o da scaricare essere smaltiti o recuperati devono essere classificati con i nuovi criteri. In tutte le registrazioni per i rifiuti giudicati pericolosi secondo i nuovi criteri dovranno essere riportati i relativi codici CER e HP.

Redazione Tecnica

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