Anagrafe edilizia scolastica, 5 Regioni non rispondono: è di nuovo rinvio

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La pubblicazione dell’anagrafe scolastica era attesa per ieri 22 aprile, ma è saltata, e la data non è definita. 5 regioni hanno mancato l’invio previsto. Sono stati già cantierati 8.000 interventi di edilizia scolastica. Con il disegno di legge “La buona scuola” per le indagini diagnostiche sono stati stanziati 40 milioni di euro.

“Ci sentiamo indignati e delusi, ma non resteremo inermi di fronte a questo ennesimo rinvio”, ha commentato Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva, che ha annunciato nuove iniziative: “un’interrogazione parlamentare; l’individuazione di altre iniziative legali nei confronti del Ministero dell’Istruzione, già inadempiente rispetto alla sentenza del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato dei mesi scorsi; una mobilitazione di protesta”.

Cittadinanzattiva chiede che, in seguito ai continui episodi di crolli nelle scuole, “si acceleri l’approvazione di quanto previsto dal DDL 2994 sulla scuola, con particolare riferimento all’avvio delle indagini diagnostiche su solai e controsoffitti. Se si dovessero allungare i tempi di approvazione del Disegno di legge, chiediamo che venga stralciata l’intera parte riguardante l’edilizia scolastica perché possa essere approvata velocemente ed attuata nel minor tempo possibile”.

Il Sistema Nazionale delle Anagrafi dell’Edilizia Scolastica (Snaes) ha l’obiettivo di censire l’intero patrimonio dell’edilizia scolastica e di acquisire informazioni relative alla consistenza, alla situazione e alla funzionalità degli edifici. Oltre a rendere trasparente il sistema, rappresenta uno strumento essenziale per le programmazioni legate all’edilizia, permettendo di individuare le priorità e consentendo di utilizzare in modo più efficace ed efficiente le risorse. Approfondisci leggendo Edilizia scolastica: decolla il Sistema nazionale delle Anagrafi.

Richiesta di deroga
Intanto le Regioni hanno formalizzato, come emendamenti al disegno di legge “La buona scuola”:
– deroghe al Codice degli Appalti;
– deroghe alle norme sul permesso di costruire.

Le Regioni hanno proposto di estendere a tutta la programmazione triennale 2015-2017 i poteri derogatori riconosciuti ai sindaci e ai presidenti delle Province dal Decreto del Fare: è la possibilità di operare come commissari governativi con poteri derogatori per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e rimozione delle coperture in amianto. In questo modo i sindaci potrebbero derogare al Codice Appalti per tre anni, anche per gli investimenti in nuovi edifici.

Gli stanziamenti per la tutela dell’edilizia scolastica: il punto
Ammonta a circa 4 miliardi di euro la cifra stanziata per la tutela degli edifici scolastici, mettendo insieme le varie misure per la scuola:
– le risorse contenute nel disegno di legge della “Buona scuola” (590 milioni per scuole innovative, indagini diagnostiche sui solai degli edifici e recupero di risorse da vecchie procedure di stanziamento);
– i mutui agevolati Bei (940 milioni per oltre 4mila interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento antisismico);
– le risorse stanziate per le 3 articolazioni del grande piano per l’edilizia scolastica lanciato dal Governo nel 2014: Scuole Belle, Scuole Sicure, Scuole Nuove.

1. Scuole Belle: più di 17mila interventi tra il 2014 e il 2016 (150 milioni investiti nel 2014 realizzando il 94,1% degli interventi previsti, 130 milioni nella Legge di Stabilità per il primo semestre 2015 e 170 milioni per la seconda fase del 2015);
2. Scuole Sicure: 550 milioni, tra Decreto del Fare e delibera CIPE, per 2328 interventi di manutenzione straordinaria, bonifica amianto e messa a norma;
3. Scuole Nuove: 344 milioni, 454 comuni interessati, 500mila euro in media per ogni cantiere, grazie allo sblocco del Patto di stabilità.

Attendiamo le 5 Regioni che mancano all’appello per conoscere il contenuti della tanto attesa anagrafe edilizia scolastica.

Redazione Tecnica

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